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Corrispondenza delle lauree specialistiche alle classi di concorso: il parere del CNPI

Nell’adunanza di ieri il CNPI ha emesso il proprio parere, approvato all’unanimità, sulla tabella di corrispondenza tra le lauree specialistiche del nuovo ordinamento - il cosiddetto 3 +2 - e le classi di concorso, ai fini dell’accesso all’insegnamento.

11/11/2004
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Nell’adunanza di ieri il CNPI ha emesso il proprio parere, approvato all’unanimità, sulla tabella di corrispondenza tra le lauree specialistiche del nuovo ordinamento - il cosiddetto 3 +2 - e le classi di concorso, ai fini dell’accesso all’insegnamento.
Ricordiamo che l’acquisizione del parere del CNPI è un passaggio indispensabile per l'emanazione del Decreto Ministeriale in seguito al quale il D.M. 39/88 sarà integrato con i nuovi titoli.
Si tratta di un pronunciamento estremamente tecnico nel quale, però, non mancano i riferimenti ai problemi vecchi e nuovi legati a questa tematica, di cui il Consiglio Nazionale sollecita la soluzione.
Tra questi sono menzionati quelli relativi agli insegnanti tecnico-pratici, in relazione sia al personale proveniente dagli Enti Locali sia alle necessarie iniziative di riconversione/riqualificazione per il restante personale .
Importante anche il richiamo alla circostanza che stanno per giungere a conclusione i corsi di nuovo ordinamento attivati in forma sperimentale nel settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale per i quali, al pari di quanto si è fatto per le Università, è necessario garantire la spendibilità dei nuovi titoli ai fini dell’insegnamento, espletando in tempi brevi tutte le procedure necessarie, ivi compreso il parere del CNAM.
Il CNPI ha posto a fondamento del proprio parere alcuni principi tra i quali sottolineiamo per la loro importanza i seguenti:

  • Tenere in considerazione le modifiche apportate all’assetto delle classi di concorso da provvedimenti successivi al D.M. 39/88. E’ il caso del decreto istitutivo degli “ambiti disciplinari” e di quello, conseguente alla legge 124/99, che ha istituito la classe 77/A per l’insegnamento di strumento musicale

  • Garantire la coerenza non solo nominale tra i titoli di studio del vecchio ordinamento e le lauree specialistiche con riferimento ai piani di studio

  • Tenere conto dei vincoli esistenti per la validità di alcuni dei vecchi titoli, come ad esempio il conseguimento entro una certa data o la presenza di alcuni esami, trasferendoli con i necessari adattamenti ai nuovi titoli

Consideriamo molto positivo il lavoro del Consiglio Nazionale, frutto di una impostazione rigorosa tendente ad evitare che un atto dovuto per dare certezza a quanti conseguono i nuovi titoli diventi il pretesto per incursioni in una materia tanto delicata.
Le puntuali richieste di modifica avanzate dal CNPI hanno tra l’altro il pregio, se verranno accolte, di risolvere le molte incongruenze presenti nella tabella predisposta dal ministero.
Inoltre, il richiamo alla classe 77/A, ineccepibile sul piano tecnico, costituisce un segnale importante in un momento in cui si vanno diffondendo voci di ipotesi di accorpamento di questa classe di concorso con le altre dell’ambito musicale, per noi inaccettabili.

Roma 11 novembre 2004

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