Controriforma Moratti: un Decreto Ministeriale tenta di far passare dalla finestra quello che non è entrato dalla porta
Nei prossimi giorni il Decreto ministeriale che intende avviare alcune prime attuazioni della legge 53/2003 (legge Moratti) sarà sottoposto al parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
Nei prossimi giorni il Decreto ministeriale che intende avviare alcune prime attuazioni della legge 53/2003 ( legge Moratti) sarà sottoposto al parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione.
Si tratta di un passaggio importante, non per gli aspetti formali, ma per il significato che assume, nell’attuale fase di incertezza e confusione, il punto di vista dell’organo collegiale nazionale della scuola.
Per quanto ci riguarda, come delegazione Valore Scuola, siamo impegnati prioritariamente nell’obbiettivo di fare chiarezza sulla natura e sulle finalità di questo provvedimento del Ministro.
Non è possibile, infatti, fuori dai previsti Decreti legislativi attuativi, utilizzare altre strade per attuare la riforma.
Non è possibile dare per definiti e acquisiti per la scuola italiana contenuti e programmi, le Indicazioni Nazionali, che nessuno ha approvato.
Non è possibile, quindi, fare rientrare dalla finestra di un Decreto ministeriale, quello che, anche per l’opposizione incontrata nelle scuole, il governo non è riuscito a far passare dalla porta del Decreto legislativo.
Tutto questo è inaccettabile. Il Regolamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche indica chiaramente obiettivi e procedure per l’attivazione di sperimentazioni e innovazioni.
Non si possono mettere le scuole in una condizione di ulteriore difficoltà e incertezza sulle scelte da operare.
La natura, le finalità e la legittimità di questo decreto ministeriale rappresentano la questione fondamentale su cui occorre fare chiarezza.
Poi è possibile affrontare aspetti e proposte specifiche ( lingua straniera e alfabetizzazione informatica) per le quali sono necessarie effettive condizioni di fattibilità.
Roma 11 luglio 2003
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