
Comitato Direttivo- ordini del giorno: 19 -innalzamento dell'obbligo scolastico
Pubblichiamo il testo dell’o.d.g. approvato all’unanimità dal Comitato direttivo nazionale della Cgil Scuola nella seduta del 19 giugno 1998.


Pubblichiamo il testo dell’o.d.g. approvato all’unanimità dal Comitato direttivo nazionale della Cgil Scuola nella seduta del 19 giugno 1998.
Lo schema di disegno legge presentato dal governo sull’innalzamento dell’obbligo scolastico ha posto all’ordine del giorno un problema ormai ineludibile: quello dell’innalzamento del livello d’istruzione e formazione delle giovani generazioni.
Non si tratta soltanto dell’affermazione di uno dei diritti fondamentali di cittadinanza, ma anche, attraverso l’elevamento della scolarizzazione obbligatoria, di investire sullo sviluppo sociale ed economico del nostro paese.
Peraltro, nello stesso patto per il lavoro, l’innalzamento dell’obbligo scolastico viene considerato come uno dei punti fondamentali della riforma complessiva del sistema d’istruzione e formazione. BR>
Il disegno di legge, infine, elimina un gap non più sostenibile rispetto allo sviluppo dei processi di unificazione europea dato che l’Italia è rimasto l’unico paese in Europa in cui la scolarità obbligatoria dura solo otto anni. Per queste ragioni esprimiamo un giudizio positivo sul disegno di legge che, comunque, non fa venire meno la necessita' di un riordino dell'intero sistema di istruzione e formazione, anzi la rende più' urgente.
L’approvazione del disegno di legge, che vogliamo avvenga in tempi rapidi, è condizione indispensabile ma non sufficiente all’affermazione del diritto al successo formativo, oltre che a quello dell’accesso. E’ necessario che in tempi rapidi da parte del Ministero e del Parlamento vengano approvati e messi in atto, a livello amministrativo e legislativo, tutti gli interventi necessari a risolvere il problema ancora grave dell’abbandono e della ripetenza scolastica, a partire dal passaggio dalla scuola elementare a quella secondaria.
In particolare è urgente che il Ministero definisca:
- il quadro dei saperi e degli standard indispensabili che tutti devono acquisire all’interno della scuola dell’obbligo;
- i curricoli e gli orari della scuola secondaria e gli spazi di autonomia delle singole scuole per quanto riguarda le aree elettive e opzionali;
- l’assegnazione degli organici, non legata all’unico parametro degli insegnamenti e delle classi, ma in rapporto anche alla tipologia delle attività.
Ugualmente è indispensabile che tali strumenti siano inseriti in un sistema scolastico di cui sono chiare le finalità e i compiti, in raccordo anche con i successivi percorsi formativi che possono avvenire al di fuori del mondo scolastico.
Ciò significa che il Parlamento, già alla ripresa autunnale deve portare rapidamente a termine l’iter della proposta di riordino complessivo dei cicli scolastici le cui scelte di fondo, a partire dall’obbligatorietà' dell’ultimo anno della scuola dell'infanzia, non risultano contraddette dall'innalzamento a dieci anni della scolarità obbligatoria.
All’interno della proposta di legge di innalzamento dell’obbligo scolastico (e nelle fasi di gestione conseguenti alla sua approvazione), il Direttivo della CGIL scuola, infine, ribadisce la necessità che:
- si valorizzi il carattere di una scuola dell’obbligo in continuità e con carattere fortemente orientativo mediante la personalizzazione di percorsi che consentano di acquisire l’innalzamento reale dell’obbligo anche attraverso un’organizzazione modulare;
- il raccordo con le risorse formative e culturali del territorio avvenga sulla base di una specifica programmazione e direzione dell’istituto scolastico e all’interno di un percorso educativo che garantisca la formazione culturale indispensabile a ciascuno;
- si definisca un sistema di crediti che consenta di valorizzare i percorsi individuali ed i rientri nel sistema scolastico e formativo;
- l’elevamento dell’obbligo formativo fino ai 18 anni diventi già terreno di esperienza concreta anche come ulteriore sollecitazione ad una rapida approvazione del Disegno di legge di riordino;
- vengano discusse con le organizzazioni sindacali modalità' di supporto al lavoro degli insegnanti.
Il Comitato direttivo, preoccupato che l'attuale situazione politica possa determinare un blocco del provvedimento, per acquisire la conversione in legge del disegno di legge in tempi urgenti e, comunque, non oltre il mese di luglio, impegna:
a) la segreteria nazionale a promuovere tutte le iniziative necessarie;
b) le strutture territoriali, pur consapevole della particolare fase che caratterizza questo periodo dell’anno scolastico, a promuovere le iniziative più idonee di mobilitazione.
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