Cofferati annuncia un autunno caldo di mobilitazione
Cofferati annuncia dunque battaglia anche sul terreno della scuola, in difesa della legge di riforma dei cicli bloccata dal governo Berlusconi
Riportiamo integralmente dall'ANSA
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - Quando in autunno ''riprenderanno le attivita' scolastiche, metteremo in campo gli elementi di contrasto che sono necessari per cercare di ritornare alla riforma dei cicli scolastici cosi' come era stata varata''. Lo ha affermato il segretario generale della CGIL Sergio Cofferati ai microfoni di 'Radio Anch'io'.
Nel giorno dello sciopero ''isolato'' dei metalmeccanici Fiom, Cofferati annuncia dunque battaglia anche sul terreno della scuola, in difesa della legge di riforma dei cicli bloccata dal governo Berlusconi. Riferendosi anche all'equiparazione del punteggio tra i precari delle scuole statali e di quelle paritarie, Cofferati ha sottolineato come si tratti di una ''scelta sbagliata e pericolosa, che sta nel solco di un'idea piu' ampia che trova poi, non casualmente, il passo successivo nella sospensione della riforma dei cicli scolastici''. Sono ''ipotesi - ha proseguito il leader CGIL - che direttamente o indirettamente portano a modificare il rapporto tra scuola pubblica e scuola privata''.
Con la sospensione della riforma dei cicli, ha aggiunto, ''si mette in grande difficolta' una parte consistente delle scuole, che aveva gia' avviato la riforma e la stava praticando; ma si mette in difficolta' anche un numero rilevantissimo di famiglie''. Secondo Cofferati, ''l'intenzione e' quella di procedere ad una progressiva resa inefficace dei cambiamenti nella scuola pubblica, il che oggettivamente portera' a far considerare le scuole pubbliche un luogo irriformabile; al contrario, la riforma dei cicli, dopo l'autonomia - ha commentato - era in campo e cominciava a dare risultati importanti e condivisi da tante famiglie''. C'e' insomma, ha detto Cofferati, ''un'alterazione del rapporto pubblico/privato, a discapito del pubblico: quest'ultimo ha bisogno di qualita' e di risorse consistenti. Fermando la riforma - ha ribadito il leader sindacale - si fa oggettivamente un danno alla scuola pubblica''. La riforma dei cicli ''era finalmente arrivata a un punto conclusivo e cominciava ad essere applicata'': a settembre, ha concluso il leader CGIL, ''metteremo in campo tutti gli elementi di contrasto necessari per ritornare alla riforma nella versione in cui era stata varata''.(ANSA).
Roma, 6 luglio 2001
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