Campagna sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2005-‘06
Proroga di sei mesi del termine ultimo per emanare i provvedimenti attuativi.
La recente richiesta di una proroga di sei mesi del termine ultimo per emanare i provvedimenti attuativi la dice lunga sulla situazione di difficoltà crescente che incontra l’attuazione della Legge Moratti sulla scuola.
Ciò non significa, ovviamente, che tutto sia semplice perché il Ministero ed il Governo sono forti ed i danni che possono fare alla scuola pubblica rimangono consistenti.
L’analisi della situazione, però, ci porta a dire che la lotta e l’iniziativa messa in campo dalla FLC Cgil, unitariamente dai sindacati confederali, dal movimento che è cresciuto in questi mesi hanno pagato.
Ora dobbiamo guardare alla fase che abbiamo davanti e che rappresenterà un momento particolarmente delicato per la nostra iniziativa e per la vita della scuola. Ci riferiamo all’imminente apertura delle iscrizioni (di fatto già aperte) e alla necessità di dare vita da parte nostra (come e più dell’anno scorso) ad una serie di iniziative per sostenere le utili decisioni delle scuole e per informare i genitori.
Le iscrizioni si collocheranno in un anno molto difficile sul versante della tenuta degli organici e forte sarà la pressione del Ministero per l’attuazione del D.leg 59 nonostante che, addirittura, ne manchino per molte parti i presupposti non essendo stati ultimati tutti i passaggi indicati dalla stessa Legge Moratti (es.: il tutor; le Indicazioni nazionali): il livello della nostra iniziativa e la sua capillarità saranno particolarmente importanti per impedire guasti su entrambi i fronti.
Le scelte di maggior rilievo sulle quali orientare la nostra campagna sono le seguenti:
· la conferma del modulo orario in uso nelle classi ordinarie, in quelle a tempo pieno ed a tempo prolungato senza riduzione delle ore garantite e senza distinzioni fra ore curriculari ed ore facoltative. Ciò è fondamentale per preservare la qualità della scuola pubblica, per mantenere una offerta omogenea ed unitaria, per tutelare gli organici. L’autonomia scolastica consente questa scelta (pienamente legittima) essendo affidata dal Titolo V allo Stato la sola definizione dei livelli essenziali di prestazione;
· la salvaguardia degli organici (intesi come posti e come corrispondenti risorse orarie) con la definizione di azioni che consentano di ampliare la collocazione in organico di diritto dei posti necessari limitando il ricorso esasperato all’organico di fatto;
· la difesa della qualità e dell’autonomia del sistema scolastico per quanto riguarda la ri-adozione della scheda di valutazione in uso, evitando così la babele delle migliaia di valutazioni che non potranno che portare alla dissoluzione del sistema nazionale; la difesa della qualità dell’accoglienza nella scuola e dei servizi nel territorio come risposte possibili ad una politica sugli anticipi indifferente ad ogni contesto; la rivendicazione di precise garanzie professionali prima di assumere qualsiasi ipotesi di valutazione nazionale da parte dell’Invalsi.
Gli strumenti indispensabili in questa fase non potranno che essere l’informazione, sedi di incontro e confronto con i genitori, gli enti locali, il territorio; la capacità di costruire proposta, iniziativa e movimento.
Ma torneremo sull’argomento offrendo una serie di materiali utili.
Roma, 13 dicembre 2004
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