Revisione dei profili ATA: proseguono gli avanzamenti della Commissione paritetica verso una sintesi finale
Riunione di approfondimento all’ARAN sull’assistenza alle disabilità nel contesto scolastico: anche qui servono più risorse per un compenso dignitoso. Per la FLC CGIL ci stiamo avvinando a piccoli passi alla sintesi finale.


Mercoledì 18 novembre 2020, alle ore 15, si è tenuto l’incontro, in videoconferenza, tra le Organizzazioni sindacali e l’ARAN, in prosecuzione dei lavori della Commissione per l’Ordinamento Professionale ATA, come previsto dall’articolo 34 del CCNL 2016-2018.
La posizione dell’ARAN
A seguito di ulteriori richieste di approfondimento sul tema dell’assistenza alle disabilità in ambito scolastico, l’ARAN ha evidenziato come il quadro normativo esistente porti a mantenere separate e diversificate le competenze specialistiche da quelle di base e che, ai fini dell’integrazione degli alunni disabili, sia prevista una sinergia coordinata tra i servizi sanitari delle ASL, degli Enti locali e delle scuole.
La normativa rinvia a degli appositi accordi di programma e chiarisce che lo Stato deve garantire, attraverso l’Amministrazione scolastica, oltre alla funzione di assistenza e sostegno didattico, anche la definizione di un organico del personale ATA che tenga conto, tra i criteri di assegnazione, della presenza e del numero di alunni in situazione di disabilità.
Restano ferme le diverse competenze dei Collaboratori scolastici (che danno il supporto di base) dalle figure, che devono essere messe a disposizione dagli Enti locali e dalla Sanità, e che devono fornire il supporto di tipo specialistico.
Pertanto, l’assistenza di base rimane di competenza della scuola, mentre l’assistenza specialistica e la somministrazione dei farmaci (in cui il personale scolastico può essere solo volontariamente coinvolto, a condizione che non sia richiesto il possesso di abilitazioni specialistiche di tipo sanitario e che la ASL garantisca un percorso di formazione ad hoc) spettano agli Enti locali e alle ASL. Le Regioni stanziano delle apposite risorse volte a finanziare queste attività.
Quindi, dal momento che la legge attribuisce ad altre Amministrazioni questa attività, dando finanziamenti ad hoc, non è possibile immaginare l’introduzione di ulteriori profili professionali specialistici a scuola.
Resta ferma, dunque, la proposta di indennizzare con la contrattazione di istituto, i lavoratori che, volontariamente, si assumono l’onere di svolgere le attività di assistenza base alla persona con responsabilità o impegno maggiore, in modo coerente alla legislazione vigente.
Nelle conclusioni della sua proposta, l’ARAN evidenzia ancora una volta la necessità di popolamento di tutte le aree, dal momento che il sistema funziona quando viene utilizzato nella sua interezza, quindi, quando tutte le aree, che ora sono prive di personale, vengono popolate. Inoltre, L’Agenzia ipotizza, sotto il profilo dinamico, uno sviluppo professionale del personale che possa andare anche oltre l’attuale sistema, cercando di affiancare, a quella che è la progressione economica per fasce stipendiali, un riconoscimento delle mansioni acquisite attraverso l’esperienza che consenta al personale di avere delle fasce economiche aggiuntive.
Infine, l’ARAN ha proposto ai sindacati di inviare in breve tempo delle osservazioni rispetto all’approfondimento svolto sulla gestione delle disabilità a scuola.
La nostra posizione
La FLC CGIL ha espresso la propria soddisfazione per gli avanzamenti riscontrati rispetto al lavoro istruttorio svolto e ha dichiarato che siamo ad un punto avanzato di avvicinamento verso una possibile sintesi, anche se occorrono degli ulteriori passi in avanti nella costruzione di un documento finale condiviso.
Per quanto riguarda le conclusioni rispetto l’approfondimento suppletivo, abbiamo sottolineato, ancora una volta, come le risorse a disposizione del Fondo dell’Istituzione Scolastica (di cui abbiamo chiesto l’integrazione) siano insufficienti a soddisfare le enormi esigenze di assistenza e supporto alle disabilità degli alunni, presenti in numero sempre crescente a scuola.
Pertanto, se si deve fare un aggiornamento/innalzamento dei profili ATA servono risorse aggiuntive. E se si deve puntare a qualificare anche alcuni aspetti del loro lavoro, soprattutto, quelli che parlano alla cura della persona, deve essere fatto uno sforzo sulle risorse, quando questa proposta arriverà al tavolo contrattuale.
I lavoratori che devono svolgere il lavoro di assistenza, che è un lavoro importante per tutta la comunità, devono certamente essere formati, ma devono essere anche ben pagati, dal momento che ora i compensi non sono assolutamente dignitosi.
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