Personale ATA: pratiche pensionistiche e applicativo Passweb, va aperto un dialogo diretto tra SIDI e INPS
Il solo modo per semplificare e affrancare le segreterie dalla continua immissione e ri-digitalizzazione degli stessi dati è aprire una cooperazione informatica tra Ministero e INPS, senza passare per le scuole.


Nel corso del tempo (ormai sono anni) non si è risolto un problema che è stato posto all’attenzione del Ministero da migliaia di scuole e dalla FLC CGIL: la questione delle pratiche pensionistiche, che non sono compito della scuola.
Le modalità di trasmissione dei dati, tutt’ora, sono due: una via SIDI, una via Passweb.
Ebbene, mentre la prima è di dominio ministeriale, la seconda è di dominio dell’INPS. Le scuole sono state investite di una nuova e gravosa incombenza, che precedentemente non era nelle loro procedure (la competenza era in carico agli Ambiti territoriali con personale formato e dedito a questo).
Questa investitura dall’alto è avvenuta direttamente da un ente terzo, cioè l’INPS, con una semplice comunicazione da parte di taluni Uffici Scolastici Regionali circa l’obbligo di frequentare corsi appositamente organizzati ai fini dell’utilizzo dell’applicativo Passweb. Ma non tutti gli USR (o Ambiti territoriali) hanno sollecitato le scuole ad aderire a questa “formazione” e investito, di conseguenza, le scuole di questa incombenza.
Il ministero, dopo l’annuale monitoraggio sulle pratiche di cessazione, visto che è emerso il ricorso ancora insufficiente, in alcune regioni, dell’utilizzo dell’applicativo nuova Passweb dell’INPS, invita ad incrementare tale strumento, nell’ottica della graduale transizione all’utilizzo di tale piattaforma, secondo degli obiettivi assegnati a ciascun USR.
In questa vicenda vi sono smagliature e forzature che vanno assolutamente superate, dal momento che un ente terzo (INPS) si rivolge direttamente alle scuole per fare un lavoro in sua vece, imponendo una cosiddetta “formazione strumentale”, diretta solo ad utilizzare l’applicativo sul quale caricare i dati assicurativi dei dipendenti (dati, peraltro già certificati dal MEF, alle cui banche dati le segreterie delle scuole non possono accedere) e senza che il personale abbia ricevuto alcuna preparazione specifica sulle normative al riguardo.
Per contro, il Ministero non interviene, contribuendo cosi ad accrescere i carichi di lavoro delle segreterie scolastiche - se mai ce ne fosse bisogno, stante la penuria cronica degli organici, il divieto a sostituire i colleghi assenti e il forte precariato che sussiste ancora nelle scuole e che non consente di dare una stabilità al lavoro - che si devono assumere tutta la responsabilità che comporta la continua ri-digitazione di dati informatici.
Il Ministero si era impegnato con i sindacati ad individuare soluzioni che consentissero di lavorare sulla interoperabilità dei sistemi informatici MI/Inps, eliminando gli interventi da parte delle scuole. Questo non è stato ancora attuato, nonostante nel decreto Rilancio siano state previste misure per facilitare il lavoro delle istituzioni scolastiche nella gestione delle istanze di cessazione dal servizio, stanziando risorse per 10 milioni di euro per il 2020.
Gli Assistenti amministrativi e i DSGA possono legittimamente rifiutare la formazione e l’utilizzo di Passweb dal momento che questa operazione di dismissione dalle prestazioni previdenziali da parte dell’INPS e conseguente transito sulle scuole avviene senza alcuna informativa e confronto a livello nazionale e regionale con le parti sindacali, come prevede il contratto nazionale di lavoro e senza tenere conto che, a livello di istituzione scolastica, questa materia è oggetto di contrattazione integrativa (art. 22, comma 4, lettera c9).
Pertanto, nessuno può essere obbligato a utilizzare Passweb per svolgere tale adempimento e in capo alle segreterie resta solo l’inserimento dei dati assicurativi dei dipendenti sulla piattaforma informatica centrale del Ministero, SIDI.
La soluzione per noi è una sola e resta nel dialogo (interoperabilità) diretto fra SIDI e INPS senza passare per le scuole che non debbono avere responsabilità diretta in tutto questo procedimento.
Perciò la FLC CGIL continuerà a dare tutela (anche legale) al personale che non vorrà partecipare alla formazione e non si avvarrà dell’applicativo Passweb.
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