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Organici scuola 2015/2016: personale ATA, il no della Conferenza Unificata alla conferma dei tagli

Un taglio inaccettabile anche per gli EE.LL. Il Governo ripristini i posti ATA e apra un tavolo di confronto con le parti sociali per la sostenibilità dei servizi scolastici. Subito le immissioni in ruolo.

25/03/2016
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Il parere negativo della Conferenza Unificata allo schema di decreto del Miur e del Mef sui 2.020 tagli alle dotazioni organiche ATA per l'a.s. 2015/2016 non fa altro che confermare la drammaticità in cui versano i servizi scolastici a causa delle politiche scellerate del governo Renzi sul personale ATA.

L'Anci, insieme a Regioni e Province, si sono dunque espresse in modo contrario all’attuazione del decreto sui tagli del personale ATA.

Lo stesso vicepresidente vicario dell’Anci ha sottolineato come, al di là delle questioni organizzative, esista un problema specifico di garantire l'assistenza agli alunni disabili, dal momento che in mancanza di personale ATA sufficiente, i Comuni sono costretti a intervenire con un’erogazione importante di risorse. 

Ricordiamo che pure il Consiglio di Stato aveva reputato degne di considerazione le motivazioni che avevano portato la Conferenza Unificata a pronunciarsi in termini negativi sul provvedimento, facendo propria “l'evidente preoccupazione che la riduzione dei Collaboratori Scolastici possa riverberarsi in senso negativo (e troppo gravoso per le Amministrazioni locali) sul livello e la qualità dell'assistenza e del sostegno in favore degli alunni diversamente abili”. Di conseguenza, il parere espresso è condizionato alla risoluzione dei problemi evidenziati.

La FLC CGIL rimarca come le osservazioni, riportate dalla Conferenza Unificata e dal Consiglio di Stato, siano quelle già evidenziate nella denuncia al MIUR su questa iniqua misura.

La nostra battaglia contro i tagli era stata intrapresa oltre un anno fa con degli incontri politici col Sottosegretario Faraone e con la Ministra Giannini e con un flash mob unitario a febbraio 2015 davanti al Ministero, il quale si era dimostrato inerte e subordinato al Governo.

Successivamente, assieme agli altri sindacati, avevamo attivato un tavolo di concertazione col MIUR, durante il quale avevamo sottolineato come la dotazione organica fosse già gravemente insufficiente a garantire i livelli essenziali del servizio scolastico.

Al Sottosegretario Faraone avevamo espresso le ragioni dell’urgenza di ritirare i tagli imposti dalla legge, perché le scuole non avrebbero potuto assicurare la funzionalità, la sicurezza e l’assistenza necessaria agli alunni disabili, ottenendo il suo impegno a una soluzione, che avrebbe dovuto essere momentanea, vale a dire la restituzione dei 2.020 posti tagliati sull’organico di fatto, in attesa di poter ripristinare i tagli con la finanziaria 2016.

Questo non è avvenuto e l’impegno è stato disatteso dalla politica, indifferente ai problemi che riguardano la scuola pubblica e il personale ATA.

Noi intendiamo continuare la nostra battaglia sugli organici e il parere negativo della Conferenza Unificata rafforza in modo evidente tutte le nostre ragioni.

Il Governo apra subito un confronto con le parti sociali se vuole dare serenità alle famiglie e ai lavoratori. Stabilità degli organici e immissioni in ruolo non possono essere più rinviate.

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