Assenze per infortunio - Richiesta di incontro con il MPI
Pubblichiamo la richiesta di incontro inviata al MPI per affrontare la questione legata al rinoscimento delle assenze dovute ad infortunio del personale precario. Come si legge chiaramente nel testo della lettera la Cgil Scuola non condivide l'orientamento dell'Amministrazione che nega il riconoscimenti di tale diritto ai supplenti.
Pubblichiamo la richiesta di incontro inviata al MPI per affrontare la questione legata al rinoscimento delle assenze dovute ad infortunio del personale precario. Come si legge chiaramente nel testo della lettera la Cgil Scuola non condivide l'orientamento dell'Amministrazione che nega il riconoscimenti di tale diritto ai supplenti.
Prot. n. 2/8
Roma, 31 gennaio 2001
Oggetto: Infortuni personale con contratto a tempo determinato.
Egregio dottor Battini,
vogliamo richiamare la Sua attenzione sul grave problema venutosi a creare per il personale della scuola supplente lavoro dopo il pronunciamento da parte del servizio della Ragioneria Generale dello Stato in materia di infortunio sul lavoro.
Con nota prot. n°0041528 del 18 luglio 2000 l’organo di controllo, ha sostenendo la tesi che nulla spetta ai supplenti che subiscono infortunio sul lavoro in quanto il C.C.N.L. mancherebbe di una espressa disciplina al riguardo.
Questa valutazione, è stata pienamente accolta dal MPI che senza informare le OO.SS., ha diramato a tutti i Provveditorati la nota per gli adempimenti di competenza.
La conseguenza è stata che moltissimi lavoratori precari sono stati licenziati perché il periodo di assenza dovuto ad infortunio è stato considerato come malattia.
Come organizzazione vogliamo manifestarLe il nostro disaccordo sia sul metodo, che è stato adottato nel gestire la vicenda, sia sul merito dei contenuti che sono stati fatti propri dal MPI.
Per quanto riguarda il metodo, è inconcepibile che in un sistema di corrette relazioni, si venga, da parte nostra, a conoscenza delle scelte dell’Amministrazione solo al momento in cui il problema si rende evidente negli episodi di alcuni lavoratori licenziati a seguito di gravi infortuni.
Per quanto riguarda il contenuto esprimiamo il nostro dissenso sull’orientamento assunto dall’Amministrazione. Non è accettabile a nostro giudizio che la Ragioneria Generale dello Stato possa dare una sua interpretazione su un contratto di lavoro che non ha sottoscritto. Chiarire i termini del problema è compito e diritto esclusivo delle parti contraenti che in questo caso sono l’ARAN e i sindacati.
Siamo del parere che la questione vada risolta nel senso di estendere al personale precario quanto già previsto dal CCNL al personale con incarico a tempo indeterminato che incorre in infortunio.
Tutto ciò premesso, Le scriviamo, anche in considerazioni dei numerosi casi che ci vengono segnalati e la cui gravità rende particolarmente delicato e attuale questo problema.
Ad esempio, per renderLe conto dell’iniquità e delle conseguenze nefaste di questa nota, Le segnaliamo il caso di un collaboratore scolastico supplente che per un infortunio in itinere non solo ha subito l’amputazione di un arto ma in sovrappiù è stato licenziato perché ha superato i 30 giorni di malattia, non potrà più essere idoneo alle mansioni a cui era preposto e non otterrà alcuna forma di risarcimento.
La gravità di casi come questo impone a tutti noi una rapida soluzione da individuare in un in confronto che dovrebbe avvenire quanto prima.
In attesa di una sua convocazione in merito La saluto cordialmente.
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