Ammissione agli esami di stato: chi sono le vittime del nuovo sistema di valutazione? I soliti noti
Con la norma che impone il sei in tutte le discipline, anche con un solo cinque non si è ammessi
Fra le tante distorsioni, ingiustizie e confusioni che si vanno realizzando nella scuola secondaria superiore, per effetto delle scelte scellerate di politica scolastica di questo Governo, ci è pervenuta la segnalazione, che di seguito pubblichiamo, delle conseguenze che sta producendo l’attuazione di quanto stabilito dal Regolamento sulla valutazione sull’ammissione agli esami di Stato
Noi confidiamo nel fatto che la maggioranza degli insegnanti sia in grado di evitare il moltiplicarsi di casi come quello descritto ed a tal proposito ricordiamo che la collegialità della valutazione non è stata abolita.
Nonostante i numerosi ed a volte pressanti suggerimenti ministeriali in tal senso, infatti, la valutazione non e' un atto aritmetico ma una azione pedagogica e responsabile.
Ma va da se che il Ministro Gelmini porta la responsabilità di casi come questi, con gli atti formali che ha prodotto e le sue continue affermazioni punitive per studenti e insegnanti rese note nel corso degli ultimi anni, che non possono essere smentite con una sorta di buonismo dell'ultima ora, fatto solo di parole.
Roma, 15 giugno 2010
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Non ammesso
Ero passato a inizio mattinata e la bidella mi aveva detto:”I quadri delle 5°? Torni più tardi,verso mezzogiorno saranno affissi ai vetri”. Infatti più tardi sono tornato e già da lontano ho visto che i vetri erano tappezzati di fogli. Ho cercato la sua 5°.
Ho scorso l’elenco e ho trovato:
Mamoudou NON AMMESSO.
Sì perché aveva in ballo un cinque in una materia. Anche se il giorno prima la ministra aveva dichiarato:”Non si boccia con un cinque”,Mamoudou è stato bocciato.
E non è stato il solo:sei bocciati su 21. Tra questi sei, naturalmente, gli unici stranieri sopravvissuti fino in 5°:gli altri erano stati scaricati prima.
Un caso isolato? No,il MIUR ha annunciato che i non ammessi sono aumentati rispetto allo scorso anno dello 0,6% per un totale di 28.500,che rappresenta il 6,1% degli studenti delle 5°. Anche nelle classi precedenti il numero dei bocciati è in crescita +1,4% rispetto allo scorso anno,diventando così il 13,1% degli studenti delle superiori. Se sommiamo i non ammessi con i bocciati,si arriva al 20% dei respinti.
In questi giorni Mamoudou si è vista respinta anche la domanda per ottenere la cittadinanza italiana.
Ho capito perciò che si tratta di un combinato disposto tra MIUR e ministero dell’Interno: la scuola l’ha bocciato perché secondo la recente legge Maroni,essendo maggiorenne,deve lavorare tre anni con un reddito annuo di almeno 7000 € se vuole tentare di diventare cittadino italiano e quindi non può continuare a studiare.
Quindi, grazie scuola. Grazie a te, questo negro venuto dal deserto ha capito che non bastano dieci anni di scuola, per diventare italiano ci vuole ben altro!
Arturo Ghinelli
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