4 aprile, solidarietà dai lavoratori delle scuole italiane all'Estero
Comunicati della FLC Cgil di Friburgo, di Stoccarda e della Svizzera.


Manifestazione della CGIL del 4 aprile
Comunicato della FLC Cgil di Friburgo e Stoccarda (Germania)
Le FLC Cgil di Friburgo e Stoccarda esprimono la propria solidarietà a tutti i lavoratori, che manifesteranno a Roma il 4 aprile p.v. contro le iniquità e la politica dissennata di questo governo, sordo ad ogni tipo di richiesta per fronteggiare veramente e seriamente la crisi e ad evitare che gli effetti devastanti di essa vadano a ricadere sulle fasce più deboli della popolazione.
In un momento così drammatico della politica socio-economica del Paese, le risposte sono state finora molto deludenti e più che altro del segno opposto:
lì dove si richiedono
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un maggiore sforzo,
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una più adeguata concentrazione di fondi,
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un progetto lungimirante,
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una scommessa sul futuro.
il governo interviene invece
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con una politica di tagli,
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di licenziamenti e sostanzialmente,
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di distruzione delle speranze di molti lavoratori, soprattutto di quelli precari, e dei giovani.
In tutto questo il governo dimostra una netta controtendenza rispetto a tanti paesi europei, che stanno
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investendo massicciamente nella formazione,
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nella cultura,
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nella ricerca e
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nella difesa delle fasce più deboli.
Perfino la regione del Baden-Württemberg, governata da una coalizione cristiano-democratica di centrodestra, sta pianificando una serie di interventi e di investimenti nella scuola e nella formazione in genere.
Anche in Germania si sta vivendo una stagione di tagli e di ridimensionamenti, che rischiano di mettere in forse tutte le iniziative scolastiche e culturali, smantellando, di fatto, il sistema della diffusione e della promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo.
Viene così azzerata, con un mero intervento di “chirurgia finanziaria”, tutta la rete di interventi socio-culturali, faticosamente costruita negli anni, che avevano fatto ottenere in campo scolastico ottimi risultati, che sono prerogativa di una consapevole integrazione e di una giusta ascesa sociale.
Le FLC Cgil di Friburgo e Stoccarda pertanto auspicano:
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che la manifestazione del 4 aprile p.v. e tutte le iniziative prossime a venire possano dare uno scossone al sonno e all’indifferenza del governo verso i problemi reali del Paese, portando i nostri politici all’inversione di rotta;
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che continui questa stagione di lotte per scardinare l’asse Gelmini-Brunetta-Tremonti, per soddisfare i bisogni di tutti i lavoratori, per avere le giuste aspettative di una vita dignitosa e di un futuro sereno.
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Comunicato della FLC Cgil in Svizzera
Il 4 aprile con la CGIL per un'Italia del lavoro e dei diritti,
protagonista di politiche di pace e di dialogo interculturale
Le iscritte e gli iscritti alla FLC Cgil in Svizzera esprimono piena adesione alla piattaforma politica e sindacale che ispira la manifestazione del prossimo 4 aprile.
Dal nostro angolo di osservazione di operatori all’estero cogliamo i segni di una crisi globale e profonda che mette in discussione in tutti i paesi i livelli di occupazione, il potere d’acquisto e i diritti dei lavoratori. Di fronte a questa situazione appare ancor più drammatica l'assenza di politiche che tutelino le fasce di lavoro più a rischio, per non parlare dell'assoluta mancanza di una strategia di lungo respiro che getti le basi per un nuovo modello di sviluppo sostenibile e solidale. In questo silenzio e in questa totale inerzia da parte del governo italiano la voce forte e critica della CGIL è anche per noi motivo di speranza.
Come lavoratrici e lavoratori impegnati nel campo della conoscenza siamo convinti che si possa uscire da questa crisi solo attraverso politiche lungimiranti che promuovano lo studio e la formazione come risorse strategiche per il futuro. In Europa si sta diffondendo la consapevolezza che le conoscenze rappresentino il volano fondamentale per affermare la qualità nei processi di sviluppo: senza qualità nessun paese avrà prospettive nei nuovi scenari che si determineranno dopo il fallimento dei paradigmi economici, finanziari e sociali che hanno retto fino ad ora la globalizzazione. A fronte di queste riflessioni che si stanno facendo strada nei paesi europei il governo Berlusconi, manifesta tutta la sua miopia operando massicci tagli che mettono in discussione servizi scolastici essenziali e azzerando alcuni punti di eccellenza della scuola italiana.
Anche gli interventi scolastici all'estero hanno subito pesanti riduzioni nei mesi scorsi e, stando alle anticipazioni del Ministero degli Esteri, potrebbero subire ulteriori tagli. Nello stesso tempo si vanno profilando ipotesi di "riforma" che, attraverso forme di privatizzazione e di esternalizzazione, riducono l’impegno dello Stato nel settore e di fatto separano le scuole e i corsi all'estero dal sistema dell'istruzione nazionale. Peraltro vengono previste ampie riduzione dei diritti sindacali per il personale docente, prefigurando nel contempo una concentrazione di poteri discrezionali nelle mani dei dirigenti scolastici.
Come FLC Cgil in Svizzera restiamo fermamente convinti che l'Italia abbia tutto l'interesse ad investire adeguatamente nella scuola all'estero, salvaguardando la centralità dello Stato e avviando una regolamentazione dei vari soggetti privati ed associativi che operano nel settore. La promozione della lingua e cultura italiana, attraverso la variegata gamma delle iniziative scolastiche e culturali, resta non solo il canale che tiene in vita il legame con le comunità italiane, ma anche e soprattutto un sostegno significativo allo sviluppo di relazioni economiche e politiche dell'Italia nel mondo. Nella prospettiva di un ordine internazionale fondato sulla pace e sul dialogo interculturale, una rete di istituzioni e di operatori scolastici capaci di interagire e contaminarsi con altri sistemi di istruzione è una risorsa di straordinaria importanza a cui il nostro Paese non può e non deve rinunciare.
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