Renzi pianifica la notte infinita della ricerca e dell’università
Il Miur si appresterebbe a ridurre le risorse degli enti di ricerca da esso vigilati e il fondo ordinario dell’università.
Mentre venerdì 26 settembre si svolgeva la NOTTE della RICERCA, per mostrare al pubblico le eccellenze del Paese, il Governo Renzi ne prepara una infinita con i provvedimenti che si stanno annunciando in questi giorni. Si tratterebbe sempre della solita ricetta: tagli, tagli e ancora tagli.
Il Miur si appresterebbe a ridurre il fondo ordinario degli enti (FOE) da esso vigilati e il fondo ordinario dell’università, già decurtati negli ultimi 5 anni del 20%. Questo servirebbe per reperire le risorse necessarie ad assumere i 148.000 docenti della scuola.
Si tratta di uno scambio inaccettabile che affosserebbe definitivamente il sistema della ricerca pubblica e dell’università. Con buona pace per gli obiettivi per lo spazio europeo della ricerca prefissati da Horizon 2020, dopo tanta resistenza messa in atto dalle comunità scientifiche, il Governo Renzi spegne la ricerca e potrà così finalmente dedicarsi al rilancio del Paese dal suo punto di vista: tagliando i salari e cancellando i residui diritti. Questa scelta, associata ai tagli pesantissimi preannunciati dai vari ministeri degli altri enti non vigilati dal Miur, completano di uno scenario drammatico. Altro che cambiare verso. Nemmeno Tremonti era riuscito nell’impresa. Per non parlare dell'espulsione immediata che ciò provocherà delle migliaia di precari della ricerca. Questa è la NOTTE della RICERCA!
La nostra risposta sarà dura e contrasteremo con tutte le forze queste decisioni.
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