FLC CGIL
Elezioni CSPI, si vota il 7 maggio 2024

https://www.flcgil.it/@3906127
Home » Ricerca » Precari » Il decreto legge 101/2013 arriva alla Camera. La mobilitazione continua

Il decreto legge 101/2013 arriva alla Camera. La mobilitazione continua

Serve continuare una iniziativa per ottenere una vera inversione di rotta.

16/10/2013
Decrease text size Increase  text size
Vai agli allegati

Rinviando ad una nota più dettagliata l'analisi complessiva del testo dopo le numerose modifiche apportate al Senato segnaliamo di seguito gli interventi principali operati sull'articolo 4 (per intenderci quello relativo alle assunzioni e alle proroghe). 

La validità delle graduatorie passa dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 e si rafforza la relazione tra scorrimenti, previsione di posti in organico ed espletamento delle procedure di mobilità interna. 

Si prevede per gli enti locali la possibilità di stabilizzare a domanda il personale ex co.co co ora con contratti a tempo determinato proseguendo il percorso della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Nelle more delle procedure di stabilizzazione di cui al presente comma, i contratti di lavoro in essere possono essere prorogati fino a conclusione delle procedure stesse.

Si prevede che “i lavoratori precari vincitori di un pubblico concorso per la qualifica ricoperta alla data di entrata in vigore del presente decreto sono esclusi dalle procedure concorsuali”. Questa norma sembra accogliere il principio che ispirava una parte dei nostri emendamenti e confermare l'applicabilità delle norme contrattuali che già prevedevano tale possibilità.

Si obbligano (incredibilmente) le amministrazioni che intendono assumere attraverso la procedura concorsuale con riserva ad adottare “di norma bandi per assunzioni a tempo indeterminato con contratti di lavoro a tempo parziale, salvo diversa motivazione”.

Si peggiora in modo inaccettabile il già limitato comma 9 dove si prevede la possibilità di prorogare fino al 31 dicembre 2015 i contratti a termine. Infatti si enfatizza ulteriormente la necessità per le amministrazioni di rispettare i tetti di spesa previsti per i contratti a termine sul fondo ordinario ma soprattutto si introduce un assurdo riferimento "e ai posti in dotazione organica vacanti".

Questa follia il cui impatto potrebbe essere devastante annullando completamente la già ridotta efficacia del provvedimento e portando alla interruzione immediata di migliaia di contratti.

Come affermiamo unitariamente con CISL e UIL è indispensabile continuare l'iniziativa di mobilitazione per ottenere le necessarie modifiche e una vera inversione di tendenza nella legge finanziaria che viene presentata in queste ore. A tal fine come FLC abbiamo presentato anche alla Camera specifici  emendamenti relativi al testo in discussione.

__________________

DL 101/13: di male in peggio!

Il Senato della Repubblica ha approvato il testo del DL 101/13 sulla PA. Ora il decreto è passato alla Camera dei Deputati ove lo spazio per miglioramenti appare limitato stante anche la necessità di convertire il Decreto entro la data del 31 ottobre.

Ma  modifiche sono indispensabili considerato che  la Commissione bilancio del Senato, attraverso un lavoro di censura preventiva, ha respinto i molti emendamenti migliorativi.

Si rileva poi  che sono state introdotte modifiche peggiorative del testo varato inizialmente dal Governo. Altro che stabilizzazioni: pochissimi concorsi con un turn over allo stato fissato al 20% e di regola per contratti a part time! 

Restano tutte le nostre critiche ad un Decreto, impropriamente spacciato come intervento per la stabilizzazione dei precari, che in realtà non solo non risolve alcun problema nel nostro Comparto ma, dopo l'intervento del Senato, dimostra ulteriormente la disattenzione della Classe Politica nei confronti dei precariato, in particolare  della ricerca, che è divenuto una vera e propria emergenza.

Si rende a nostro parere necessario continuare la mobilitazione per contrastare chi intende negare ai precari ogni prospettiva occupazionale e il futuro della Ricerca in Italia, e per opporci a scelte inique, che proseguono nella direzione dei tagli indistinti con l’unico obiettivo di un illusorio risparmio realizzato comunque sempre a danno dei più deboli.

E’ necessario che la Camera dei Deputati modifichi il decreto ed allo stesso tempo che la Legge di Stabilità dia risposte vere per la Ricerca Pubblica.

Serve che il Governo e la Classe Politica assumano le iniziative necessarie per la salvaguardia e la valorizzazione del Sistema e del Personale degli Enti Pubblici di Ricerca

Domenico Pantaleo
Segretario Generale
FLC CGIL

Giuseppe De Biase
Segretario Generale
FIR CISL

Alberto Civica
Segretario Generale
UIL RUA