Decreto D’Alia, “accantonati” gli emendamenti sostenuti dalla FLC CGIL in Senato
La battaglia prosegue nelle sedi parlamentari, nei posti di lavoro, nelle piazze.
Facciamo il punto sullo “stato dell’arte” relativo al decreto D’Alia e agli emendamenti migliorativi proposti dalla FLC CGIL a tutti i gruppi parlamentari e presentati in commissione o in aula da senatori del PD e di SEL, finalizzati in particolare a far rientrare nei requisiti tutti i precari (e quindi anche le proroghe) a tempo determinato, a ribadire la possibilità di utilizzare l’art. 5 del CCNL 2002-2005 e ad includere in un percorso di “stabilizzazione” anche i lavoratori con contratti “atipici” (assegni di ricerca, co.co.co. ecc.).
Nei giorni scorsi, anche in seguito ai pareri formulati dalla Commissione Lavoro, fortemente condizionata dalle prese di posizione del senatore di Scelta Civica Pietro Ichino, sono “caduti” molti emendamenti presentati e spesso condivisi nella Commissione competente (Affari Costituzionali), poi ulteriormente falcidiati dalla V Commissione Permanente (Bilancio), mediante un utilizzo strumentale della mancanza di copertura (art. 81 della Costituzione). Ricordiamo che la V Commissione è presieduta dal senatore Azzollini (PDL), inquisito in questi giorni per una maxi truffa ai danni dello stato, che sarebbe stata commessa proprio abusando del suo ruolo in commissione bilancio negli scorsi anni.
Lunedì, in seguito ad una richiesta urgente fatta a tutti i gruppi, si è svolto un incontro tra una delegazione di CGIL CISL e UIL (tra cui una rappresentanza nostra e degli altri sindacati della ricerca) e il gruppo del PD al Senato e martedì si è svolto analogo incontro con il gruppo misto o meglio con una delegazione composta dai senatori di SEL. Gli altri gruppi non hanno risposto.
Nella giornata di ieri la Commissione Bilancio, anche in seguito ad una singolare convergenza tra PDL, Scelta Civica e Movimento 5 Stelle, ha continuato ad osteggiare tutti gli emendamenti favorevoli ai precari.
L’articolo 3 del Decreto Legge, in base a queste convergenze, è per ora stato accantonato, mentre sono stati votati in mattinata gli emendamenti all’articolo 2 e parte di quelli all’articolo 4 (che è quello centrale per quanto ci riguarda). Il dibattito riprenderà nel pomeriggio alle 16. All’interno del sito del Senato è possibile seguire in diretta streaming il dibattito e le votazioni, nonché accedere al resoconto stenografico della seduta.
All’articolo 4 sono stati approvati finora solo i seguenti emendamenti, nessuno di interesse per il personale precario degli enti di ricerca: 4.40 (testo 2), 4.57, 4.63, 4.504, 4.850, 4.75, 4.88 (testo 2), 4.90 (testo 2), 4.93, 4.109, 4.125, 4.1001.
L’emendamento 4.317, presentato da Walter Tocci (PD) è stato per il momento ritirato dopo il parere contrario della commissione bilancio, altri emendamenti riguardanti la ricerca sono stati “accantonati” all’ultimo momento in attesa di approfondimenti, su richiesta dei senatori che li avevano presentati.
La discussione al Senato prosegue anche oggi, alcuni emendamenti verranno ripresentati in aula. In base a come il testo verrà licenziato dal Senato si svolgerà il dibattito alla Camera e si verificherà la possibilità di cambiare radicalmente i contenuti del Decreto, che non può rimanere quello che uscirà dal Senato. Come annunciato dal comunicato dello scorso giovedì di Domenico Pantaleo, se non si otterranno modifiche radicali al decreto e quindi provvedimenti di stabilizzazione dei precari della ricerca e di rilancio del settore, saranno lanciate iniziative unitarie di mobilitazione di tutto il comparto.
Vai al sito del Senato per seguire l'iter del provvedimento.