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INFN: Incontro di contrattazione con poche note positive. Serve avviare la mobilitazione di tutto il personale

Ancora nessuna risposta sul Fondo previsto dall’articolo 90 del CCNL e immotivate chiusure su precari, scorrimento graduatorie e telelavoro

09/11/2018
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La riunione è stata molto deludente perché non ha dato risposte concrete o quando le ha fornite sono state per lo più negative. Prima di iniziare l’esame dei punti all’ordine del giorno ci è stato comunicato, unica nota positiva in un incontro teso e come detto sostanzialmente negativo, che il CCNI per il trattamento economico accessorio per il personale dei livelli IV-VIII Anno 2016 ha avuto il via libero definitivo dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Il testo verrà quindi sottoscritto definitivamente nella prossima seduta di contrattazione che si terrà il 12 dicembre alle ore 11.

A questo punto non ci sono più alibi per rinviare la trattativa per il rinnovo del CCNI 2017, cosa che abbiamo richiesto unitariamente.

Questi i punti all’ordine del giorno affrontati:

  1. Aggiornamenti fondo art. 90 del CCNL
  2. Passaggio di profilo a parità di livello (art. 52)
  3. Proposta di conciliazione stragiudiziale collettiva in materia di riconoscimento dell’anzianità pregressa
  4. Definizione della data per la presentazione del PTA 2019 – 2021
  5. Percentuale di contratti di telelavoro attivabili per l’anno 2019
  6. Programmazione di prestiti brevi a dipendenti e familiari per l’acquisto di abbonamenti annuali al trasporto pubblico
  7. Varie ed eventuali.

Anche alla luce delle ultime sentenze del TAR Lazio abbiamo richiesto, visto che non era presente nell’ordine del giorno, di affrontare la questione delle stabilizzazioni e dei concorsi.

Punto 1. L’Ente si era impegnato ad una verifica in tempi molto brevi sulla possibilità di modificare le modalità di calcolo del fondo. Quelle fornite infatti nella precedente riunione non avrebbero consentito che un numero molto limitati di passaggi ex articolo 54.

Non c’è stato invece alcun avanzamento se non generiche affermazioni di “attente analisi” per arrivare al prossimo incontro con una risposta più motivata. Insomma un atteggiamento esclusivamente dilatorio che mette tra l’altro sempre più in discussione la possibilità di far partire questi passaggi entro l’anno.

Abbiamo ribadito quindi l’assoluta insufficienza del fondo e l’inadempienza dell’amministrazione rispetto agli impegni assunti nella precedente riunione.

Punto 2. Gli ultimi passaggi di profilo previsti dall’articolo 52 risalgono ormai al lontano 2012 e finalmente verrà riattivata la procedura. Una circolare sarà emanata breve e successivamente un’apposita commissione esaminerà le domande presentate.

Punto 3.  L’INFN ha richiesto un parere all’avvocatura dello stato in merito all’ipotesi di conciliazione extragiudiziale in materia di riconoscimento dell’anzianità per il periodo prestato con rapporto di lavoro a tempo determinato. L’avvocatura, alla luce anche ed ovviamente, delle sentenze sfavorevoli all’amministrazione, ha proposto di conciliare, per il servizio prestato a tempo determinato presso l’INFN, o altro ente pubblico di ricerca o università, riconoscendo tutta l’anzianità ai fini giuridici.

Ai fini economici invece, l’avvocatura prevederebbe il riconoscimento – senza interessi – delle differenze retributive maturate non oltre il quinquennio la data di sottoscrizione dell’accordo di conciliazione e tenendo conto – per il periodo dal 1.1.2011-31.12.2014 – della normativa che ha inciso sull’efficacia economica delle progressioni di carriera (decreto legge 78/2010convertito in legge 122/2010).

Abbiamo preso atto dell’ipotesi di conciliazione e la sottoporremo all’attenzione dei nostri legali e dei lavoratori coinvolti.

Punto 4. Il piano triennale di attività 2019/2021 verrà presentato nella prossima riunione di contrattazione. L’INFN ritiene che non si debba andare oltre l’attuale numero di dipendenti in servizio, senza prevedere ulteriori assunzioni a tempo determinato e che si sia raggiunto il punto massimo di spesa per il personale.

Si pensa poi di introdurre il “punto budget”, in similitudine con il “punto organico” in vigore per le università.

Rischiamo così di vedere messe in discussione, con questa politica di “contenimento delle spese”, tutti gli istituti di progressione economica per il personale. L’introduzione del punto organico, che tanti danni ha prodotto nelle università e di cui abbiamo chiesto l’abolizione, rischia di essere la ciliegina sulla torta.

Punto 5. Senza nessun motivo convincente, ma con pervicacia degna di miglior causa, l’amministrazione ha ribadito che sarà del 2% il contingente autorizzabile al telelavoro, sorda alle richieste di ampliamento pervenute non solo da tutte le organizzazioni sindacali ma anche dal CUG (comitato unico di garanzia).

Punto 6.  Si è affrontato, in via preliminare, un ragionamento sul possibile utilizzo della quota prevista per i benefici assistenziali per piccoli prestiti ai dipendenti da restituire con rate mensili e senza interessi. Il gruppo di lavoro già costituito per i benefici assistenziali potrà esaminare questa ipotesi.

Punto 7. Abbiamo chiesto di sapere se, anche alla luce delle recenti sentenze del TAR Lazio l’amministrazione non pensasse di riconsiderare le proprie posizioni, evidentemente assunte in violazione di legge. In particolare l’ingiustificata non applicazione del comma 2 della Madia e il mancato scorrimento delle graduatorie di concorsi già fatti. Niente da fare neanche su questo punto. Si continuano a considerare assegnisti, borsisti ecc. figli di un dio minore e non “degni” di essere assunti come sta viceversa avvenendo in altri enti di ricerca. Sullo scorrimento delle graduatorie l’Ente prova a mettere una pezza con una estemporanea delibera che cerca di sostenere la necessarietà dei concorsi rispetto allo scorrimento di graduatorie esistenti nonostante la sentenza del TAR.

Errare è umano, perseverare è diabolico!

Di fronte a questi atteggiamenti di chiusura e dilatorietà chiederemo alle altre organizzazioni sindacali di avviare da subito un percorso di mobilitazione di tutto il personale.
 

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