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INDIRE: stabilizzazione precari, proclamato lo stato di agitazione

Occorre ripristinare un percorso di stabilizzazione sensato e rispettoso del lavoro svolto negli anni e dei diritti maturati di conseguenza dal personale precario.

03/11/2023
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L’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di INDIRE, convocata dalla FLC CGIL per il giorno 31 ottobre 2023, dichiara all’Amministrazione di INDIRE di aver convenuto l’urgenza di entrare in stato di agitazione sui seguenti punti:

  1. Occorre ripristinare un percorso di stabilizzazione sensato e rispettoso del lavoro svolto negli anni e dei diritti maturati di conseguenza dal personale precario di INDIRE, quindi rivedere gli elenchi degli aventi diritto alle procedure di stabilizzazione al fine di operare prioritariamente con il comma 1, e poi con il comma 2, della Legge Madia, secondo gli ultimi aggiornamenti normativi (2bis)
  2. Il Bando di concorso (Decreto prot. n. 49521) del 27/10/2023 è per il personale una dimostrazione di come l’ente metta davanti a tutto la necessità di determinare arbitrariamente i destini professionali di chi in INDIRE assicura quotidianamente un contributo imprescindibile perché siano raggiunti gli obiettivi per cui l’Istituto si impegna. INDIRE ignora anche questa volta il bisogno di intervenire in modo tempestivo e condiviso per assicurare con anticipo la continuità lavorativa e per procedere con le stabilizzazioni più volte promesse; si conferma, invece, l’indifferenza alle difficoltà del precariato e alle frustrazioni per il diffuso sotto-inquadramento, sofferte da tante lavoratrici e tanti lavoratori ora in balia dell’ennesima procedura concorsuale, per altro senza posti a bando e senza garanzie effettive
  3. Al 2 novembre 2023 non è chiaro ancora una volta come INDIRE voglia assicurare che nessun lavoratore e nessuna lavoratrice precaria resterà senza lavoro alla fine dell’anno, pur essendo evidente che tutto il personale oggi a Tempo Determinato è funzionale, se non addirittura insufficiente, per lo svolgimento delle attività in cui l’ente è e sarà impegnato, descritte nel PTA 2024-26.

Le lavoratrici e i lavoratori intervenuti hanno sottolineato il valore imprescindibile della solidarietà tra i precari e di tutto il personale dell’Istituto per affrontare questa difficile prova, destinata ancora una volta a produrre divisioni, competizione e isolamento.

La partecipazione al concorso sembra obbligata, ma l’Assemblea rivendica la scelta della cooperazione in opposizione a qualsiasi altro principio. Partecipare non significa rinunciare alla critica di una scelta sbagliata, formalmente discutibile, che tradisce gli impegni più volte ribaditi e lo stesso spirito delle norme che dovrebbero condurre fuori dal precariato chi per anni presta servizio nella P.A., al servizio del Paese.

La FLC CGIL provvederà a proclamare lo stato di agitazione e a sostenere attivamente le lavoratrici e i lavoratori di INDIRE nell’organizzazione delle prossime iniziative per manifestare il dissenso del personale.

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