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I sindacati a difesa dei lavoratori impegnati nel progetto Antartide

Le incertezze del Governo mettono in crisi i lavoratori dell’ENEA impegnati nel programma.

26/02/2008
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FLC Cgil, Uil PA-UR, Cisl Fir dell’ENEA, firmano un comunicato unitario a difesa dei lavoratori impegnati nel progetto Antartide, e denunciano la fallimentare gestione del Consorzio.

Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato.

Roma, 25 febbraio 2008

___________________

Al
Prof. Luigi Paganetto
Presidente ENEA

Ai membri del C.d.A. ENEA

p.c.
Ing. Maurizio Urbani
Direttore generale ENEA

Dott. Sergio Gargiulo
Coordinatore R.UM

OGGETTO: CONSORZIO ANTARTIDE

Com’è noto alla fine di febbraio scadranno i comandi del personale ENEA impegnato nelle azioni relative alla gestione delle attività del nostro Paese in Antartide, e non è ancora chiaro se essi saranno rinnovati.

Nei diciotto anni di gestione ENEA del “progetto Antartide”, questi stessi lavoratori hanno saputo creare un’impresa ammirata ed invidiata nel mondo che è stata consegnata - da un pessimo (per l’ENEA) accordo tra Presidenti di Enti ed un male applicato decreto interministeriale - alla gestione del “Consorzio Antartide” nel quale l’ENEA socio al 28% ha continuato, attraverso i lavoratori comandati, a tirare la carretta come e più di prima.

Dopo due anni di “vacche grasse” si è passati da una crisi all’altra di finanziamenti da parte del Ministero della Ricerca che hanno costretto al taglio delle attività di campagna, alla diminuzione del personale comandato, ma mai alla riduzione sostanziale dei trattamenti economici suppletivi del Direttore e del Presidente.

D’altra parte continuano ad essere sul libro paga del consorzio Antartide alcuni pensionati VIP ENEA sulle cui attività ha pesato l’assenza di giovani ricercatori da formare.

Il Presidente ENEA ha più volte dichiarato la Sua volontà di far rientrare nell’Ente le attività oggi afferenti al consorzio, senza peraltro chiarire quali dovrebbero essere i futuri rapporti con la commissione scientifica.

Tale volontà sembrerebbe supportata dalla giusta importanza che si attribuisce all’attività in Antartide nel piano triennale d’attività dell’ENEA, ma non trova purtroppo riscontro in azioni concrete né nel documento sulla riorganizzazione nel quale “l’Antartide” è completamente dimenticato, a parte un piccolo riferimento in una delle “numerose” caselle dell’ufficio di Presidenza.

E’ di questi giorni la comunicazione del Presidente del consorzio di voler ora rinunciare ad una ventina di lavoratori dell’ENEA, a causa del ridotto finanziamento Ministeriale che per il 2008 non vede nemmeno una lettera formale di intenti.

Non è più possibile per i lavoratori accettare questa situazione, né il silenzio dell’ENEA su una gestione i cui risvolti negativi saranno sempre pagati dai soliti.

In virtù di quanto sopra ricordato, chiediamo un intervento urgente e definitivo del Presidente e del C.d.A. ENEA perché i lavoratori oggi comandati abbiano un trattamento omogeneo fino alla chiusura dell’esercizio finanziario del Consorzio, previsto per fine giugno 2008.

Si chiede in sostanza di intervenire presso i vertici del “consorzio” per confermare il comando per tutti i lavoratori fino a quella data o predisporne l’immediato rientro nell’Ente garantendo loro il pieno utilizzo e la valorizzazione delle loro professionalità.

Confidiamo in un intervento immediato, in assenza del quale le OO.SS. eserciteranno tutte le forme di lotta per porre fine ad una realtà di privilegio per pochi e di umiliazione professionale per tanti.

FLC Cgil Enea

Maura Liberatori

CISL FIR

Vincenzo Moschetta

UIL PA-UR Enea

Marcello Iacovelli

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