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ASI: rinnovato il vertice dell’Ente, ma sul piano delle relazioni sindacali le cose ancora non vanno

Pur esprimendo apprezzamento per il rinnovo delle cariche dell’Ente i sindacati invitano a procedere alla discussione di una nuova ipotesi di accordo sul Fondo per il trattamento accessorio del personale dei livelli I-III.

22/05/2018
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In pochi giorni il vertice dell'ASI è stato rinnovato, con la conferma da parte del MIUR del Presidente Battiston alla guida dell'Agenzia e quella da parte del CdA del Direttore Generale Dott.ssa Anna Sirica. Esprimiamo apprezzamento per la rapidità con cui si è proceduto al rinnovo di tali cariche, questo permetterà di procedere in continuità con l'azione intrapresa dall'attuale presidente quattro anni fa di "sistemazione" e rilancio dell'ASI. Ma anche alla Dott.ssa Sirica di continuare il lavoro sul versante della sistemazione della macchina amministrativa, troppo ingolfata la precedente, piena di pendenze contrattuali con rilievi degli organi di controllo che avevano prodotto una sostanziale disapplicazione contrattuale, sempre nell'occhio delle ispezioni del MEF. Una sistemazione che era necessaria e urgente per migliorare la gestione amministrativa. 

Tuttavia, negli ultimi mesi le relazioni sindacali sono state piuttosto conflittuali, a seguito di una conduzione della Delegazione Trattante autoreferenziale, che strumentalmente sta tentando di mettere in difficoltà le organizzazioni sindacali confederali, a vantaggio di altri soggetti sindacali. Infatti, era e resta incomprensibile la scelta di firmare l'ipotesi di accordo sul salario accessorio dei livelli I-III nel mese di dicembre scorso con una sola sigla sindacale, senza alcuna urgenza che giustificasse tale scelta e con un consenso in termini di rappresentatività assolutamente inadeguato.

Ora, la sottoscrizione del CCNL Istruzione e Ricerca e l'emanazione della circolare 2 dell'8 maggio 2018 del Dipartimento della Funzione Pubblica, rappresenterebbero l'occasione per rivedere la scelta compiuta a dicembre dello scorso anno ed evitare di andare alla sottoscrizione definitiva dell'accordo, a valle delle certificazioni pervenute dagli organi vigilanti, evitando di consumare uno strappo nei rapporti sindacali. 

Il quadro mutato delle rappresentatività suggerirebbe l'opportunità di rivedere quell'accordo e di rimediare al clima conflittuale che si è registrato in questi ultimi mesi fra la Delegazione Trattante e le Organizzazioni Sindacali confederali.

La FLC ritiene necessario un ripensamento.

__________________

Roma, 15 maggio 2018

Al Presidente R. Battiston

E p.c. alla Delegazione trattante

Direttore Generale A. Sirica

Consigliere E. Costa

cc. RSU

Oggetto: Convocazione per la firma dell'accordo definitivo "Fondo per il trattamento accessorio del personale dei livelli I-III per gli anni 2015, 2016 e 2017".

Egregio Presidente, in relazione alla convocazione di cui all’oggetto, ci preme segnalare come alla luce delle novità intervenute sul versante contrattuale con la firma del CCNL Istruzione e Ricerca del 19/4 u.s. e la recente pubblicazione della Circolare n. 2/2018 del Dipartimento della Funzione Pubblica, le ragioni della firma dell’accordo “Fondo per il trattamento accessorio del personale dei livelli I-III per gli anni 2015, 2016 e 2017" siano sostanzialmente venute meno. Infatti, la Circolare appena richiamata risolve il problema per il quale si era posta l’esigenza da parte della Delegazione trattante di procedere alla “decurtazione” cautelare di una parte dell’Indennità per Oneri Specifici dei livelli I-III, per ovviare al problema posto dalla Legge di bilancio di invarianza dei fondi per il trattamento accessorio rispetto alle risorse del 2016, pur in presenza di processi di stabilizzazione e quindi di incremento dell’organico, come nel caso dell’ASI. Decisione che aveva portato le scriventi Organizzazioni Sindacali a non firmare il testo di Ipotesi d’accordo, firmato inopinatamente da una sola sigla sindacale, a proclamare lo stato di agitazione e a scrivere a Lei una nota molto dura e preoccupata per lo stato delle relazioni sindacali, in data 4 gennaio 2018.

Non Le sfuggirà peraltro che essendo ormai entrato in vigore il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro “Istruzione e Ricerca” per gli anni 2016-2018, siano cambiate le regole delle relazioni sindacali e pertanto la trattativa per il salario accessorio deve essere condotta con le Organizzazioni Firmatarie del CCNL 2016-2018 e, ai sensi dell’art. 68.3 dello stesso contratto, con la RSU dell’ASI. Questo almeno per gli anni 2016-2017. Pertanto, nel confermare la nostra intenzione di non firmare l’accordo in questione, segnaliamo come ove da parte dell’ASI si intendesse confermare tale orientamento, forte sarebbe il rischio di produrre un atto nullo sul piano dell’efficacia, che sarà certamente oggetto di azione giudiziaria finalizzata al suo superamento. Questo nuovo contesto rilancia anche la ragioni della nostra nota del 4 gennaio 2018 e permetterebbe all’Ente stesso di “uscire” dal pasticcio in cui si è messo. Invitiamo pertanto a ritirare la convocazione in oggetto e ad annullare l’ipotesi di contratto firmato il 21 dicembre 2017 da una sola sigla sindacale (peraltro non firmataria del nuovo CCNL 2016-2018) nonché a procedere alla discussione della nuova ipotesi di accordo sul Fondo per il trattamento accessorio del personale dei livelli I-III ai sensi di quanto previsto dal nuovo CCNL 2016-2018. Certi della Sua attenzione, si porgono distinti saluti.

FLC CGIL
F. Sinopoli

FSUR CISL
R. Cetorelli

Fed. UIL SCUOLA RUA
S. Ostrica

FGU–Dip. Ricerca
L. Verzicco

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