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Applicazione piano di assunzioni INGV: la posizione della FLC nel confronto con l'amministrazione

Ripercorriamo le principali tappe che hanno condotto fino alla situazione attuale, al fine anche di rendere più chiaro e condiviso lo scenario che si prospetta d’ora in avanti e la nostra posizione.

03/06/2014
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La FLC CGIL si è fortemente battuta per raggiungere l'obiettivo di stabilizzare i precari dell'INGV.

Ora in vista del delicato e non facile percorso che l’Amministrazione INGV è chiamata a formalizzare nell’ambito del reclutamento previsto dalla Legge 128/2013 e del confronto con il personale ripercorriamo le principali tappe che hanno condotto fino alla situazione attuale, al fine anche di rendere più chiaro e condiviso lo scenario che si prospetta d’ora in avanti e la nostra posizione.

L’iter normativo

Le norme principali ed i relativi decreti attuativi di riferimento sono, in ordine cronologico:

  • D.L. 101 della Funzione Pubblica, convertito in L. 125/2013, in particolare l’Art. 4 recante “Disposizioni urgenti in tema di immissione in servizio di idonei e vincitori di concorsi, nonché di limitazioni a proroghe di contratti e all'uso del lavoro flessibile nel pubblico impiego”;
  • D.L. 104 del MIUR, convertito in L. 128/2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, in particolare l’Art. 24 riguardante l’INGV;
  • Circolare 5/2013 della Funzione Pubblica contenente le linee guida per l’applicazione della L. 125/2013 sulle modalità di proroga e di reclutamento speciale nelle pubbliche amministrazioni, ivi inclusi gli Enti Pubblici di Ricerca;
  • D.M. 300 del MIUR che ha ratificato l’aumento della dotazione organica dell’INGV e dato avvio, di fatto, al processo di reclutamento in corso già autorizzato dalla stessa L. 128/2013 prevedendo esplicitamente all'articolo 1 comma 1. che il piano di assunzioni è approvato "Per far fronte agli interventi urgenti [...], anche al fine del superamento del precariatoi [...]"

Dalla lettura collegata delle norme, e in particolare dall’analisi della Circolare 5/2013, risulta evidente ed è stato più volte ribadito dalla FLC CGIL anche nei confronti dell'amministrazione che:

  • l’ente non può bandire procedure concorsuali in presenza di “graduatorie vigenti e approvate dal 1° gennaio 2007”, da scorrere “nel rispetto dell’ordine di posizione” “anche secondo un criterio di equivalenza”;
  • l’ente può riservare un massimo del 50% delle risorse assunzionali per un reclutamento di tipo “speciale transitorio”, ovvero con riserva totale su stabilizzandi e lavoratori con almeno 3 anni di anzianità (l’alternativa del “reclutamento speciale a regime” è da escludere in quanto la riserva è solo del 40%);
  • non esiste alcun divieto allo scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione, punto sul quale la Funzione Pubblica ha tenuto a precisare che l’esclusione di “graduatorie relative a concorsi non pubblici” va intesa con riferimento ai concorsi per progressioni verticali. Diversamente non potrebbe essere, poiché nello stesso Art. 4 della L. 128/2013 è prevista la “stabilizzazione su domanda” del personale degli enti locali che ne abbiano i requisiti in base alla stessa L. 296/2006, ovvero la Finanziaria 2007.

La sintesi dei punti precedenti permette quindi di individuare le seguenti modalità per l’avvio delle procedure di cui all’Art. 24 (L. 128/2013) che sono riepilogate nel quadro sinottico B3 della Circolare 5/2013:

  • 50% delle risorse per assunzioni tramite “reclutamento ordinario” ;
  • 50% delle risorse per assunzioni tramite “reclutamento speciale transitorio”;

escludendo le alternative, che prevedono tutte una minor riserva di posti per il personale già in servizio.

Sulle procedure per il “reclutamento ordinario” si devono impostare gli scorrimenti delle graduatorie per concorsi pubblici 2010 (cosiddette “liste Mussi”), contenenti circa 64 unità di personale. Le restanti 36 posizioni possono essere messe a concorso senza alcun vincolo sulle aree tematiche e con forte valorizzazione dell'anzianità acquisita presso l'ente (con t.d. e/o assegni di ricerca). Il parziale scorrimento delle graduatorie Mussi renderebbe molto difficile la banditura di posti a concorso, poiché dovrebbero insistere su aree tematiche diverse da quelle interessate dalle “liste Mussi”, anche in base ad un criterio di “equivalenza”.

Nell’ambito delle quote previste per il “reclutamento speciale transitorio”, l’Amministrazione a nostro avviso non può ignorare che un consistente numero di lavoratori in possesso dei requisiti della stabilizzazione (Comma 519, Art. 1, L 296/2006) ha avviato causa di lavoro presso i Tribunali di diverse città in cui ha sede l’INGV. Solo a Roma i ricorrenti sono 58. Nella sentenza di primo grado del 18 settembre 2012, il Giudice dichiara quanto segue:

[…] gli stessi ricorrenti deducono che l’Istituto convenuto non è mai riuscito a concludere il processo di stabilizzazione per l’insussistenza di vacanze disponibili nella dotazione organica […]

ricordando altresì che anche l’assunzione fuori pianta organica non è possibile in quanto

[…] la possibilità di procedere al stabilizzazione è attribuita alle sole amministrazioni degli enti pubblici di ricerca abilitate a bandire concorsi per posti a tempo indeterminato "entro i limiti del fabbisogno di personale" […]”.

L’assenza di dotazione organica risulta pertanto l’argomentazione che ha opportunamente evitato la soccombenza dell’Ente, soccombenza sempre più diffusa come ricordato dalla stessa Circolare 5/2013 della F.P.. Attualmente in molte città si è in attesa delle date per la sentenza in appello.

Col fine di evitare l’instaurarsi di tensioni in un ambito così delicato, non si può non evidenziare che si arriverà inevitabilmente ad un secondo grado di giudizio in cui un collegio giudicante valuterà le azioni intraprese dall’Ente in uno scenario completamente diverso dal passato, avendo ora l’Ente stesso una ampliata e sufficiente dotazione organica. Segnaliamo, peraltro, che pende presso la Commissione Europea una specifica denuncia sulla mancata stabilizzazione del personale precario INGV che si aggiunge a quelle su contratti a termine nella scuola, denuncia per la quale il Governo italiano rischia una sanzione di 10 milioni di euro. Richiamando esplicitamente questo contenzioso la FLC CGIL ha, recentemente, denunciato al Governo in modo ampio e dettagliato la situazione di gravissimo inadempimento dello Stato italiano rispetto alla normativa europea in materia di precariato nella pubblica amministrazione.

A fronte di questo quadro e considerando la peculiare situazione dell'INGV la via maestra per utilizzare le risorse destinate al reclutamento speciale transitorio è quella di scorrere le graduatorie di stabilizzazione già attive e utili. Del resto corre pertanto l’obbligo di sottolineare, a tutela dell’Ente stesso e non solo dei lavoratori, che ad oggi non si è in grado di valutare se una qualsiasi procedura di reclutamento alternativo allo scorrimento della graduatoria di stabilizzazione potrà essere in futuro invalidata e, con essa, possano essere dichiarati nulli eventuali contratti già stipulati, con il richiamo alle responsabilità del caso.

Incontri sindacali tra INGV ed OO.SS.

Questa appena descritta è stata la posizione della FLC CGIL, formulata con un comunicato diramato al personale già a dicembre 2013 e firmato dal Segretario Generale della FLC CGIL e di una nota al Ministro della funzione pubblica in cui sollecitavamo l'emanazione del decreto. La scrivente organizzazione si è pertanto presentata ad ogni incontro con l’amministrazione INGV con questa posizione, chiara e circostanziata da fattori e condizioni oggettivi, spesso frutto di scelte difficili e coraggiose operate da ed in accordo con ampia parte del personale interessato.

Un ultimo incontro per ribadire quanto già chiaramente espresso è stato il cosiddetto “tavolo tecnico” del 20 maggio, ove è stato ribadito l’invito a:

  1. scorrere le graduatorie dei concorsi pubblici 2010 (cosiddette “liste Mussi”, più altre due unità di personale su concorso pubblico sempre del 2007), contenenti circa 64 unità di personale da impostare sul “reclutamento ordinario”;
  2. valutazione dell’opportunità di scorrere graduatorie antecedenti al 2007 da impostare sul “reclutamento ordinario”, per un totale di circa 11 unità di personale esclusivamente interno;
  3. messa a concorso, senza alcun vincolo sulle aree tematiche e con forte valorizzazione dell'anzianità acquisita presso l'ente, per le restanti posizioni insistenti sul “reclutamento ordinario”;
  4. scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione nell’ambito del “reclutamento speciale transitorio”.

E’ opportuno ribadire che la FLC CGIL partecipa agli incontri sindacali su tale materia per il senso di responsabilità che ha sempre dimostrato nel corso degli anni e allo scopo di salvaguardare, nei termini consentiti dalla legge, il precariato storico dell’INGV, ma si sottolinea altresì che la materia in oggetto non è oggetto di contrattazione e pertanto, nella consapevolezza del ruolo che le compete, la FLC CGIL non può e non intende sostituirsi alla funzione che spetta all’Amministrazione nella gestione del Piano Assunzionale. Certamente intende far pesare le sue posizioni adottando tutte le iniziative volte a tutelare il personale INGV ed i diritti ad esso riconosciuti dalle norme di legge, nel rispetto della dignità dei lavoratori e del ruolo istituzionale dell’Ente.

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