False certificazioni legge 104/92 ad Agrigento: le prime condanne
Alla FLC CGIL, parte civile nel processo, riconosciuto il risarcimento del danno.


Sono state emesse le prime sentenze di condanna a seguito del processo avviato ad Agrigento per far luce su un vasto giro di false certificazioni di invalidità (Legge 104/92) ottenute, secondo l’accusa, da numerosi docenti e lavoratori ATA con la complicità di medici e funzionari, al fine di essere trasferiti nella propria provincia di residenza abusando dei benefici prevista dalla legge.
Si ricorda che la FLC CGIL di Agrigento, unica rappresentante tra le Organizzazioni Sindacali, si è costituita “parte civile” nel processo a carico degli imputati a tutela di quei lavoratori che, stante la propria effettiva condizione di grave disagio, hanno realmente diritto a fruire dei benefici previsti dalla legge.
Con queste prime sentenze il Tribunale ha condannato le prime 9 persone coinvolte nelle indagini che hanno scelto il giudizio abbreviato o il patteggiamento mentre altre 48 sono state rinviate a giudizio.
Gli imputati, oltre alle pene di legge, sono stati condannati anche al risarcimento del danno in favore della FLC CGIL di Agrigento, da liquidare in sede civile, e al rimborso delle spese legali.
Di seguito un comunicato stampa del Segretario Generale della FLC CGIL di Agrigento.
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La prima sentenza del tribunale di Agrigento, contro i cosiddetti furbetti della legge 104, ci soddisfa non tanto per le condanne ma per aver stabilito una volta per tutte la certezza che nessuno può abusare di una legge di civiltà riconosciuta a chi ha veramente bisogno di assistenza perché in grave stato di salute.
Il principio fondamentale della legge, a tutela dei più bisognosi, trova il suo fondamento nella sua corretta applicazione e non sugli abusi di chi ha falsificato il proprio stato di salute a dispetto di chi purtroppo il diritto lo aveva.
Tanti sono i casi, nella nostra provincia, di mali incurabili ed è per costoro che come OO.SS. noi abbiamo il dovere di difenderne il diritto, il dovere morale ed etico di doverne tutelare la dignità di persone attraverso l’assistenza possibilmente dei propri familiari visto anche l’inesistenza di adeguate strutture e di personale sanitario.
Le scorciatoie che hanno favorito una parte del personale della scuola per potersi avvicinare al proprio nucleo familiare, attraverso l’inganno e la frode della legge, non possono trovare nella nostra OO.SS. nessun sostegno.
L’esserci costituiti parte civile, presso il tribunale di Agrigento, contro i cosiddetti furbetti della legge 104, noi pensiamo, rientri proprio nello spirito fondativo della CGIL e della FLC CGIL: i valori, le persone, i diritti veri, la tutela collettiva e individuale.
Ci auguriamo che questa sentenza possa essere da argine agli abusi che si sono perpetrati e che tutti, specialmente il personale della conoscenza che fa dei valori morali ed etici il suo principio fondante e di legalità, possa serenamente continuare a svolgere il proprio ruolo sociale e istituzionale sapendo che non si è soli ma che esiste un’organizzazione sindacale che lotta al loro fianco nella difesa dei diritti.
Questa è la CGIL, questa è la FLC CGIL.
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