Cultura e ambiente per un nuovo sviluppo del territorio
Convegno ad Uras 29 settembre 2022 della Scuola del Popolo.
Un nuovo protagonismo del sindacato, quello proposto dalla Camera del Lavoro di Oristano attraverso la sua Scuola del Popolo. Quando la crisi morde e saltano i vecchi schemi di intervento, il sindacato deve fare un salto di qualità e collaborare attivamente nella difesa di un territorio che rischia di indebolirsi non solo economicamente, ma anche demograficamente. Da questo impegno nasce la proposta di un "Simposio nazionale di scultura" che verrà realizzato ad Uras il prossimo ottobre. Ma il simposio di scultura vuole, e deve, diventare occasione di riflessione e proposta attraverso la quale l’intero territorio prova a chiedersi come possa trovare al suo interno risorse, idee e opportunità per reagire al declino che incombe.L'ipotesi di lavoro è che l’arte, la cultura e l’ambiente possono diventare una nuova opportunità che rianimi economicamente il territorio, ampliando e destagionalizzando il turismo, integrando l’offerta che oggi si limita alle sole spiagge. Per approfondire questa ipotesi nasce la proposta del convegno che si terrà ad Uras il 29 settembre, alle ore 16,00, come evento collaterale del simposio di scultura di ottobre. Un approccio nuovo che vedrà presente il territorio e i suoi sindaci, la Scuola del Popolo, il direttore artistico del simposio Gigi Taras, il Segretario della Cgil Sarda e quello di Oristano, il Prof. Marco Pitzalis dell'Università di Cagliari , il Presidente della Fondazione "Enrico Berlinguer", il Presidente dell'Auser, i rappresentanti delle associazioni datoriali e di categoria dell'Oristanese, la Scuola del territorio, funzionari della Regione, Manuela Calza della Segreteria Nazionale della Flc Cgil Nazionale, Giuseppe Massafra della Segreteria Nazionale della Cgil e per chiudere, il "Coro dei tenores di Neoneli".
Si discuterà, tutti assieme, di una proposta che metta a valore risorse che non vengono utilizzate e sono oggi trascurate. Una nuova visione del territorio che deve fare “squadra”, proponendo un’offerta a rete che include i territori vicini con le loro risorse ambientali e culturali, tradizionali, artigianali e eno-gastronomiche. Un'offerta rivolta a un nuovo target: studiosi dell'ambiente, di archeologia, di antropologia; ma anche le organizzazioni degli anziani, i Cral, le associazioni sportive e così via. La proposta è di un turismo lento, che voglia gustare con calma le zone interne, le abitudini locali e i loro ritmi di vita. Un'offerta organica, che faciliti la visita del territorio dove la vita è più lunga. Bisognerà costruire un ambiente accogliente a 360 gradi in cui sia “la gente” e la sua cultura "popolare" nell'accezione quasi antropologica Gramsciana a diventare la vera attrazione. Servizi originali al fine di offrire pacchetti innovativi e irrinunciabili, che permettano di recuperare patrimoni edilizi combattendo lo spopolamento. Per realizzare questo è necessaria collaborazione, visione strategica e, soprattutto, una nuova cultura sociale che superi personalismi e egoismi. La Cgil di Oristano, in questi ultimi tre anni con la sua Scuola del Popolo è andata in questa direzione: ha proposto collaborazioni, firmato protocolli, coinvolto associazioni, sindaci, istituzioni scolastiche, con la consapevolezza che da una crisi come questa se ne possa uscire solamente tutti assieme.
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