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Lecco: CGIL e FLC contro la distruzione della scuola pubblica

Assemblea cittadina il 23 giugno

18/06/2010
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La Cgil e la FLC di Lecco in preparazione dello sciopero del 25 giugno, mettono in cantiere una assemblea pubblica cittadina il 23 giugno prossimo alle ore 20.30 , presso la sede CGIL di via Besonda 11 a Lecco, per denunciare il pesante attacco portato avanti dal governo con le finanziarie degli anni scorsi, ed anche con la recente manovra economica, contro l’istruzione pubblica che avrà come inevitabile risultato quello di compromettere ancor di più il futuro delle nuove generazioni e dell’intera società nazionale e di conseguenza quella locale.”

L’assemblea si colloca tra le iniziative di mobilitazione contro gli effetti dei provvedimenti Gelmini messe in campo in questo territorio, che ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori e che si è concretizzata anche in una serie di prese di posizione dei collegi docenti. A questo proposito pubblichiamo di seguito un comunicato stampa del collegio docenti dell’ Istituto superiore “G. Bertacchi” di Lecco che esprime il proprio disaccordo verso la “riforma” Gelmini e denuncia la gravità della situazione economica dell’Istituto.

Roma, 18 giugno 2010
__________________

Comunicato stampa

Il Collegio docenti dell’Istituto “G. Bertacchi” di Lecco nella seduta del 18 Maggio u.s. ha deliberato, per il prossimo anno scolastico 2010-2011:

  1. la non adozione dei libri di testo per tutte le materie e per tutte le classi dell’Istituto

  2. la non attivazione di nessun viaggio e visita di istruzione in Italia e all’estero

  3. la non attivazione di nessuno scambio con l’estero

favorevoli alla non adozione dei libri di testo (nuove adozioni) 71, contrari 24, astenuti 9
favorevoli alla non adozione dei libri di testo (testi in uso) 60, contrari 19, astenuti 10
favorevoli alla non attivazione di visite e viaggi di istruzione 50, contrari 18, astenuti 8
favorevoli alla non attivazione di scambi con l’estero 49, contrari 44, astenuti 9

La delibera di non adozione dei testi è stata riconfermata nel Collegio docenti straordinario del 31 Maggio u.s. limitatamente alle classi prime dell’a.s. 2010-2011 col seguente esito:
favorevoli alla non adozione dei libri di testo (nuove adozioni) 94, contrari 25, astenuti 7
favorevoli alla non adozione dei libri di testo (testi in uso) 86, contrari 17, astenuti 15

L’intera delibera del 18 Maggio è stata nuovamente riposta in discussione nel Collegio docenti dello 08 Giugno u.s. con una votazione complessiva su tutti e tre gli aspetti prima menzionati, e la votazione ha avuto il seguente esito: favorevoli 86, Contrari 27, Astenuti 5.

Il Collegio docenti dell’I.I. S. “G. Bertacchi” respinge quindi l’adozione di qualunque libro di testo per qualunque classe dell’Istituto e qualunque viaggio, visita di istruzione e scambio con l’estero per l’anno scolastico 2010-2011.

Questa delibera si configura come una protesta del corpo docente dell’Istituto volta ad esprimere il proprio disaccordo verso la “riforma” Gelmini e a denunciare la gravità della situazione economica dell’Istituto.

  • La “riforma” Gelmini, a nostro avviso, impoverisce l’offerta formativa, diminuisce il tempo scuola, depaupera la scuola delle sue risorse più importanti che sono le discipline e gli insegnanti, mortifica l’esperienza delle sperimentazioni, introduce nell’ordinamento scolastico degli elementi di rigidità che di fatto vanificano l’autonomia delle singole istituzioni scolastiche.

  • Alle conseguenze del quadro normativo della “riforma” Gelmini si aggiunge la gravità dei provvedimenti amministrativi del MIUR che, di fatto, hanno sottratto risorse finanziarie alla scuola per il suo ordinario funzionamento, tanto che se non fosse per il “contributo volontario dei genitori”, ogni azione del POF sarebbe paralizzata, ogni acquisto per il funzionamento (registri, libretti delle giustificazioni, ecc…) sarebbe impossibile.

  • A ciò si aggiunga che nel corso degli anni la scuola ha anticipato, dalla “disponibilità di cassa”, per oneri dello stato, spese necessarie a garantire l’esercizio del diritto allo studio, quali le supplenze temporanee, maturando, alla data del 31-12-2009 un totale di “residui attivi” di Euro 386.194,99.

  • In ragione del contenimento della spesa pubblica, nel corso degli ultimi anni, il numero di alunni per classe è sempre andato progressivamente aumentando, rendendo difficoltosa la possibilità dei docenti di poter rispondere, con un’adeguata attenzione didattica e umana, alla molteplicità delle esigenze degli alunni. Numeri sempre più elevati solevano inoltre problemi in ordine alla sicurezza entro locali di edilizia scolastica progettati per un numero più contenuto di alunni per classe.

  • Inoltre, i nostri docenti con contratto a tempo determinato, per supplenze temporanee con nomina del Dirigente scolastico, non percepiscono lo stipendio dal mese di Marzo.

Alla luce di tutto ciò, pur comprendendo le difficoltà dell’attuale congiuntura economica, riteniamo che la scuola pubblica statale sia eccessivamente penalizzata dall’azione del Governo, che, attraverso i suoi provvedimenti e le gravi inadempienze che abbiamo ricordato, ne compromette il perseguimento delle sue finalità costituzionali.

Tale forma di protesta che colpisce gli interessi delle case editrici, delle agenzie di viaggio, del sistema dei trasporti, degli albergatori e di ogni altro interesse connesso con questi settori, è volto a manifestare all’opinione pubblica il disagio e le preoccupazioni del corpo docente dell’Istituto.

Concludendo ci teniamo a specificare che i docenti del “Bertacchi” si impegneranno, comunque, al massimo, per garantire agli alunni e alle loro famiglie un servizio di qualità, in linea con la tradizione dell’Istituto, che si compiace della stima e della fiducia che da sempre gli è stata accordata dal territorio della provincia di Lecco.

Ad alunni e genitori chiediamo anzi di comprendere i motivi di questa nostra protesta che non è contro di loro, ma per loro, per la scuola e per l’ Italia.

Il Collegio docenti dell’I.I.S. “G. Bertacchi” di Lecco nella seduta dell’8 Giugno 2010