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Università di Tor Vergata: RSU e sindacati incontrano i lavoratori

Mentre prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori, sono stati programmati alcuni incontri di informazione nel mese di agosto.

01/08/2012
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FLC CGIL, CISL università, UIL RUA, USB P.I., CSA-CISAL e RSU promotrici dell'assemblea del 26 luglio scorso si impegnano ad incontrare presso una delle sedi sindacali i lavoratori nei seguenti giorni del mese di agosto:

  • giovedì 2, dalle ore 12,00 alle ore 13,00
  • giovedì 9, dalle ore 12,00 alle ore 13,00
  • lunedì 27, dalle ore 12,00 alle ore 13,00

per approfondire ed informare circa gli argomenti di cui all'o.d.g. dell'assemblea.
Sindacati e RSU ribadiscono la loro disponibilità ad affrontare con i colleghi eventuali proposte e suggerimenti di mobilitazione per il mese di settembre.

Intanto è stata inviata al Prefetto e al Rettore la lettera, che pubblichiamo di seguito, con la quale si formalizza lo stato di agitazione del personale dell'Ateneo di Tor Vergata.

________________

Le scriventi OO.SS. e la RSU, su mandato dei lavoratori del personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, comunicano l'indizione dello stato di agitazione dei lavoratori.

A partire dal mese di luglio 2012 il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario dell'Università di Roma “Tor Vergata” vive un forte disagio a causa della sospensione illegittima e unilaterale di parte del salario accessorio da parte del Rettore dell'Università Prof. Renato Lauro. La sospensione di due fondamentali voci del salario accessorio (indennità di turnazione e meccanografica) mette in grave difficoltà l'efficienza e la produttività dell'Ateneo e viene di fatto seriamente compromessa l'attività contrattuale di secondo livello con il rischio di non rispettare quanto previsto dagli artt. 40 e 40 bis del d.lgs.165/2001. Stiamo parlando di indennità, previste dal contratto collettivo nazionale e da leggi, che vengono erogate per remunerare le prestazioni lavorative del personale; prestazioni che comunque il personale continua a svolgere.

Le OO.SS. e la RSU alla improvvisa accelerazione imposta alla trattativa – pur ritenendola non del tutto fondata – hanno risposto presentando all'Amministrazione dell'Ateneo una proposta “provvisoria” simile a quelle adottate negli altri due atenei romani (congruite anche dai rispettivi Revisori dei Conti), dimostrando nei fatti tutta la loro volontà di collaborazione per cercare e proporre soluzioni percorribili ed immediate per arginare i problemi dell'Amministrazione. Si sottolinea che tale proposta è stata avanzata dalle OO.SS e la RSU quasi all'unanimità, mancava solo la firma di una sigla, tra l'altro molto poco rappresentativa in Ateneo. La posizione della parte pubblica è stata invece inamovibile, rifiutando ogni sorta di mediazione possibile.

Per giustificare la propria posizione di chiusura, la parte pubblica non si è richiamata alle norme che regolano tale istituto contrattuale, bensì ad una ipotetica e indefinita contrarietà che avrebbe potuto esprimere il Collegio dei Revisori dei Conti.

Ma, le OO.SS. e la RSU non si sono limitati solo a questo! Hanno infatti, contestualmente più volte manifestato la volontà, in forma scritta e durante le sedute, di voler discutere del nuovo Contratto integrativo sostitutivo di quello attualmente vigente proposto dall'Amministrazione, nei modi e nei tempi stabiliti dal CCNL e dalle normative generali di riferimento, in particolare dalle leggi che regolamentano l'autonomia dell'Università. Ricordando più volte alla Delegazione Pubblica che un simile Contratto, elaborato ed articolato, ha necessità di essere innanzi tutto esaminato nei suoi minimi dettagli e che per far ciò c'è bisogno del tempo necessario. Così come occorre, a nostro giudizio, il tempo necessario per consultare il parere dei lavoratori qualora si avvii un nuovo Contratto integrativo che dovrebbe regolare i rapporti di lavoro in futuro nell'Ateneo, questo crediamo per rispetto dei principi democratici.
Sulla base dei recenti provvedimenti di legge circa la “Trasparenza delle procedure della Pubblica Amministrazione” sono stati richiesti: sia i documenti per capire come sono state utilizzate le risorse destinate al salario accessorio 2011; sia riscontri circa i rilievi mossi da parte degli Ispettori del MEF, sia i verbali del Collegio dei Revisori dei Conti. Ad oggi non ci risulta essere stata presentata alcuna documentazione in merito a tali materie, nonostante la legge lo preveda espressamente.

Il Rettore sta delegittimando con questo comportamento, unilaterale in un caso e omissivo negli altri, il ruolo e la funzione delle OO.SS. mentre la situazione attuale richiederebbe la massima condivisione delle decisioni. Il Contratto Collettivo Integrativo è obbligo inderogabile e si stipula tra i Rappresentanti dell'Università (Rettore e Direttore) ed i Rappresentanti dei Lavoratori (OO.SS. e R.S.U.). La Contrattazione si svolge nei modi e nei tempi stabiliti dal CCNL e dalle normative generali di riferimento, in particolare dalle leggi che regolamentano l'autonomia dell'Università.

L'omessa e/o insufficiente realizzazione del Contratto Integrativo dell'Università costituisce violazione dei diritti dei lavoratori, comportamento antisindacale.
Dopo questo atto unilaterale è venuta meno la fiducia nei vertici dell'Ateneo, in seguito al mancato rispetto -da parte del Rettore -di quanto previsto dall'art. 11 del CCNL 2006-2009 comparto Università, che prevede: “le relazioni sindacali avvengono secondo principi di correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti e sono orientati alla prevenzione dei conflitti”. Infatti la sospensione del salario accessorio sta esponendo la Pubblica Amministrazione ad un innalzamento del contenzioso con il rischio concreto di avviare un gran numero di pratiche presso il giudice del lavoro.

La difficile situazione economica dell'Ateneo non giustifica le scelte sopra riportate. Innanzitutto perché è impensabile rilanciare l'Ateneo senza un adeguato sistema di retribuzione e incentivazione dei dipendenti. In secondo, per motivazioni di equità sociale, affinché a pagarne le spese non siano sempre le stesse persone: quelle più deboli e con meno risorse economiche a disposizione.

Si rende pertanto necessaria, al fine di superare la spiacevole situazione venutasi a creare, la convocazione di un tavolo di confronto con tutti i soggetti in indirizzo, con la RSU di Ateneo e con le altre sigle sindacali.

In attesa di sollecito riscontro le scriventi porgono saluti cordiali.

Roma, 1 agosto 2012