La FLC CGIL di Pordenone proclama lo stato di agitazione del personale della scuola
I tagli agli organici, come denuncia da tempo la nostra organizzazione sindacale, stanno portando alla paralisi del funzionamento della scuola.
A cura della FLC CGIL Pordenone
La FLC CGIL di Pordenone ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola della provincia ed ha chiesto di attivare le procedure per il "tentativo obbligatorio di conciliazione".
Da tempo la nostra organizzazione sta segnalando al Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, al Dirigente dell'Ufficio VI ambito territoriale e al Prefetto di Pordenone i gravi disagi che i tagli al personale stanno provocando nelle nostre scuole.
Negli ultimi tre anni nella provincia sono stati "tagliati" 490 posti di lavoro: 310 appartenenti al personale docente e 180 al personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Questa situazione non è mai stata oggetto di confronto tra le parti per programmare un piano di riorganizzazione e omogeneizzazione dei territori. Anzi, il Direttore dell'Ufficio scolastico regionale, provocatoriamente, nel proporre ai sindacati la distribuzione del personale ATA per il prossimo anno scolastico, presentava due proposte: la prima prevedeva una distribuzione "secca", formulata su base matematica in rapporto al numero degli alunni/ATA/plessi come previsto dalle circolari ministeriali, e una seconda definita dalla Direzione regionale e i cui criteri non sono mai stati resi noti ai sindacati. Ebbene, applicando la proposta ministeriale, cosiddetta secca, la Provincia di Pordenone avrebbe complessivamente avuto 85 addetti in più.
La scelta, effettuata dal parte del Direttore dell'USR, discrimina in modo palese i ragazzi, non garantendogli "pari opportunità" nel godimento del diritto allo studio, non assicurando condizioni idonee di sicurezza ed igiene, riducendo notevolmente l'integrazione degli alunni con handicap, negando l'orario scolastico richiesto dalle famiglie.
Gli stessi lavoratori della scuola sono messi in condizioni di maggior disagio rispetto ai colleghi delle altre province del FVG. Infatti, l'effetto "forbice" che viene a determinarsi nel rapporto alunni/docenti e alunni/ATA e che si registra in provincia di Pordenone, di fatto sottopone il personale a carichi di lavoro più pesanti, più stressanti, a maggiori e precarie condizioni di sicurezza e di igiene: non è un caso se in questi ultimi tre anni sono aumentate a dismisura le malattie professionali e le malattie da stress da lavoro-correlato.
Gli ultimi risvolti di una situazione, a nostro avviso, ormai fuori controllo da parte dell'amministrazione, costringe questa organizzazione sindacale, a dichiarare lo stato di agitazione del personale della scuola.
La situazione nei diversi ordini di scuola
Nell'organico di fatto concertato con i sindacati non sono state soddisfatte le richieste presentate dai Dirigenti scolastici: nella scuola dell'infanzia nonostante la risposta positiva ad alcune richieste, esistono tuttora alunni in lista di attesa, e classi sovraffollate: un problema, questo, che non pone i lavoratori nelle condizioni di sicurezza previste dalla legge, ma li rende addirittura responsabili in caso di incidenti, incidenti che in questi ultimi due anni sono, purtroppo, aumentati in modo esponenziale.
Nella scuola primaria, a fronte di una richiesta motivata di 37 docenti e 23 ore sono stati concessi 7 docenti e 19 ore, assolutamente insufficienti a garantire sia le richieste di orario dei genitori, sia a evitare il sovraffollamento delle classi.
Nella scuola media le richieste di alcuni istituti sono rimaste senza risposta: Istituti comprensivi Porcia, Caneva, Brugnera, Cordovado Fontanafredda, scuola media Maniago, "Pasolini" Pordenone "Centro Storico" Pordenone. Queste scuole avranno grosse difficoltà a garantire gli orari scolastici stabiliti dai vari POF e richiesti dai genitori, costringendo le scuole interessate al solo orario antimeridiano, ancora una volta a discapito degli alunni e delle esigenze dei genitori.
Per la scuola superiore sottolineiamo le difficoltà dovute all'affollamento delle classi, classi che stanno diventando invivibili per i ragazzi che le frequentano.
Altrettanto grave appare la circolare dell'USR, a nostro avviso anticostituzionale, e con la quale si stabiliscono a priori il numero delle ore di sostegno senza tener conto delle indicazioni del servizio socio sanitario e dei progetti individuali scuola/famiglia, la suddetta circolare è già stata impugnata da questa organizzazione.
A ciò aggiungasi la situazione di illegalità in cui sono costrette ad operare le scuole del nostro territorio in quanto non vengono applicate le disposizioni dettate dalla sentenza del TAR del Lazio e dal Consiglio di Stato in merito all'affollamento delle classi. Al fine di rendere ulteriormente trasparente la situazione si forniscono i seguenti dati relativi all'affollamento delle classi:
- scuola superiore: 64 classi con più di 25 alunni
- scuola media: 25 classi con più di 25 alunni
- scuola primaria: 23 classi con più di 25 alunni
- scuola dell'infanzia: 100 classi con più di 25 alunni
Nelle suddette classi si registrano presenze di alunni con handicap.
Per il personale ATA sono stati richiesti dai dirigenti 15 assistenti amministrativi, 7 assistenti tecnici 40 collaboratori scolasti, posti richiesti per far fronte alle tante criticità e per garantire il servizio scolastico. L'ufficio territoriale ambito VI di Pordenone, dopo una propria valutazione sulle criticità, segnalava alla Direzione Regionale la seguente necessità: 7 assistenti amministrativi, 7 assistenti tecnici e 21 collaboratori scolastici. Una prima proposta della direzione regionale, datata 10 agosto, assegnava alla nostra provincia 2 amministrativi, 2 tecnici e 11 collaboratori. In occasione del confronto del 16 agosto 2011 tra la Direzione Regionale e i sindacati paradossalmente venivano decurtate ulteriori 7 unità di personale.
Per quanto riguarda i posti in deroga da assegnare, come compensazione, in supporto al personale inidoneo, non vengono applicate le disposizioni ministeriali che stabiliscono la nomina di una unità ogni 2/3 inidonei. Di conseguenza, a fronte di 64 inidonei presenti nella nostra provincia, sono state assegnate 15 persone di supporto (1 ogni 4 e oltre!).
Questa organizzazione sindacale è disponibile al ritiro dello stato di agitazione di fronte al riconoscimento da parte dell'USR e del MIUR di un contingente minimo di 55 docenti e 65 ATA, al fine di consentire, alle nostre scuole di mettersi sia pur nella ristrettezza, nella condizione di poter lavorare nella legalità e nella sicurezza.
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