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Emilia Romagna: Continuano i tagli al tempo scuola, alle risorse e agli organici. La denuncia di Cgil Cisl Uil

Il sistema scolastico in Emilia Romagna ha rappresentato e rappresenta una risorsa fondamentale per lo sviluppo e la coesione sociale della regione. La denuncia delle Confederaioni regionali e dei Sindacati di categoria. Proclamato lo stato di agitazione del personale

08/03/2007
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Nel comunicato congiunto CGIL – CISL – UIL dell'Emilia Romagna e i Segretari dei sindacati regionali di categoria, FLC Cgil, Cisl Scuola UIL Scuola, denunciano come il sistema scolastico regionale vive, ormai da anni, enormi difficoltà a causa della riduzione delle risorse economiche e dei tagli al personale che hanno accompagnato la controriforma del ministro Moratti, ma che ache oggi continua a subire un costante impoverimento per gli ulteriori tagli previsti dalla Finanziaria 2007.

Anche a fronte della possibile costituzione di nuove classi non ci saranno insegnanti in numero sufficiente per garantirne il funzionamento. Verrà così totalmente eliminata la compresenza, uno degli strumenti fondamentali per fare del tempo pieno una scuola di qualità e non soltanto un “tempo lungo”.

I Segretari regionali di categoria in un comunicato unitario ribadiscono che la situazione degli organici nella regione resta così tanto drammatica che su questa vertenza FLC Cgil Cisl Scuola e UIL Scuola hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria.

La mobilitazione in atto ha portato ad un primo risultato, infatti, per domani 9 marzo, alle ore 12.30, è previsto un incontro presso la direzione regionale per affrontare di nuovo il problema organici nella regione e la questione debiti delle scuole.

In assenza di risposte concrete e condivise, continuerà lo stato di agitazione, utilizzando anche tutte le iniziative atte a far conoscere al ministro e ai cittadini, la realtà della situazione della scuola in Emilia Romagna, per il prossimo anno scolastico.

Roma, 8 marzo 2007