FLC CGIL Campania, niente gabbie salariali per lavoratori scuola
La maggioranza, in Parlamento e al Governo, non è vicina al mondo del lavoro


A cura di FLC CGIL Campania
"Ancora una volta dobbiamo raccogliere tristi segnali da questa maggioranza, in Parlamento e al Governo, che non è vicina al mondo del lavoro. Infatti affonda il salario minimo e, grazie ad un ordine del giorno della Lega, ripropone le cosiddette 'gabbie salariali' per chi lavora a scuola". Così, in una nota, il segretario generale della FLC CGIL Campania, Ottavio De Luca. "Secondo la Lega e secondo la maggioranza che ha votato questo ordine del giorno - aggiunge De Luca - gli stipendi degli statali, in particolare di chi è impegnato nella scuola, devono essere diversi a seconda del luogo di lavoro, creando sperequazioni tra aree metropolitane e provincia ma, ancor di più, tra Nord e Sud. È evidente che con l'autonomia differenziata il Governo divide l'Italia attraverso la proposta Calderoli". "L'idea di agganciare i salari al luogo di lavoro - secondo De Luca - serve solo a non investire adeguatamente nelle retribuzioni del personale scolastico, a partire da un doveroso quanto ritardato rinnovo contrattuale. Quello che il Governo dovrebbe restituire ai lavoratori del Sud è il salario sociale, per poter sopperire alla cronica mancanza di servizi e welfare che pesa sugli stipendi, a differenza delle aree più ricche del paese". "La FLC CGIL Campania - conclude De Luca - continuerà ancora a lottare contro il disegno di autonomia differenziata e contro ogni sperequazione ai danni della scuola e dei suoi lavoratori".
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