Estero. Tra difficoltà e intoppi proseguono faticosamente le relazioni sindacali
E’ questo il giudizio sull’incontro del 22 febbraio 2008. Ogni volta si ha la sensazione che si ricominci daccapo. E’ quanto sta accadendo sulla riconferma dei DS nella stessa sede. Si tratta del tentativo da parte del MAE di modificare a proprio piacimento le regole stabilite in precedenza. Dopo l’approvazione di progetti si comincia a discutere sulla nuova ordinanza relativa alle supplenze
Dopo il mancato accordo sul contingente e dopo l’intesa sui progetti 2007/2008 , raggiunta faticosamente il 15 febbraio u.s., c’era da sperare che le altre questioni, oggetto di confronto sindacale di questo periodo, trovassero un alveo di discussione sereno e soprattutto condiviso. Tale speranza è risultata essere ancora una volta vana.
Nell’incontro del 22 febbraio soprattuttoin occasione della proposta sui criteri di conferma degli incarichi di Dirigente Scolastico presso la stessa sede di servizio abbiamo dovuto registrare la solita posizione dell’ Amministrazione contraddittoria e ambigua.
Ma vediamo con ordine le questioni affrontate nella riunione del 22 febbraio u.s..
1. Dirigenti scolastici. Il MAE ha sottoposto alle OO.SS. una nuova disciplina sui criteri relativi all’affidamento di un ulteriore incarico ai Dirigenti Scolastici presso la stessa sede in scadenza di mandato nel 2008. La novità, rispetto ai passati anni scolastici, è che ora l’Amministrazionevuole introdurre un doppia disciplina a seconda se trattasi di Dirigenti scolastici che operano nei corsi oppure nelle scuole. Per i primi un ulteriore incarico non potrà essere superiore a due anni, mentre per i secondi la conferma può essere fino ad un massimo di cinque anni.
A parere della FLC Cgil e delle altre OO.SS. la proposta di una doppia disciplina contiene due contraddizioni che non possono non essere tenute in considerazione. La prima è rappresentata dal fatto che viola una norma contrattuale disattendendo il comma 3 dell’art. 49 del CCNL in vigore che parlano di durata variabile e comunque non oltre il periodo complessivo di nove anni scolastici. La seconda è che si introduce un elemento discriminatorio tra dirigenti scolastici fino ad oggi non prevista. Da qui il giudizio negativo delle OO.SS. alla proposta dell’Amministrazione che sembra piuttosto motivata da esigenze estranee al sistema. Tra l’altro se dovesse passare l’orientamento del MAE sarebbe inevitabile una implementazione del contenzioso proprio perché portatrice di un trattamento disomogeneo ingiustificato.
Sulla materia la FLC Cgil, insieme alle OO.SS., ha invitato il MAE ad attenersi allo spirito del CCNL e della legge sulla dirigenza perché la proposta è insostenibile sotto ogni punto di vista. Nel caso in cui il MAE dovesse ritenere che la norma contrattuale in questione fosse da interpretare diversamente le OO.SS. hanno precisato una sola possibilità per l’Amministrazione: chiedere ai sensi dell’art. 6 del CCNL un ‘interpretazione autentica all’Aran.
2. Ordinanza supplenze 2008/2011.
Sempre in occasione dell’incontro Il MAE ha sottoposto alle OO.SS. una ipotesi di ordinanza sulle supplenze triennio 2008/2011 che contiene delle modifiche rispetto alla precedente non solo per via delle novità introdotte nel regolamento della permanente in Italia.
Le OO.SS. hanno rilevato, prima di entrare nello specifico dei contenuti nella parte generale di questa ipotesidi ordinanza, la necessità di fare chiarezza su alcune questioni rilevanti.
a) Chiarire in maniera definitiva che al personale docente in servizio nei corsi di lingua e cultura di cui alla l. 153/71 gestiti direttamente dal MAE e nominato su posti di contingente venga riconosciuto per intero il punteggio;
b) definire con esattezza le norme sulla residenza stabilendo che questa è condizionata alla iscrizione all’Aire visto che in alcuni paesi il concetto di residenza equivale a quello di domicilio. Ciò per evitare interpretazioni flessibili da parte delle sedi proprio in considerazione del fatto che i residenti hanno un canale privilegiato di reclutamento;
c) stabilire la necessità da parte di candidati non iscritti nelle permanenti in Italia di presentare presso le sedi ove concorrono di documenti e titoli per la loro valutazione;
d) prevedere la possibilità di poter controllare centralmente le graduatorie di sede visto che nel passato non sempre queste sono risultate essere disponibili nei rispettivi siti;
e) in merito alla proposta di prevedere un percorso distinto per le supplenze brevi è opportuno riflettere ulteriormente per evitare di introdurre in ordinanza disposizioni discutibili sotto il profilo giuridico.
3. Esercizio di voto per il personale della scuola in servizio all’estero. Il MAE si è impegnato a redigere uno specifico Messaggio anche alla luce delle recenti disposizioni, da inviare alle sedi, in cui vengono precisate le tre tipologie di elettore a) gli iscritti all’Aire; b) coloro che pur non essendo iscritti all’AIRE intendono votare all’estero, c) coloro che intendono votare in Italia vista la concomitanza anche con le elezioni amministrative. Ovviamente per questi ultimi il diritto di voto si esercita mediante il ricorso ai permessi di cui agli art. 120 e 15 del CCNL.
4. Trattenuta ai fini della liquidazione. Sulla trattenuta le OO.SS. hanno giudicato non esaustiva la risposta fornita del MAE, in quanto ci si limita solo ad una giustificazione di tipo giuridico. Rimangono, infatti, da affrontare le questioni relative alla comunicazione preventiva alle stesse OO.SS. e soprattutto agli interessati che non sono stati messi in grado di poter effettuare una loro libera scelta circa le modalità da utilizzare per le eventuali trattenute. Anche su questo l’Amministrazione si è riservata di fornire ulteriori delucidazioni.
La prossima riunione tra le delegazioni trattanti è convocata per il giorno 27 febbraio p.v.Si spera che in quella occasione vengano effettivamente fatti passi in avanti.
Roma, 26 febbraio 2008
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