Aran: secondo incontro sulla sequenza per il fondo.
Il secondo incontro all’Aransulla sequenza contrattuale prevista dall’articolo 83 del CCNLsi è aperto e chiuso, per la seconda volta, sulla indeterminatezza delle risorse disponibili per poter individuare “ nuovi criteri per la distribuzione delle risorse complessivamente finalizzate al fondo dell’istituzione scolastica.”
Il secondo incontro all’Aransulla sequenza contrattuale prevista dall’articolo 83 del CCNLsi è aperto e chiuso, per la seconda volta, sulla indeterminatezza delle risorse disponibili per poter individuare “ nuovi criteri per la distribuzione delle risorse complessivamente finalizzate al fondo dell’istituzione scolastica.”.
Nonostante il tempo trascorso tra la prima convocazione ( era il 7 ottobre 2003! ) e la seconda,la ricognizione completa di tutte le risorse che tre contratti successivi hanno destinato al fondo della scuola non è ancora disponibile.
La Cgil Scuola ha sostenuto, ancora una volta, che la quantificazione precisa delle risorse che ricostruiscono il fondo nazionale è l’obiettivo che condiziona le scelte successive:è evidente a tutti che qualsiasi parametro si individui con la contrattazione deve esser il “divisore” di un totale certo.
Per questo abbiamo ripetuto che il primo passo è costituito dalla acquisizione dell’ entità delle risorse effettivamente stanziate nel tempo dai contratti nazionali al fine della costituzione di un unico monte risorse che rappresenti il fondo nazionale.
Si tratta, in sostanza,di risorse di natura contrattuale che l’Aran può e deve acquisire nei tempi e nelle entità originariamente stanziate, mentre il MIUR dovrebbe fornire la quantificazione delle somme non utilizzate negli anni precedenti per tutte le voci che incidono sul fondo, rendendole disponibili. Che il MIUR abbia cumulato risparmi è certo, visto che i parametri su cui finorasi effettua il calcolo del fondo sono legati agli organici del personale enel tempo, come è noto, si sono notevolmente assottigliati.
Solo questi passaggi permetteranno una piena contrattazione che ha l’obiettivo di
-
semplificare i parametri di calcoloed i percorsi di attribuzione delle risorse alle scuole
-
individuare parametri la cui applicazione comporti la totale distribuzione del monterisorse alle scuole
-
evitare economie di bilancioa livello centrale e regionale e comunque prevedere il riutilizzo delle economie nelle scuole.
Infine la CGIL Scuola ha sottolineato come sia intollerabile una ulteriore dilatazione del tempodella contrattazione: raggiungere al più presto gli obiettivi posti con la sequenza significa dare certezze alle scuole ed alla loro possibilità di progettare pienamente l’offerta formativa.
14 gennaio 2004
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