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Riduzione del cuneo fiscale: emanato il decreto “correttivo”

Corretto l’errore presente nella legge di bilancio 2021 che rischiava di dimezzare l’ulteriore detrazione prevista per i redditi superiori a 28 mila euro e fino a 40 mila.

04/01/2021
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Come avevamo anticipato nelle schede di lettura alla legge di bilancio 2021 (Legge 178/20) il governo ha emanato con il decreto legge 182 del 31 dicembre 2020, la disposizione che mette a regime (e al riparo) l’ulteriore detrazione fiscale per i redditi superiori ai 28 mila e fino a 40 mila euro.

Si tratta di un decreto correttivo del comma 8 della legge di bilancio che per come era scritto, di fatto dimezzava tale beneficio visto che faceva riferimento alle detrazioni e modalità di calcolo previste per il periodo 1° luglio – 31 dicembre 2020.

Il governo in fase di discussione ha ammesso l’errore, ma dati i tempi strettissimi di approvazione, non è stato in grado di far modificare il comma 8.

Da qui la necessità di un decreto legge che entrando in vigore lo stesso giorno della Legge di bilancio, annulla la norma approvata in Parlamento.

Pertanto per le prestazioni rese dal 1° gennaio 2021, spetta l’ulteriore detrazione calcolata secondo i seguenti parametri:

Reddito annuo

Ulteriore detrazione fiscale per redditi di lavoro dipendente a decorrere dal 1° gennaio 2021

Tra 28.001 e 35.000 euro lordi annui

960 euro a cui si aggiunge l’importo corrispondente a 240*(35.000 - reddito complessivo)

                        7.000

Esempio:

chi guadagna 33.000 euro lordi annui riceverà una ulteriore detrazione pari a 1.028 euro (85,71 euro al mese).

Tra 35.001 e 40.000 euro lordi annui

€ 960 euro*(40.000 – reddito complessivo)

                                 5.000

Esempio chi guadagna 38.000 euro lordi annui riceverà una ulteriore detrazione pari a 384 euro (32 euro al mese).

Oltre 40.000 euro

Nessuna ulteriore detrazione

Per approfondimenti è possibile consultare le notizie correlate.