Università: legge di bilancio e rinnovo del contratto, il 13 dicembre assemblea/presidio davanti al Ministero
Nessuna risposta dal Ministero dell’Università e della Ricerca ai problemi del personale dell’università.
Aggiornamento
La Ministra Bernini convoca i sindacati il 14 dicembre sui problemi del personale delle università e degli enti di ricerca. Il previsto presidio indetto assieme alla UIL università è stato sospeso. Rimane convocato il presidio dei Lettori/CEL per il 13 dicembre, indetto dalla FLC CGIL dalle ore 11 per le questioni specifiche su cui la categoria attende risposte da fin troppo tempo.
La Ministra Bernini, ad un mese di distanza, non ha ancora trovato il tempo di rispondere alla richiesta di incontro avanzata da tutti i sindacati del settore per affrontare i temi del personale: la FLC CGIL e la UIL RUA indicono la mobilitazione del personale.
Il 13 dicembre 2022 a partire dalle ore 11, presidio nazionale con assemblea davanti al Ministero dell’Università e della Ricerca. Sarà possibile seguire l’assemblea sui temi del rinnovo del CCNL da remoto a questo link.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di mobilitazione su “una manovra sbagliata e da cambiare che non risponde alle reali emergenze del Paese, a partire dalla condizione materiale dei lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, cittadini e cittadine” avviato dalla CGIL insieme alla UIL. Speciale legge di bilancio.
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FLC CGIL - FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA
Legge di bilancio e rinnovo contrattuale
Il prossimo mese sarà determinate per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per la valorizzazione del personale, per il riconoscimento del ruolo del personale che opera nelle aziende ospedaliero universitarie e per una giusta soluzione per i collaboratori esperti linguistici e per includere nel CCNL la nuova figura del tecnologo e del contratto di ricerca
La situazione di arretratezza dell’università pubblica italiana è gravissima e forti, di conseguenza, sono le ricadute sul personale che vi lavora, considerato che gli incrementi stabiliti dal contratto e dalle norme di legge gravano sui bilanci dei singoli atenei e non sul bilancio dello stato, come avviene per altre amministrazioni pubbliche. Bastano pochi significativi dati per fotografare il grandissimo ritardo della nostra università nel contesto europeo: siamo all’ultimo posto come finanziamento statale, siamo al penultimo posto per numero di giovani laureati e abbiamo un terzo dei ricercatori della Germania e metà di Francia e Inghilterra. Il sistema universitario italiano dagli anni 2008/2009 ha visto anche una costante diminuzione del personale, di circa il 20% di docenti e ricercatori e ancora maggiore risulta essere il taglio subito dal personale tecnico e amministrativo, passato da 70.000 a 50.000 unità e, parallelamente, si è registrato un aumento dei lavoratori precari, che ormai rappresentano più della metà del personale che svolge attività di ricerca e di didattica. Dato il contesto così negativo non possono essere ritenuti sufficienti i pur importanti interventi operati nella legge di bilancio 2022 sul piano straordinario di reclutamento e sulla valorizzazione del personale tecnico amministrativo, che oltre all’aumento dei carichi di lavoro, in questo decennio ha subito anche la decurtazione di parte del salario accessorio e un sostanziale blocco degli istituti contrattuali per la valorizzazione della professionalità, che fanno sì che oggi il personale contrattualizzato dell’università sia quello con la retribuzione media più bassa di tutto il pubblico impiego!
Servono degli ulteriori interventi nella prossima Legge di bilancio, che si colloca temporalmente proprio a ridosso della fase finale del confronto all’ARAN sul rinnovo del CCNL. Serve pertanto intervenire:
- per aumentare la quota base del finanziamento ordinario delle università
- per ulteriori risorse specifiche per la valorizzazione professionale del personale
- per una maggiore flessibilità nella costituzione e utilizzo dei fondi del salario accessorio e per consentirne l’aumento in base alle nuove assunzioni
- per stabilire regole certe che consentano l’applicazione del CCNL istruzione e ricerca a tutto il personale che opera nelle AOU
- per riconoscere ai Collaboratori ed esperti linguistici la retribuzione adeguata al loro ruolo di insegnanti di madrelingua
- per regolamentare nel CCNL le nuove figure introdotte dalla riforma sul reclutamento universitario, quella del “contratto di ricerca”, unica tipologia di contratto a tempo e quella del tecnologo dell’università, in analogia al tecnologo degli Enti di ricerca.
In ragione della mancanza di riscontro alle nostre rivendicazioni, considerata anche l’assenza di confronto da parte del MUR, che ancora non risponde alla richiesta di incontro inviata il 7 novembre, le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL e Federazione UIL RUA
INDICONO
UN PRESIDIO NAZIONALE CON ASSEMBLEA DAVANTI AL MUR IL 13 DICEMBRE 2022 ALLE ORE 11.
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