Disegno di legge relativo agli ex-Lettori
Il punto sulla situazione degli insegnanti universitari di madrelingua.
In merito alla discussione che si è aperta nei nostri atenei su un Disegno di Legge recante provvedimenti sugli ex Lettori di madrelingua, la FLC CGIL ha, da subito, inteso entrare nel merito della “notizia” per verificarne i contenuti e la sua reale portata ed ha effettuato i dovuti approfondimenti, attivando anche momenti di confronto con le istituzioni ed in particolare con il MIUR.
Entrando nel merito dell’articolo 8 dello schema del Disegno di Legge e della relativa illustrazione tecnico-finanziaria, è evidente che siamo ben lontani da una soluzione complessiva per la categoria, in quanto il provvedimento è esclusivamente orientato alla risoluzione del solo contenzioso in atto da parte degli ex-Lettori, che nella relazione tecnica sono quantificati nel numero di 260. Inoltre, dalla cifra stanziata a fronte dei potenziali aventi diritto, ne consegue che l’intervento previsto è considerato “a regime”, cioè con decorrenza 1 gennaio 2017, mentre per il pagamento delle spettanze relative al pregresso saranno eventualmente a carico dei singoli atenei che, da quanto previsto al comma 2 dell’articolo 8, avranno l’obbligo di concludere la procedura con la sottoscrizione di appositi contratti integrativi di ateneo, pena l’esclusione dal co-finanzimento statale.
La data prevista nel Disegno di legge per approvare gli specifici contratti integrativi di ateneo è fissata al 31 dicembre 2017, il che potrebbe indurre a pensare ad una celerità dell’iter legislativo, che purtroppo però è in netto contrasto con la realtà delle cose, in quanto, ad oggi, il DdL non risulta nemmeno incardinato alle Camere e, vista l’attuale contingenza politica, appare alquanto aleatoria la possibilità che il Disegno di Legge si possa concretizzare nell’ambito di questa legislatura. Comunque quando mai dovesse entrare in vigore la legge, il MIUR in concerto con il MEF entro 90 giorni dovrebbe emanare uno schema-tipo di contratto integrativo da sottoscrivere con le organizzazioni sindacali entro, appunto, il 31 dicembre 2017, pena perdere i cofinanziamenti previsti dal DdL. Sembra evidente che comunque quella data non potrà mai essere rispettata.
La stessa lettura sembra trasparire dalle osservazioni del Ministero, peraltro molto caute, che lascerebbero presupporre quindi che i tempi del Disegno di Legge siano successivi a quelli della imminente apertura del confronto sul rinnovo dei Contratti Nazionali di Lavoro.
In questo quadro la FLC CGIL, che storicamente si batte per l’unità dell’intera categoria degli ex-Lettori e CEL, pur considerando lo “spirito” del DdL un importante passo in avanti, ha inteso chiarire la propria determinazione affinché si arrivi ad una revisione dell’attuale assetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, al fine di prevedere in maniera corretta e risolutiva una distinta disciplina per tutta la categoria degli ex-Lettori e CEL, con disposizioni puntuali in ordine alle attività, al salario, all’orario di lavoro e agli aspetti previdenziali. Vogliamo che il CCNL intervenga virtuosamente per anticipare i temi posti in essere dal Disegno di Legge, rivolgendo però le soluzioni a tutta la categoria degli ex-Lettori e CEL: una partita tutta da giocare, difficile, anche tenuto conto dei limiti della riforma del Testo Unico (c.d. riforma Madia), ma da cui non possiamo, nè vogliamo, sottrarci con l’intento di recuperare quel che ci è stato tolto in questi anni. Confidiamo, per tentare l’impresa, nel sostegno dei lavoratori e nella prosecuzione di un confronto costruttivo con il MIUR e con interlocutori competenti e consapevoli delle problematiche presenti e della necessità non più procrastinabile di una soluzione equa e definitiva per tutta la categoria degli insegnanti universitari di madrelingua.
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