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Vertenza precari: la Cgil Scuola promuove i ricorsi

Una vicenda nata male e finita peggio, così dovrebbe essere definita tutta l’amara vicenda che riguarda le graduatorie permanenti.

21/06/2004
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Una vicenda nata male e finita peggio, così dovrebbe essere definita tutta l’amara vicenda che riguarda le graduatorie permanenti.

Davanti al silenzio del Ministro che non ha ancora risposto alla richiesta urgente del sindacato di incontro sui gravi problemi sollevati dalla legge 143 e dalla sua applicazione, davanti al caos prodotto da norme ingiuste, affrettate e di difficile comprensione, non rimane che la magistratura per cercare soluzioni che il confronto politico avrebbe potuto trovare molto più agevolmente, con beneficio dei precari coinvolti e della scuola, il cui “ordinato avvio” è ormai irrimediabilmente compromesso.

La FLC CGIL ha deciso di procedere con due tipi di ricorsi, uno collettivo a cui potranno aderire tutti quelli che lo vorranno, uno promosso dalla FLC CGIL, nella persona del segretario generale quale suo legale rappresentante.

Con il ricorso al TAR Lazio, la FLC CGIL intende impugnare il DDG n. 567 del 21/4/04, in quanto applicativo del DL n. 97/04 lesivo degli art. 3, 4, 25, 35, 51 e 97 della Costituzione e dell’art. 11 delle Disposizioni sulla legge in generale nonché il DD del 7.06.2004 e la nota del 3.06.2004, applicativi della L. 143/04 che, in sede di conversione del predetto DL ha portato modifiche alla materia in violazione delle citate norme della Costituzione.

La FLC CGIL ritiene, infatti, che la rideterminazione delle graduatorie operata ex lege dai recenti provvedimenti legislativi violi i diritti acquisiti dei docenti oltre che essere in contrasto con il noto principio di irretroattività delle leggi secondo il quale “legge non dispone che per l’avvenire e non ha quindi effetto retroattivo”.

Infatti le norme contenute nella legge 143 e nei suoi provvedimenti applicativi, che riguardano il servizio svolto in scuole collocate in comuni montani, il servizio non specifico, il tetto massimo fissato alla valutabilità dei servizi in un anno e la non inclusione, fra i docenti che possono fare domanda di nuova inclusione, di quelli che hanno conseguito un’abilitazione riservata e dei docenti di strumento musicale che hanno acquisito l’abilitazione dopo il ’99, sono in contrasto con gli articoli 3, 4, 35, e 97 della Costituzione.

Il ricorso proposto dalla FLC CGIL è stato notificato in data 19.06.2004 e sarà depositato presso la Segreteria del Tar Lazio nei prossimi giorni, gli interessati ai ricorsi collettivi aventi lo scopo di impugnare le graduatorie potranno rivolgersi alle sedi provinciali della FLC CGIL per la sottoscrizione del mandato legale e della scheda personale necessari per la proposizione del ricorso stesso.

Roma, 21 giugno 2004

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