Valutazione esterna delle scuole: le prime indicazioni
Prudenza e cautela nelle decisioni assunte dalla conferenza per il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione.
Con disposizione presidenziale 19 del 9 novembre 2015 del presidente dell’INVALSI è stata costituita la Conferenza per il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione formata dal presidente dell’INVALSI, Anna Maria Ajello, dal presidente dell’INDIRE, Giovanni Biondi, dal rappresentante del contingente ispettivo nominato dal MIUR, Giancarlo Cerini.
Come è noto la conferenza per il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione, presieduta dal Presidente dell’INVALSI, pur non contemplata dalle leggi di riferimento relative al SNV, è stata prevista dal DPR 80/13 (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione). I compiti più rilevanti della conferenza sono i seguenti:
- adottare, su proposta dell'Invalsi, i protocolli di valutazione e predisporre il programma delle visite alle istituzioni scolastiche da parte dei nuclei di valutazione esterna
- formulare proposte al Ministro in merito all’emanazione della direttiva triennale che individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione e i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo e per la valorizzazione del ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione
- formulare proposte al Ministro in merito alla definizione delle priorità strategiche e le modalità di valutazione del sistema di istruzione e formazione professionale.
Nei giorni scorsi sono state rese note le decisioni adottate dalla conferenza sul primo dei punti sopra elencati, nella riunione del 23 dicembre 2015,.
In particolare sono state definite le seguenti azioni con relativo cronoprogramma:
- sarà preliminarmente elaborato un documento divulgativo sull’intera operazione relativa alla valutazione esterna che andrà reso noto a tutte le scuole
- i protocolli di valutazione e il programma delle visite alla scuole saranno il frutto della rielaborazione e del riadattamento delle linee guida per i valutatori esterni dei progetti Vales e VM (Valutazione e Miglioramento) e del Manuale per i valutatori del progetto VSQ (Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole)
- l’INVALSI procederà alla individuazione degli esperti componenti dei Nuclei di valutazione esterna. Tenuto conto che non sono state attivate le procedure per la costituzione di appositi elenchi di esperti, così come previsto dal DPR 80/13, per il solo anno 2015/16 si utilizzeranno le graduatorie compilate dall’INVALSI con Determinazione 188/13 a seguito della procedura selettiva bandita con Determina INVALSI 32 del 12 marzo 2013 e successive modificazioni. Tali graduatorie fanno riferimento a due aree: Area A (esperti provenienti dalla scuola) e Area B (esperti non provenienti dalla scuola). Sia l’Area A che l’Area B prevedono due profili per un totale di quattro graduatorie: A1 Esperto dell’Area della dirigenza scolastica, A2 esperto nell’area pedagogico-didattica, B1 Esperto di ricerca qualitativa; B2 Esperto di gestione e funzionamento delle organizzazioni
- nella seconda metà di febbraio 2016 sarà organizzato un corso di formazione e training con i valutatori selezionati e i dirigenti tecnici coordinatori dei nuclei di valutazione esterna (NEV)
- l’INVALSI procederà alla costituzione dei nuclei di valutazione esterna formati da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti. Di norma un esperto sarà individuato dagli elenchi dei profili A1 o A2 A e l’altro da quelli dei profili B1 o B2. Tra gli esperti dei profili A1 e A2 saranno individuati esclusivamente i vincitori del 2013 attualmente non in servizio a scuola (ad esempio i dirigenti e i docenti in quiescenza oppure quelli che si trovano in posizione di comando presso gli USR o presso il MIUR). Nell’individuazione degli esperti dei profili B1 e B2 saranno esclusi docenti e i dirigenti scolastici. “Se il numero degli esperti selezionabili sulla base dei suindicati criteri non fosse sufficiente a garantire la presenza di ciascun profilo in ciascun nucleo di valutazione, si costituiranno due graduatorie unitarie denominate “A” e “B” dove confluiranno rispettivamente gli esperti dei due profili A1 e A2 e quelli dei profili B1 e B2.”
- saranno costituiti dai 50 ai 100 nuclei di valutazione
- l’INVALSI procederà all’abbinamento tra nuclei e scuole da visitare
- verranno visitate 350-400 istituzioni scolastiche di cui 20 paritarie. In caso di difficoltà a raggiungere il numero indicato è preferibile ridurre il numero di scuole piuttosto che ridurre il tempo che viene dedicato a ciascuna scuola
- per l’individuazione delle scuole si procederà all’estrazione di un campione statistico delle scuole con riguardo: a) alla macroarea geografica; b) al ciclo scolastico. Nell’ambito di ciascuna macroarea geografica il numero di scuole estratte per ogni regione sarà proporzionale al numero di scuole presenti nella regione stessa
- la durata della visita per ciascuna scuola sarà di tre giorni. Nel corso delle visite e delle operazioni precedenti e seguenti sarà evitata la richiesta di dati di cui INVALSI o MIUR siano già in possesso
- le visite si svolgeranno tra marzo e maggio 2016
- al termine di ogni visita è prevista una riunione conclusiva (exit meeting) nella quale il coordinatore del nucleo proporrà una breve sintesi della visita (“comunicazione informale di fine visita”). Salvo diversa richiesta della scuola la comunicazione di fine visita avrà carattere confidenziale e si rivolgerà ai soli membri dello staff della scuola
- ogni Nucleo Esterno di Valutazione compilerà il rapporto di valutazione esterna che dovrà essere consegnato possibilmente entro 30 giorni dalla conclusione della visita e comunque non oltre il termine dell’anno scolastico in corso.
Commento
Nelle decisioni assunte dalla Conferenza di coordinamento è evidente un atteggiamento di cautela e prudenza, per lo meno per il corrente anno scolastico, rispetto ad uno dei passaggi più delicati della procedura di valutazione delle scuole individuata dal Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione.
Innanzitutto la scelta delle scuole da visitare sarà effettuata mediante estrazione di un campione statistico delle scuole con riguardo: a) alla macroarea geografica; b) al ciclo scolastico. La Direttiva 11/14 e la Circolare Ministeriale 47/14 stabilivano, invece, che il una parte delle scuole (il 7% del totale delle scuole italiane) sarebbero state scelte in base a indicatori di efficienza ed efficacia ed un’altra parte (il 3%) in base a campionamento casuale. La motivazione di questa scelta è chiara: non è al momento possibile identificare affidabili indicatori di efficacia e di efficienza. Si tratta di una scelta corretta rispetto all’uso che il MIUR ha inteso avallare della funzione del Rapporto di Autovalutazione (RAV): strumento di competizione tra scuole, schiacciato su un unico indicatore, i dati INVALSI, su cui far convergere l’attenzione dell’opinione pubblica.
Il numero dell scuole sottoposte alle visite dei nuclei esterni di valutazione è largamente inferiore rispetto alle 800 scuole all’anno, previste dalla Direttiva 11/14 e la CM 47/14. Anche in questo caso le motivazioni sono assai significative: il contingente ispettivo i cui componenti coordinano i vari NEV è composto da 49 dirigenti tecnici. A tal proposito ricordiamo che la Legge 107/15 prevede una delle norme più incredibili dell’intero testo: l’attribuzione di incarichi temporanei di dirigenti tecnici di durata non superiore ai tre anni per il triennio 2016-18 attraverso “valutazione comparativa dei curricula e previso avviso pubblico” (comma 94).
È auspicabile che prima della pubblicazione del documento divulgativo, dell’adozione dei protocolli di valutazione e del programma di visite, si apra un confronto con le organizzazioni sindacali.
Segnaliamo, infine, come nelle scorse settimane sia proseguito il forcing del MIUR sulle scuole che, in base a quanto predeterminato nella piattaforma informatica per la compilazione del RAV, non avrebbero individuato priorità coerenti con gli esiti. Naturalmente l’operazione ha riguardato, principalmente, il tema delle prove standardizzate. Non a caso l’INVALSI a metà dicembre ha diramato il seguente Avviso “In questi giorni alcune scuole stanno contattando l’INVALSI per chiedere delucidazioni in merito ai controlli di conformità effettuati dall’amministrazione scolastica sulla compilazione dei Rapporti di autovalutazione (RAV). Si precisa che l’INVALSI non si occupa di effettuare tali controlli sulla compilazione dei RAV e che si tratta di un’iniziativa promossa dal MIUR e attuata dagli Uffici Scolastici Regionali.” Ribadiamo su questo punto la radicale opposizione della FLC CGIL a questo modo di procedere non solo lesivo dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, ma che contribuirà ad accrescere la conflittualità all’interno delle scuole e tra queste ultime e l’amministrazione scolastica. Anche alla luce dell’attuale dibattito internazionale a livello scientifico e politico sull’utilità e sull’utilizzo delle prove standardizzate, ribadiamo le richieste di:
- eliminazione della prova nazionale all'interno degli esami di stato al termine del primo ciclo
- superamento del carattere censuario delle prove INVALSI previste all'interno del percorso scolastico. In questo senso la sospensione delle loro somministrazione per un arco di tempo predeterminato, appare, in questa fase, la soluzione più efficace.
E’ evidente che tra RAV forzato verso altre finalità, Piano Triennale dell’Offerta Formativa da pubblicare in una situazione di grande incertezza, piani di miglioramento adottati in fretta e furia, nomina di dirigenti tecnici precari, si sta perdendo ormai il senso e il significato del Sistema Nazionale di Valutazione.
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