Primi passi dell'osservatorio per la sicurezza nelle scuole
Il 6 aprile u.s. si è riunito l'Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza
Il 6 aprile u.s. si è riunito nei locali della Direzione Generale per l'organizzazione dei servizi nel territorio presso il MPI, l'Osservatorio nazionale paritetico della sicurezza, costituito ai sensi dell'art. 60 del CCNI, con all'ordine del giorno "lo stato dell'arte in materia di sicurezza e tutela della salute nell'ambiente di lavoro".
Ai lavori hanno partecipato la dott.ssa Silvana Riccio in qualità di Dirigente Generale per l'organizzazione dei servizi per il territorio, il dott. Mario Di Costanzo e il dott. Leonardo Nardella per l'Amministrazione e per le organizzazioni sindacali Massimo Mari (CGIL scuola) e Massimo Albisetti (UIL scuola), in qualità di membri dell'organismo.
Oltre alle questioni di carattere generale relative alle difficoltà in cui versano le strutture scolastiche nell'applicazione delle norme relative alla tutela e alla sicurezza, la discussione ha affrontato tre argomenti specifici su cui si è convenuto di intervenire direttamente:
a) avviare un ulteriore momento di monitoraggio, mediante un apposito questionario, per verificare lo stato degli adempimenti posti a capo dei dirigenti scolastici sugli adempimenti e sulle condizioni delle strutture scolastiche;
b) individuare i criteri di ripartizione dei 40 miliardi previsti in finanziaria a sostegno della formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, per le cosiddette "figure sensibili" ossia gli addetti ai servizi di protezione e prevenzione;
c) rafforzare l'attività di informazione alle istituzioni scolastiche mediante l'attivazione nel sito del Ministero di una rubrica telematica sulla sicurezza nelle scuole e rafforzare l'attività politica dell'Osservatorio Paritetico inserendo, come supporto tecnico, momenti di confronto e di raccordo con tutti gli altri uffici dell'Amministrazione per un più puntuale coordinamento delle iniziative in materia di igiene e sicurezza.
Nella discussione, infine, è stata avanzata la proposta da parte delle organizzazioni sindacali di consentire ai Dirigenti scolastici la possibilità di estendere, anche ai Responsabili del servizio di prevenzione e protezione interni, il ricorso ai compensi di cui al punto k) della CM 119/99; su questa proposta l'Amministrazione si è riservata di dare una risposta definitiva entro breve termine.
In buona sostanza si può dire che, sebbene lentamente, i lavori dell'Osservatorio Nazionale stanno cominciando a decollare.
Pubblichiamo una nota esplicativa della riunione:
I recenti drammatici episodi hanno riproposto all'attenzione del dibattito politico la questione della sicurezza nella scuola e quindi la necessità di interventi ulteriori e più incisivi sia sul versante dell'edilizia scolastica sia su quelli di supporto alla realizzazione degli adempimenti da parte delle stesse istituzioni scolastiche.
Edilizia scolastica
L'Amministrazione ha ribadito l'impegno finanziario del MPI ai sensi di quanto disposto dalla legge quadro sull'edilizia scolastica n.23/1996, in particolare sono stati ripartiti i finanziamenti alle Regioni relativi al biennio 1999 e 2000 pari a 783 miliardi, mentre la finanziaria ha previsto la copertura economica per la terza ed ultima annualità del secondo triennio di programmazione regionale pari a 612 miliardi. Tali somme saranno nei prossimi giorni ripartite. Ciò a significare, prosegue l'Amministrazione, che il MPI a seguito degli impegni assunti con la L.23/96 avrà stanziato a regime, 2.984 miliardi a favore delle Regioni e degli EE.LL. per la messa a norma degli edifici scolastici, in aggiunta di altre economie realizzate a seguito di altri interventi finanziari dovuti per effetto di disposizioni legislative indirette.
Nonostante ciò le organizzazioni sindacali e in particolare la CGIL scuola hanno ribadito la necessità di ulteriori interventi in campo di edilizia scolastica indispensabili per mettere a norma i 41.328 edifici scolastici, ovvero i punti di erogazione del servizio in cui si articolano le 10.805 istituzioni. Ulteriori e più cospicui finanziamenti sono necessari se si vuole effettivamente rispettare la tempistica indicata dalla L.265/99 che vuole la messa a norma definitiva degli edifici scolastici e garantire un ambiente più sicuro, sotto questo aspetto, agli oltre nove milioni di persone che operano, studiano e si relazionano tutti i giorni nelle nostre scuole. Si tratta pertanto di sollecitare in questo senso le istituzioni competenti per poter arrivare ad una bonifica definitiva degli edifici entro quei tempi.
Le parti hanno convenuto che uno dei compiti dell'Osservatorio sarà quello, nell'immediato futuro, di sollecitare in questo senso le istituzioni coinvolte, con particolare riguardo gli EE.LL.
Gli adempimenti a carico del datore di lavoro
Sempre i recenti drammatici episodi, hanno, però, riproposto all'attenzione del dibattito anche l'innegabile deficit di approccio che in genere le istituzioni scolastiche hanno avuto in tema di sicurezza in particolare nell'applicare le disposizioni di cui al D.Lgs 626/94. Una recente indagine del MPI sugli adempimenti a carico dei Dirigenti scolastici, effettuata prima della scadenza del 31 dicembre 2000, aveva messo in evidenza, purtroppo, ancora le difficoltà da parte delle istituzioni scolastiche. In molte realtà non si è ancora proceduto all'effettuazione degli adempimenti posti a carico dei datori di lavoro. Il deficit più consistente è determinato dalla scarsa, insufficiente e, in molti casi, assenza di formazione e informazione dei lavoratori e dei soggetti ad essi equiparati, degli RLS, degli RSPP e degli addetti ai Servizi di Protezione e prevenzione, ossia le cosiddette figure sensibili. Un deficit segnalato già dalla nostra organizzazione sia in occasione dell'emanazione del Regolamento ( DM 382/98) e della CM 119/99. In quell'occasione ricordammo all'Amministrazione, allo stesso Ministro, ricorrendo ad un'interpellanza parlamentare, e alle forze politiche presenti in Parlamento, la necessità di prevedere un consistente stanziamento di risorse economiche per far fronte ai bisogni formativi e informativi necessari di quei nove milioni e oltre di persone che operano, studiano e si relazionano tutti i giorni nelle nostre scuole. Era ed è impensabile che l'Amministrazione potesse pensare ad un'applicazione del D.Lgs 626/94 a costo zero. Ora, per la prima volta, sono stati stanziati, nell'attuale finanziaria, fondi per la formazione, pari ad un ammontare di 40 miliardi. Tali fondi sono però erogati "una tantum", ossia sono limitati al solo esercizio del 2001;non è previsto un loro rifinanziamento per gli anni successivi. Ancora una volta viene sottovalutata la questione nella sua componente dinamica. I processi prevenzionali, per loro natura, per lo spirito della legge e per la peculiarità delle istituzioni scolastiche sono continui e non si esauriscono in un determinato periodo. Il personale, gli alunni, le strutture, le attrezzature, e le responsabilità mutano rapidamente e quindi il bisogno di formazione e di informazione deve essere continuo, come continuo deve essere il loro finanziamento. La formazione e l'informazione sono degli strumenti indispensabili per prevenire i rischi! Non a caso il legislatore ha attribuito a questi momenti una centralità rilevante rendendoli obbligatori.
Per far fronte al fabbisogno necessario è indispensabile che gli stanziamenti alle scuole siano un fatto ricorrente e non episodico. In questo senso l'Osservatorio si attiverà per consolidare gli interventi necessari.
Le parti hanno, inoltre, convenuto sui criteri di ripartizione e di assegnazione dei fondi a favore delle Direzioni Generali Regionali, utilizzando il parametro di connessione tra sedi, addetti, numero RLS ,figure sensibili da formare.
La CGIL scuola ha insistito affinché, vista la conclusione delle elezioni delle RSU, si proceda rapidamente alla formazione degli RLS, che come si ricorderà sono incardinate nelle stesse RSU, attraverso momenti formativi certificati così come ha puntualmente ricordato il Ministero del Lavoro nella circolare del 16 gennaio 1997.
Si tratta, quindi, a livello territoriale regionale di concertare, utilizzando lo strumento dell'Organismo Paritetico Territoriale che coincide con la delegazione trattante, e di individuare contenuti, modalità e tempi per la formazione degli RLS.
Sempre sul terreno della formazione la CGIL scuola ha riproposto l'opportunità che l'Amministrazione ad ogni livello si faccia parte attiva nei confronti delle istituzioni mediante intese per realizzare momenti formativi specifici per la scuola( Asl, vigili del fuoco, protezione civile, croce rossa ecc.). Solo attraverso una politica di effettivo coordinamento tra le varie istituzione abilitate è possibile garantire un'effettiva ed efficace formazione, evitando così fenomeni speculativi e di discutibile qualità.
Le altre iniziative
Proprio in considerazione della sensazione dello stato di arretratezza degli adempimenti posti a carico dei Dirigenti scolastici, sono emblematiche le segnalazioni che ci giungono da ogni parte della penisola, l'Osservatorio, su proposta dell'Amministrazione ha convenuto di procedere ad una ulteriore monitoraggio da sottoporre alle istituzioni scolastiche per fare l'effettivo punto sulla situazione.
L'obiettivo è quello di avere un quadro reale della situazione sulla base del quale poter intervenire e mettere in campo ulteriori e più mirate iniziative. E', pertanto, auspicabile che questa iniziativa venga vissuta dalle istituzioni stesse in maniera positiva e costruttiva.
Proprio per fornire alle scuole un ulteriore supporto le organizzazioni sindacali ha riproposto all'Amministrazione l'opportunità di aprire nel sito del Ministero uno specifico sportello sulla sicurezza. Tale strumento consentirebbe a tutti di poter accedere ad informazioni di supporto ai bisogni sia degli operatori che delle singole istituzioni scolastiche. Potrebbe inoltre rappresentare un importante momento di dibattito, discussione, orientamento e verifica dell'applicazione delle norme e di individuazione dei bisogni.
Inoltre sono state affrontate due altre questioni. La prima. Tutti hanno condiviso l'inutilità della presenza di un osservatorio tecnico dell'Amministrazione in materia, costituito in occasione dell'emanazione del "Regolamento", che opera in maniera separata dall'Osservatorio nazionale. Proprio per realizzare all'interno del MPI momenti di coordinamento più incisivi, si è convenuto lo scioglimento di quell'organismo e l'incardinamento di quell'esperienza, come supporto tecnico, all'attività dell'Osservatorio nazionale.
La seconda. In considerazione del fatto che numerose istituzioni scolastiche hanno provveduto a designare personale interno per la carica di Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione (RSPP) e che hanno difficoltà nel provvedere all'erogazione dei loro compensi, le organizzazioni sindacali hanno avanzato la proposta di estendere anche a queste figure la soluzione individuata per i responsabili esterni nel punto K) della circolare 119/99. L'Amministrazione si è riservata di fornire una risposta dopo aver effettuato le dovute verifiche. La motivazione della richiesta è dettata da due esigenze specifiche: evitare una fuga dalla designazione da parte degli interni perché non retribuiti, impedire soluzioni pasticciate relative ai compensi. A questo proposito è opportuno ricordare che è illegittimo retribuire l'attività del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione con i fondi d'istituto contrattualmente desinati ad altre attività.
Alcune considerazioni generali
Dall'andamento della riunione e dalle dichiarazioni registriamo un'inversione di tendenza in senso positivo da parte dell'Amministrazione. L'orientamento, peraltro condiviso dalle organizzazioni sindacali, è quello di rafforzare l'attività dell'Osservatorio nazionale paritetico per la sicurezza e quindi dare piena applicazione ai contenuti di cui all'art.60 del CCNI. Eppur si muove! Verificheremo nei prossimi incontri la coerenza con questa nostra sensazione. Si tratta, però, nell'immediato futuro di puntuale ulteriormente l'attività e le funzioni dell'organismo.
Proprio per questa considerazione e soprattutto per rafforzare la nostra iniziativa politica sia generale che territoriale si rende necessario attivare gli organismi paritetici territoriali previsti dall'art. 59 del CCNI. Questo per consentire, nell'immediato, sia una verifica territoriale degli impegni assunti per la formazione sia una gestione dei percorsi formativi in coerenza con i dispositivi contrattuali che legislativi.
Si tratta, però, di dare anche precise e puntuali risposte su questo terreno non solo alle RSU e, al loro interno, agli RLS, ma soprattutto a tutte quelle problematiche che in questi giorni stanno emergendo.
In questa direzione è necessario promuovere una riflessione sia sul terreno dell'affermazione del ruolo partecipativo nella costruzione dei processi prevenzionali da parte dei lavoratori e delle loro rappresentanze sia sul terreno della verifica dell'applicazione delle norme da parte di chi ha il diritto di garantire un ambiente di studio e di lavoro sicuro.
I drammatici fatti di Verona debbono farci riflettere! La sicurezza nella scuola non va sottovaluta, anzi dobbiamo rafforzare il nostro impegno affinché nelle scuole entri a pieno titolo quella coscienza necessaria per realizzare effettivamente una scuola più sicura.
Roma, 14 aprile 2001
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