Incontro all'Aran sulle relazioni sindacali
Nella mattinata di oggi è proseguita la trattativa all’Aran sulle relazioni sindacali.
Nella mattinata di oggi è proseguita la trattativa all’Aran sulle relazioni sindacali.
Le parti hanno esaminato il capo I e II dell’ultimo testo presentato in data 6 maggio.
Tale testo aveva recepito alcune osservazioni e richieste avanzate dalla parte sindacale nell’ultima tornata di incontri di fine aprile.
Per la Cgil scuola le modifiche introdotte sono del tutto insufficiente. In particolare è stata ribadita l’inaccettabilità di subordinare la contrattazione integrativa decentrata ad indicazioni quadro e linee di indirizzo da parte del Ministro dell’Istruzione .
Rispetto ai livelli di contrattazione decentrata e alla periodicità, abbiamo chiesto, tra le altre cose, di inserire a livello nazionale il tema della formazione, della riconversione professionale e della sicurezza, mentre per la mobilità compartimentale e le utilizzazioni si è chiesto di legarne la periodicità alla cadenza di definizione degli organici.
Altro punto nodale sollevato è l’obbligo a fornire sempre e preventivamente tutta la documentazione sulle varie materie, con la certezza dei tempi di avvio e conclusione delle trattative. Abbiamo poi chiesto di prevedere la contrattazione su tutte le risorse eventualmente disponibili a qualsiasi titolo e la definizione di tempi certi per la validazione di tutte le contrattazioni decentrate. In merito all’istituto della partecipazione, abbiamo chiesto di ripristinare la possibilità di attivare procedure di concertazione e intese con l’amministrazione.
Sulle relazioni sindacali di scuola il confronto è stato molto aspro e più marcata la distanza tra le posizioni dell’Aran e dei sindacati. Come Cgil scuola abbiamo dichiarato irricevibile il testo proposto dall’Aran e abbiamo ribadito che la base di discussione deve essere l’attuale art. 3 del ccnl/01 insieme all’art. 6 del ccnl/99. Il sistema di relazioni sindacali vigente nella scuola dell’autonomia rappresenta un risultato acquisito dal quale non si ritorna indietro. Un punto di equilibrio rispettoso delle competenze e dei ruoli dei diversi soggetti: quello dei sindacati e delle RSU, degli organi collegiali e della Dirigenza scolastica. Un equilibrio frutto del confronto già fatto tra i sindacati e la stessa Aran nei due contratti precedenti che non deve essere rotto. Per queste ragioni non sono accettabili passi indietro. Solo partendo da questo sono possibili eventuali aggiustamenti e integrazioni. Tutte le organizzazioni sindacali, pur con sfumature e sensibilità diverse, si sono espresse in questo senso.
Roma, 9 maggio 2003
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