Dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse le connessioni internet di 3800 scuole: dopo gli spot del ministro, la realtà di tagli e disservizi
Una nota della Direzione generale per gli studi, la statistica ed i sistemi informativi del MIUR comunica la dismissione delle linee internet del progetto SPC Scuole.
Il D.Lgs. 82 del 7 maggio 2005, noto come Codice dell’Amministrazione Digitale, ha istituito e disciplinato il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) con l’obiettivo di creare una rete di interconnessione tra le Amministrazioni garantendo la sicurezza e la riservatezza delle informazioni.
Figurando le istituzioni scolastiche tra le Amministrazioni dello Stato interessate dai servizi previsti dal SPC, nel 2008 la Direzione generale per gli studi, la programmazione e per i sistemi informativi del MIUR ha stipulato con il RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) guidato da Fastweb spa, un contratto per la fornitura alle scuole dei servizi di connettività e sicurezza previsti dal SPC.
Questo ha consentito a circa 3800 scuole di fruire di un collegamento ad Internet (di tipo ADSL o satellitare) e di una serie di servizi di sicurezza, a carico della Direzione generale.
Adesso, dopo gli spot del Ministro Profumo sulla modernizzazione delle scuole italiane attraverso la cosiddetta “agenda digitale”, la “dematerializzazione”, gli slogan “un computer per ogni classe”, “banda larga”, “scuola 2.0”, con la nota prot. 4173 del 12 settembre 2012 la Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi del MIUR ci riporta alla realtà fatta ancora una volta di tagli e di conseguenti disservizi.
Nella nota si comunica che dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse tutte le linee ministeriali Fastweb del progetto SPC per le 3800 scuole interessate.
Vale pena riflettere sulle motivazioni che hanno portato a questo taglio. Da una parte si indica la vera ragione: sono venuti meno gli stanziamenti finanziari necessari a garantire la gestione e lo sviluppo dell’intero sistema informativo, con conseguente grave esposizione debitoria della Direzione generale nei confronti del fornitore del servizio.
Si aggiunge però anche una curiosa motivazione: non è giusto continuare a sostenere l’intervento economico in favore delle 3800 scuole perché ciò costituirebbe discriminazione nei confronti della restante maggior parte delle scuole (!).
Non è previsto poi nessun finanziamento alle scuole interessate in modo che possano ripristinare un nuovo collegamento.
Anche per il collegamento Internet le scuole si dovranno cercare sponsor o dovranno chiedere altri contributi alle famiglie?
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