Comandi dirigenti scolastici e personale docente a.s. 2022/2023: pubblicata la circolare ministeriale
La nota ministeriale disciplina l’individuazione del personale scolastico da destinare ai compiti connessi all’autonomia scolastica e presso enti di prevenzione del disagio psico-sociale e associazioni professionali che svolgono formazione e ricerca educativa e didattica. Le richieste entro il 13 maggio 2022.
Con nota n.22890 del 13/04/2022 il Ministero dell’Istruzione ha emanato le disposizioni sui comandi dei dirigenti scolastici e personale docente per l’anno scolastico 2022/2023 ai sensi dell’art.26 comma 8 della L.448/1998 e dell’art.1 comma 65 della L.107/2015.
Un primo contingente è quello di 150 unità per incarichi triennali di supporto all’autonomia scolastica all’Amministrazione centrale del Ministero dell’istruzione e agli Uffici scolastici regionali, i quali cureranno la selezione degli interessati con le modalità indicate in un separato provvedimento. I posti sono assegnati come da tabella allegata alla nota.
Nel numero massimo di 100 unità sono, inoltre, previsti incarichi presso gli Enti di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti per le attività del settore. In questo caso le richieste sono da effettuarsi esclusivamente da parte degli organismi interessati entro le ore 23.59 del 13 maggio 2022.
Con medesima procedura le Associazioni professionali dei dirigenti scolastici e del personale docente, enti cooperativi da esse promossi nonché Istituzioni che svolgono formazione e ricerca educativa e didattica, possono richiedere delle assegnazioni di durata annuale nel limite massimo di 50 unità. Anche in questo caso, il termine ultimo in cui far pervenire la scheda è il 13 maggio 2022.
Nella medesima circolare è riportato il riferimento ai Progetti nazionali di rete ai sensi dell’art.1 c. 65 della L.107/2015 gestiti dagli UU.SS.RR. che comporta la collocazione in posizione di comando dei docenti destinatari, ma nell’ambito della dotazione organica di potenziamento e senza oneri aggiuntivi.
È opportuno ricordare che la posizione di fuori ruolo prevede, per i docenti e dopo cinque anni continuativi, la perdita di titolarità sull’istituzione scolastica di appartenenza con rientro in fase prioritaria come da CCNI mobilità.
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