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Venerdì 27 marzo presidio dei precari INFN presso la Presidenza dell'Ente

La FLC con i precari dell'INFN che protestano contro le miopi politiche del personale dell'ente. Venerdì 27 marzo, ore 10, in Piazza dei Caprettari.

24/03/2009
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Negli ultimi anni l'INFN ha attuato politiche del personale che, al di là delle oggettive responsabilità dei governi che si sono via via succeduti, oggi mostrano pesanti limiti. Anni di inerzia che combinata alla debole coordinazione ha fatto sì che il fenomeno del precariato esplodesse anche nell'INFN. Una amministrazione scarsamente controllata e gestita ha determinato l'attuale difficile situazione, nella quale molte decine di colleghi precari, stabilizzandi e non, spesso con molti anni di lavoro alle spalle e un invidiabile bagaglio professionale, rischiano di restare a breve a casa. In altre parole: una politica del personale che, insieme a CISL e UIL, abbiamo recentemente giudicato episodica, discontinua e a tratti contraddittoria e che, sovrapposta ai successivi mancati interventi dei governi nel settore ricerca, ha generato l'attuale situazione di emergenza.

In questo quadro, da un lato prevale la tendenza a voler celare la reale portata del fenomeno del precariato nell'ente; basti pensare all'ipotesi (paventata al tavolo sindacale il 16 marzo u.s) di escludere gli assegni di ricerca dall'elenco numerico dei precari che l'INFN deve inviare entro oggi (23 marzo) al Ministro Brunetta; o, ancora, agli sgradevoli episodi registrati ai Laboratori Nazionali di Frascati in occasione della estemporanea visita del ministro Gelmini, stigmatizzati in più comunicati delle OO.SS..

Dall'altro lato, si da per scontato e si giudica inevitabile l'allontanamento di una significativa quota di personale precario, senza nessun cenno di reazione e di resistenza, chiedendo peraltro ai direttori di indicare il personale precario “ritenuto indispensabile”, sottoponendo gli stessi a un prevedibile imbarazzo e gli interessati all'ennesimo umiliante passaggio arbitrario, mentre il piano triennale INFN configura un ente sano e carico di impegni, il numero delle sedi cresce e alcuni importanti servizi vengono sostanzialmente retti da lavoratori precari.

Per tutte queste ragioni, sinteticamente esposte, la FLC provvederà a tutelare nelle opportune sedi il personale precario e chiede all'INFN un visibile sforzo straordinario, utilizzando tutti gli strumenti interni e di pressione politica, per il completamento del processo di stabilizzazione entro pochi mesi. Analogamente la FLC chiede il mantenimento in ruolo di tutto il personale con contratto a tempo determinato non stabilizzabile, del personale con assegno di ricerca e del personale con contratto atipico comunque denominato, sino alla definizione, a regime, di politiche di reclutamento che riconoscano al suddetto personale la professionalità acquisita. Politiche di reclutamento che riteniamo definibili già entro l'anno. I precari che desiderano partecipare al Presidio, possono aderire alle Assemblee fuori sede indette dalle strutture locali FLC Cgil.

Roma, 24 marzo 2009

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