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Ricerca: l'Istituto Superiore di Sanità commissariato senza motivo

Continua l’esercizio di questo governo nel commissariare enti pubblici, istituti e in generale i luoghi strategici del sapere e del fare.

08/11/2023
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L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è commissariato, come è commissariato il CREA (Consiglio per Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), l’INPS, l’INAIL mentre per ISTAT c’è una presidenza facente funzione da ormai parecchio tempo. Insomma, il Governo Meloni sembra voglia tenere sotto stretto controllo (commissariamento straordinario) enti centrali dello Stato che relazionano per il Paese su questioni importanti: la salute, i dati statistici di popolazione e le pensioni. Per quanto riguarda l’ISS, il decreto del Ministro della Salute 11 settembre 2023 ha nominato un Commissario straordinario per un periodo di sei mesi e comunque sino alla nomina del nuovo Presidente, conferendogli i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’Ente.
La motivazione del commissariamento consiste nella asserita necessità di «[...] assicurare continuità all’attività amministrativa e tecnico scientifica [...]». Tuttavia, la causa del commissariamento è estranea alla disciplina prevista dal decreto legislativo 25 novembre 2016 n. 218 (“Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca”) e a quanto stabilito dallo Statuto (art. 11), che richiede l’esistenza di disfunzioni accertate nella gestione dell’Ente. Di fatto, nessuna criticità di bilancio e nessuna disfunzione è stata evidenziata o richiamata nel decreto di commissariamento. Pertanto, è dubbio anche che lo stesso decreto ministeriale di commissariamento abbia l’efficacia di produrre la decadenza degli altri Organi dell’Ente. Così, senza una cornice normativa che ne giustifichi la scelta, i lavoratori dell’ISS si trovano in una condizione anomala con un Commissario straordinario nominato senza necessità o motivo e con organi di gestione non esplicitamente dichiarati decaduti ma resi nei fatti inattivi. Inoltre, il decreto di commissariamento non ha considerato la funzione del Vicepresidente (art. 4, comma 5, Statuto: “in caso di assenza, il Presidente è sostituito dal Vicepresidente eletto dal CdA tra i suoi componenti”), che avrebbe dovuto assumere i poteri di amministrazione in caso di assenza del Presidente, proprio per garantire la continuità dell’attività amministrativa e tecnica. Il Commissario straordinario è stato audito dalle commissioni parlamentari che hanno espresso apprezzamento per quello che intende fare ma, in questa ipotesi di attività, il personale dell’ISS non è stato mai menzionato né coinvolto, e intanto nessuna nomina arriva. Ad essere sospettosi sembra che l’ISS sia stato messo “in salamoia” in attesa di qualcosa: recrudescenza della pandemia? Elezioni europee? Nuove norme in fase di maturazione?

FLC CGIL dell’ISS vigila nel frattempo sul rispetto del CCNL, ma restiamo preoccupati per colpi di mano rispetto al nostro Statuto e alla nostra organizzazione, perché la “salamoia” può essere letale per un cartone, figuriamoci per un ente di ricerca!

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