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ISPRA: la storia infinita

Nessuna notizia certa sul decreto di nomina del Presidente e fra qualche giorno scade la proroga del Direttore Generale.

27/03/2014
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In questa situazione di completa incertezza istituzionale si approva una Legge che istituisce l'ISIN (Ispettorato per la Sicurezza Nucleare) - un nuovo soggetto autorizzatorio sulla sicurezza nucleare - incardinato all'interno dell'ISPRA. Operazione a costo zero (dice la legge): cosa difficile da praticare se pensiamo che dovranno nominare un nuovo direttore generale dell'ISIN e tre componenti della Consulta: su quali fondi graveranno i loro stipendi? Per non parlare del trasferimento delle risorse e del personale. Mentre viene approvato in commissione ambiente un disegno di legge che istituisce il Sistema Nazionale delle Agenzie - presto incardinato nella discussione parlamentare - che rischia di rimettere in discussione il ruolo e la mission dell'Istituto.

Se a tutto questo che sta accadendo all'ISPRA aggiungiamo gli interventi di spending review che sono iniziati con la soppressione dell'ISFOL e l'accorpamento dell'INEA nel CRA la situazione è difficile e complicata. 

Forti sono le preoccupazioni dei lavoratori rispetto alla situazione di generale incertezza  per un Istituto che a distanza di 6 anni dalla sua istituzione non ha ancora una governance certa e uno Statuto applicabile.

Su questi temi la FLC CGIL e la CGIL Confederale sono impegnate a dar vita ad un'iniziativa nazionale che parli alla politica e al Paese sulle finalità di un Istituto superiore per la protezione dell'ambiente che deve essere messa nelle migliori condizioni per poter dare - con le proprie competenze e professionalità - il suo contributo alle politiche ambientali che questo Governo vorrà attuare.

Di seguito, il comunicato unitario successivo all’incontro con il Direttore generale dell’ISPRA.

______________

Ieri, 24 marzo, il DG ha convocato le OOSS per una informativa sullo stato di avanzamento della nomina del Presidente e dell’istituzione dell’ISIN.

Il Direttore Generale ci ha informato che il Decreto di Nomina del Presidente De Bernardinis è stato “osservato” dalla Corte dei Conti ma sia il Governo Letta che il Governo Renzi e i 2 Ministri vigilanti che si sono succeduti hanno dato  il bene placet in considerazione dell’assenza di reato contro la P.A. e la mancanza di ulteriori questioni ostative.

Questo il motivo che però ha generato i ritardi nel perfezionamento del Decreto di nomina che sta creando non poche difficoltà gestionali, soprattutto rispetto alla prevista scadenza di mandato dell'attuale Direttore Generale.

In particolare è stato precisato che per l’approvazione del bilancio consuntivo e la variazione di bilancio preventivo - se la nomina del Presidente non verrà perfezionata entro il 10 aprile -  verrà richiesto da parte del DG un “commissario ad acta” per questo unico adempimento.

L’informazione data dal Direttore Generale ha riguardato anche il tema statuto che, pur non essendo stato ancora pubblicato, necessita di una presa d'atto da parte del Consiglio di Amministrazione, che al momento non è nel pieno delle sue funzione, mancando appunto il Presidente.

Riguardo all’I.S.I.N. il DG ha dichiarato che sarà un’operazione “a costo zero” (così dice la legge), attraverso una convenzione non onerosa con ISPRA, con trasferimento di risorse e personale dall’ISPRA e  i costi di funzionamento potranno essere caricati sui soggetti obbligati, mentre non è ancora chiaro il tema dei “laboratori” pare non sia previsto automatismo nel trasferimento.

Su questa specifica questione le OOSS saranno riconvocate, anche a valle della nomina dei vertici ISPRA.

Terminate le informazioni da parte del Direttore Generale, il dr. La Commare ha fornito  alcune informazioni  sul salario accessorio. 

L’Amm.ne ISPRA ha avviato un confronto serrato con Funzione Pubblica per sbloccare le risorse del salario accessorio, facendosi carico anche di rappresentare i problemi del Comparto dato che, dal 2011 nessuno degli Enti di Ricerca ha firmato accordi sul salario accessorio. 

Pare vi sia una certa disponibilità da parte di F.P. ad affrontare il problema generale del Comparto, anche attraverso il necessario coinvolgimento del Ministero dell'Economia.

Al termine delle informazioni le OOSS hanno ribadito la preoccupazione rispetto al quadro generale del Comparto e in particolare di ISPRA.

La situazione di incertezza della governance di ISPRA pone l’Istituto in una condizione di fragilità e di vulnerabilità rispetto alla imminente riorganizzazione del sistema nazionale della ricerca per il tramite di  interventi inclusi nella  “spending review”.

Interventi già presentatisi con la soppressione dell’ISFOL e la fusione tra INEA e CRA che  rischiano di destabilizzare, oltre che destrutturare, tutto il sistema nazionale degli Enti di RIcerca.

Lo stesso recente rapporto pubblicato dall’ANVUR si pone l’obiettivo,  attraverso la valutazione attuata, di definire lo stato giuridico dei Ricercatori/Tecnologi solo degli Enti di Ricerca vigilati dal Miur. E questo è gravissimo!

Se a tutto questo, per ISPRA,  si aggiunge l’istituzione dell’ISIN – tutta da capire - e il disegno di legge sull’Istituzione del Sistema Nazionale delle Agenzie (a breve incardinato nella discussione parlamentare) è chiaro ed evidente che la situazione diviene complicata oltre che difficile, tanto da temere ulteriori modifiche dell’assetto e della missione stessa.

Lo stesso Ministero dell’Ambiente, con il cambio di Governo e la sua recente riorganizzazione (che l’allora Ministro Orlando diceva di voler legare alla missione dell’ISPRA) risulta elemento di criticità e di incertezza.

A nulla sono servite le rassicurazioni del Direttore Generale.

Ora più che mai le OOSS  vogliono condividere con tutto il personale dell’ISPRA le forti preoccupazioni rispetto alla complicata e delicata situazione di Ispra, ma anche dell’intero Comparto della Ricerca.

E’ importante che tutti i lavoratori e le lavoratrici diventino consapevoli della situazione e partecipino attivamente alle prossime iniziative che le OOSS metteranno in campo per arginare e contrastare gli attacchi che giungeranno dal Governo al Comparto della Ricerca e per individuare un percorso volto allo sblocco delle questioni contrattuali presso la Funzione Pubblica.

26 marzo ’14

FLC CGIL

FIR CISL

UIL RUA

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