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INDIRE PTA nuovo, problemi vecchi

Lo stato di agitazione sindacale porta altre stabilizzazioni per i precari ma non è sufficiente 

05/12/2022
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Il 30 Novembre scorso, le organizzazioni sindacali FLC CGIL e CISL FSUR hanno incontrato la Presidente Grieco e il Direttore Galli in merito all’informativa sul PTA 2023-25. Le OO.SS. hanno affrontato la parte del documento dedicata alle Risorse umane e finanziarie.
L’amministrazione ha comunicato di aver atteso l’approvazione dei Ministeri vigilanti rispetto all’interpretazione del limite di budget di spesa per il personale: il budget risulta, quindi, esteso a quanto dei fondi Erasmus costituisce entrata “ragionevolmente fissa” per INDIRE. Inoltre,
INDIRE ha conseguito l’aumento del fondo di 179.000 euro a seguito della legge di Bilancio del 30 Dicembre 2021 (art.1, comma 310, lett. a). L’effetto dell’interpretazione approvata e di quanto assegnato dalla legge di bilancio è che INDIRE si impegna a stabilizzare entro il 2023, come da comma 2 del D.LGS. 75/17, diciassette unità di personale, di cui 10 Collaboratori amministrativi, 5 Collaboratori tecnici, un Funzionario d’amministrazione e un Tecnologo III liv. Essendo state stabilizzate per comma 2 nel 2022 ventuno unità del personale, l’Istituto realizzerà nel prossimo triennio procedure di selezione per trentotto unità, nell’articolazione del fabbisogno indicato. Di queste unità, 10 Ricercatori III liv. saranno selezionati con procedura interna, per quanto previsto all’art. 52, comma 1-bis del D. Lgs. 165/01.

Pur apprezzando la rappresentata intenzione di spingere la spesa per il personale al 79% del budget individuato, FLC CGIL ha evidenziato come l’interpretazione del budget resti necessariamente disponibile a ulteriori incrementi e che dovrebbe essere oggetto di continua verifica cosa significhi per INDIRE - e per i Ministeri vigilanti - avere entrate “ragionevolmente fisse”. Anche perché i finanziamenti “ragionevolmente fissi” dipendono dalla realizzazione di progetti su cui perpetuamente INDIRE genera precariato e per cui i lavoratori e le lavoratrici non avvezzi alla consulenza/collaborazione ad libitum, rivendicano il sacrosanto diritto di essere considerati ragionevolmente stabili. In attesa che si apra un confronto sereno e coraggioso sull’organizzazione (che possa avere urgentemente come oggetto la dolorosa e infunzionale riorganizzazione di Erasmus, ma che non guardi con timore anche a una riflessione critica sullo statuto e sul regolamento), le OO.SS. hanno chiesto di sapere cosa è stato previsto dall’amministrazione per i contratti in scadenza al 31/12/2022: è stato comunicato che i contratti in scadenza saranno prorogati per altri 12 mesi, in quanto personale precario a cui è riconosciuto di aver maturato diritto a partecipare alle procedure di stabilizzazione previste dalla norma e applicate dall’ente (per cui si è richiesto l’aggiornamento della lista degli aventi diritto alla stabilizzazione).

FLC CGIL ritiene inaccettabile il meccanismo per cui la programmazione di INDIRE prosegue nell’incardinare sui precari il proprio funzionamento, senza ottenere nella dialettica per l’assegnazione crescente dei progetti il riconoscimento di una necessaria espansione delle risorse strutturali. Al contrario, lo sfruttamento ordinario dei precari va di pari passo al continuo utilizzo di competenze esterne per consulenze che evidenziano proprio i limiti dell’organizzazione nel valorizzare le risorse che ha al proprio interno, a tempo indeterminato come a tempo determinato. Una proroga di 12 mesi con le ristrette opportunità di stabilizzazione previste è la ricetta reiterata degli ultimi anni, che non tiene conto della difficoltà in cui versano lavoratrici e lavoratori nella conduzione del loro progetto di vita. Per quanto riguarda la valorizzazione del personale già a tempo indeterminato: non si prevedono al momento procedure per i livelli IV-VIII, mentre la procedura art.15 prevista per il 2022 sarà realizzata con nuovo bando nel 2023. In merito ai IV-VIII, FLC CGIL ha ribadito ancora una volta la condizione mortificante del personale che non ha mai visto attivarsi una procedura di valorizzazione e resta, quindi, al livello d’ingresso pur dopo molti anni - prima di precariato e poi di lavoro dipendente - investiti nella partenza di INDIRE e di ERASMUS. La professionalità e la preparazione sono i valori su cui lavoratori e lavoratrici - spesso sottoinquadrati - basano l’assolvimento quotidiano alle proprie funzioni, in un ente pubblico che cresce costantemente dalla sua fondazione; la qualità dell’impegno dovrebbe essere sostenuta nella motivazione da una prospettiva di carriera, dal riconoscimento dell’esperienza individuale e dei risultati collettivi, risultati per cui la stessa Dirigenza riceve corrispettivi riconoscimenti di obiettivo.

Non si può andare avanti così: per questa ragione tra le altre ugualmente importanti già trattate (precariato, organizzazione, governance, ritardo negli accordi), il personale ha scioperato nella primavera del 2022. Non è possibile che neanche in questo piano triennale si preveda un’ipotesi sostenibile di valorizzazione del personale IV-VIII per gli anni futuri. In merito alla procedura art. 15 in sospeso per il 2022: l’amministrazione ha comunicato di aver richiesto un parere legale esterno in relazione alla possibilità di ampliare la platea dei passaggi già riconosciuti sulla base della selezione del 2021 e il riscontro è stato negativo, per cui si procederà nel 2023 a nuovo bando (mentre non si prevede alcuna procedura per il 2024 e il 2025). FLC CGIL ha richiamato comunque la possibilità - per i Ricercatori al III livello - di poter rientrare in quanto previsto dal Milleproroghe (Legge 15 del 25/02/2022) per le graduatorie non esaurite a seguito di procedure interne art. 15 realizzate a partire dal 2019: una possibilità, dunque, per cui potrebbero essere assegnate risorse anche all’INDIRE nel riparto previsto dei 10 milioni complessivi. Il Direttore ha rappresentato una sorprendente volontà di non prendere in considerazione questa opportunità; la Presidente si è detta disponibile a verificarne i margini di attuazione qualora il finanziamento dovesse essere in effetti previsto per l’Istituto.

Per quanto riguarda il PTA nelle altre sue parti, FLC CGIL ha richiesto che fosse possibile procedere a una verifica sulla composizione dei gruppi di progetto indicati nel documento: in alcuni casi il personale a Tempo Determinato non risulta incluso pure essendo impegnato nelle attività. La Presidente ha risposto che si tratta di un fraintendimento che verrà prontamente sanato con una comunicazione ai referenti delle strutture. In conclusione dell’incontro, con stupore incomprensibile del Direttore e della Presidente, FLC CGIL ha denunciato l’inaccettabile sospensione della trattativa sindacale. Dal dicembre 2022 a oggi non è stato ancora possibile incontrare l’amministrazione se non per il benvenuto alla nuova Presidente. Come già l’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori ha comunicato proseguendo lo stato di agitazione, le questioni irrisolte, che anche questo incontro di informativa ha evidenziato, sono sempre in attesa di trovare momenti di confronto adeguati. Le iniziative sindacali rappresentano il disagio del personale e non giustificano l’interruzione della trattativa da cui dipendono, tra le altre cose, gli accordi integrativi, il conto terzi e i chiarimenti sull’organizzazione dell’ente, sulle politiche per il personale, sulle relazioni della Corte dei Conti e dei Revisori. Ci auguriamo che presto sarà possibile tornare al tavolo per confrontarsi nel rispetto delle parti, dei ruoli e delle delegazioni, come previsto e come necessario.

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