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Il mondo va avanti l'INFN torna indietro

Le Organizzazioni sindacali sono pronte a proclamare lo stato di agitazione.

03/02/2014
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L'INFN propone di convertire i contratti a tempo determinato, che afferiscono al progetto IGI, in contratti CO.CO.CO. Per i sindacati è una proposta inaccettabile, sia per la dignità dei lavoratori sia per la professionalità che queste persone hanno acquisito negli ultimi 10 anni, garantendo all'Ente di raggiungere risultati di assoluta eccellenza a livello mondiale nel calcolo scientifico e nella rete.

La situazione attuale

Ad oggi circa 30 lavoratori hanno un contratto a tempo determinato in ambito IGI. Le persone lavorano da almeno 8-10 anni in questo settore con contratti a TD. Ad aprile 2014 scadranno questi contratti e, pur essendoci molti progetti in essere riguardanti il calcolo e le reti, l'INFN ha proposto per queste persone la seguente soluzione:

  1. 5 persone avrebbero un CO.CO.CO.  presso l'INFN di 1 anno
  2. 10 persone avrebbero un CO.CO.CO.  su un progetto esterno di 2 anni
  3. 5 persone avrebbero un contratto TD presso l'INFN
  4. 10 persone avrebbero accesso ad un contratto di 18 mesi presso il consorzio GARR.

Per il punto D) l'INFN, per voce del Presidente, ha comunicato che il GARR utilizzerebbe questi contratti come ingresso con la promessa (comunque non scritta e non esigibile), di convertire i rapporti di lavoro in contratti stabili alla scadenza dei 18 mesi.

Il punto C) riguarderebbe coloro che l'INFN ritiene necessari per sviluppare in futuro la parte scientifica del calcolo e su cui vuole investire con contratti direttamente collegati all'Ente.

Il problema più grosso a nostro avviso riguarda i punti A) e B) che, oltre a declassare la tipologia di rapporto di lavoro da contratto a tempo determinato (con le tutele di questo contratto: malattia, maternità per citare le più importanti) a collaborazioni a progetto, di fatto mette in uscita delle persone che da 10 anni lavorano all'INFN con le minori tutele possibili dettate dai contratti CO.CO.CO.

Facciamo presente che l'INFN oramai da anni si era impegnato a non utilizzare questa sottoprecarizzazione dei CO.CO.CO. e, dopo innumerevoli battaglie portate avanti dai sindacati, anche il Governo con leggi e circolari ha riconosciuto che la collaborazione a progetto non è uno strumento consono per regolare i rapporti di lavoro negli Enti di Ricerca.

La proposta dei Sindacati

La proposta dell'Ente è stata rigettata dalle Organizzazioni sindacali, in quanto trovano ingiustificata e inqualificabile la politica dell'usa e getta con i lavoratori.

I Sindacati, in modo unanime, hanno proposto all'INFN che ai punti A) e B) si facciano dei contratti di 1 anno a tempo determinato in vista di:

  • per il punto B) si portino avanti questi progetti esterni, per esempio OCP citato dalla delegazione come un progetto che potrebbe durare anche 3 anni, ma l'INFN è comunque impegnato in svariati progetti Smart Cities (Prisma, Cagliari2020) oppure DHTCS-IT direttamente finanziato dal Ministero, solo per citarne alcuni,  in cui saranno necessarie persone con competenze che il personale IGI ha sviluppato;

  • per il punto A) si utilizzi questa proroga di un anno per verificare la possibilità, ventilata dal Presidente, di ampliare la platea che potrebbe transitare al GARR. Una soluzione che a detta dell'INFN potrebbe essere percorribile ma con tempi che vanno oltre la scadenza di aprile 2014.

Oltre alla collocazione della tipologia di contratto alle varie persone, che per ogni lavoratore è questione dirimente, resta da capire come l'INFN intende procedere per selezionare chi va dove e come. La proroga di un anno di tempo determinato, come proposto dai sindacati, permetterebbe di procedere in modo trasparente alle selezioni delle persone, garantendo un periodo consono per organizzare la propria condizione lavorativa di ognuno.

Le Organizzazioni sindacali hanno fatto presente alla delegazione trattante che, se non si arrivasse ad una soluzione dignitosa per il personale precario IGI nel prossimo direttivo di Gennaio, sono pronte a proclamare lo stato di agitazione e metteranno in campo azioni di protesta con i precari IGI.

Auspichiamo che il Direttivo tutto si orienti per la soluzione proposta dai sindacati, ritenendo in questo momento dannosa una mobilitazione del personale, che minerebbe la normale continuazione dei progetti in cui è impegnato l'Ente, con conseguente danno di immagine e di credibilità con i partner esterni.

La delegazione trattante si è impegnata a discutere la proposta di parte sindacale nel prossimo direttivo del 29 gennaio e informerà i sindacati nel prossimo incontro di trattativa, che si terrà il prossimo 12 febbraio.

______________

Presidente INFN
prof. Fernando Ferroni

Direttore Generale INFN
dott. Luigi Giunti

Giunta Esecutiva INFN

Consiglio Direttivo INFN

Oggetto: Proroga contratti TD personale IGI

Egrr. Presidente, Direttore, Membri di Giunta e Consiglio Direttivo,

nell'incontro di trattativa del 23 gennaio us, la delegazione trattante ha prospettato ai sindacati la metodologia con cui l'Ente intenderebbe prorogare i contratti del personale IGI.

Sono state presentate alle OO.SS. quattro tipologie diverse di proroga per i circa 30 tempi determinati:

  1. 5 contratti Co.Co.Co di anni 1 presso l'INFN
  2. 10 contratti Co.Co.Co. su progetto esterno di anni 2 (con possibilità di un ulteriore anno)
  3. 5 contratti art. 23 presso l'INFN
  4. 10 contratti a tempo determinato presso il GARR

Le scriventi OO.SS. hanno espresso la totale contrarietà per quanto riguarda i punti A) e B) di cui sopra sia per il metodo sia per il merito della proposta.

Nel metodo riscontriamo da parte dell'Ente una politica del personale “usa e getta”, lesiva della dignità professionale, con persone che si vedrebbero declassati i propri contratti da tempo determinato a collaborazioni a progetto.

Ci preme sottolineare che con i contratti Co.Co.Co. verrebbero a mancare le tutele di base per i lavoratori quali: malattia, maternità, buoni pasto oltre ad una sensibile (per nulla trascurabile) diminuzione della contribuzione pensionistica, che andrebbe a penalizzare ulteriormente chi ha da sempre una condizione lavorativa precaria, con un assegno pensionistico non sufficiente.

Nel merito non trova giustificazione questa scelta, perché la normativa che negli ultimi anni ha riguardato la Pubblica amministrazione (ed in particolare gli Enti di ricerca) ha sempre avuto come scopo quello di ridurre le collaborazioni a progetto, abusate nel recente passato, e di cui non si sentiva certo il bisogno di una rinascita.

Sia la recente legge 125/2013 (conversione del DL 101/2013) sia la circolare n. 5 della Funzione Pubblica del dicembre 2013, in merito al precariato. Quest’iltima richiama al punto 1 le amministrazioni  sui Co.Co.Co  affermando che “viene rafforzato il regime delle responsabilità anche  per l'utilizzo improprio dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa”.

Le OO.SS. hanno presentato alla delegazione trattante una proposta, che speriamo possa essere accolta dal Direttivo dell'INFN, in cui si richiede che in vista della scadenza dei contratti a tempo determinato del personale IGI, prevista per aprile 2014, si proceda con una proroga di un anno di contratto art. 23 (i.e. TD) per coloro a cui si prospetterebbe un Co.Co.Co. (15 persone), al fine di valutare meglio la possibilità di allargare la platea che potrebbe transitare al GARR, così come ventilato dal Presidente intervenuto durante l'incontro di trattativa, e predisporre la proroga per i successivi due anni per coloro che verrebbero impegnati nei tanti progetti in essere (per es. OCP, Prisma, Cagliari2020, DHTCS-IT).

Questa proposta, oltre a garantire un condizione lavorativa dignitosa, permetterebbe all'INFN di operare con trasparenza e meritocrazia (da sempre invocata dall'Ente) la scelta del personale da collocare nelle varie tipologie progettuali (GARR o progetti scientifici ad hoc).

Confidiamo che il Direttivo INFN sappia garantire la prosecuzione scientifica dell'Ente, senza costringere chi rappresenta i lavoratori a organizzare azioni di lotta per la difesa  della professionalità e di una condizione lavorativa dignitosa.

Diamo la nostra disponibilità ad un incontro con il Consiglio Direttivo in cui siano presenti i lavoratori precari coinvolti.

Cordiali saluti

Roma, 28 gennaio 2014

FLC CGIL

FIR CISL

UIL RUA

ANPRI

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