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CNR. Precarietà, un passo avanti e due indietro

Cnr, chiuse le deroghe 2006. Rettifiche inadeguate ai bandi per 118 assunzioni. Anche alla luce della circolare della Funzione pubblica sulle stabilizzazioni occorre rilanciare l'iniziativa sindacale sul precariato

08/05/2007
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Deroghe 2006

Il 24 aprile u. s. il Cnr ha adottato il provvedimento inerente all’utilizzo delle deroghe 2006. I criteri (1) definitivamente adottati dal Consiglio d’amministrazione nel corso della seduta del 20 marzo, pur comportando alcune modifiche rispetto alla precedente delibera, mantengono ancora caratteristiche tali da non comportare la nostra condivisione.
Per i vincitori di concorso ex Intesa Cnr-Miur, permane una situazione anomala per qualsiasi amministrazione: non soltanto i criteri di priorità adottati per l’impiego delle deroghe. Ai vincitori degli unici concorsi pubblici che l’Ente sia riuscito a celebrare negli ultimi cinque anni, sono stati applicati criteri di priorità lontani da quanto dovrebbe ispirare un’adeguata azione amministrativa. In parecchi casi, infatti, i vincitori si trovano in assenza di retribuzione e, nonostante il tempo trascorso, l’Ente non ha ancora concretizzato la volontà, talvolta dichiarata, di procedere alla stipula di contratti a tempo determinato. La situazione è resa critica anche dall’incertezza circa i tempi con cui sarà effettivamente possibile impiegare i fondi che alimentano il comma 520 della Finanziaria 2007, subordinata all’emanazione di un Dpcm ad hoc da parte del Governo. La scorsa settimana abbiamo reiterato la richiesta di disporre con urgenza l’attivazione di tali contratti, invitando l’Ente a vincere le resistenze, dove presenti, ed intervenendo in termini di supporto finanziario verso le strutture con disponibilità insufficiente di risorse proprie.

Concorsi pubblici

Il quadro complessivo è reso ancora più complicato dalle modalità con le quali è stata effettuata la riapertura dei bandi per 118 posti.
Avevamo segnalato come, nonostante l’architettura dei bandi fosse stata concepita in modo da incrementare le opportunità d’accesso alle graduatorie, in troppi casi i profili si presentassero eccessivamente ristretti.
Le rettifiche apportate (che hanno comportato la riapertura dei termini per la presentazione delle domande), tuttavia, sono oltremodo contenute e non offrono, nei fatti, opportunità uniformi alle competenze presenti nelle aree scientifiche e nei settori tecnologici. Rimane inoltre inadeguata la valorizzazione dei titoli di servizio contemplata dall’art. 5, comma 3 del Ccnl.
È necessario recuperare equità mediante i bandi previsti dal triennale per ulteriori 150 posizioni circa, da pubblicare in tempi estremamente rapidi, assicurando una migliore copertura delle professionalità di cui l’Ente s’avvale, nelle strutture di ricerca come in quelle di supporto. Si rischierebbe, altrimenti, di riprodurre ulteriori inaccettabili sperequazioni tra i lavoratori precari, introducendo artificiosamente dannose contrapposizioni tra gli stessi che, a lungo andare, non possono che nuocere alla stessa organizzazione delle attività dell’Ente nel suo complesso.

Stabilizzazioni

Come già comunicato, la Funzione Pubblica ha diramato una direttiva in merito alle procedure da seguire per l’applicazione dei commi 519 e 520 della Finanziaria 2007. Su tale documento , già diffuso nei giorni scorsi, la FLC ha reso un giudizio articolato che sarà quanto prima reso pubblico. Nonostante alcune aperture, riteniamo che l’articolato sia penalizzante per i lavoratori parasubordinati, rispetto ai quali il Ministro ha mantenuto un’interpretazione restrittiva della norma inerente alle stabilizzazioni.

Si rende necessaria, in particolare per Enti con caratteristiche come quelle del Cnr, un’intensificazione dell’iniziativa sindacale. Da un lato, occorre avviare con assoluta celerità le procedure di stabilizzazione, per le quali, a direttiva della Funzione Pubblica diramata, è necessario programmare da subito momenti di confronto con l’Ente in attesa della pubblicazione del Dpcm che stanzierà le prime risorse inerenti all’applicazione del comma 520. Dall’altro, occorre prevedere interventi articolati, sia in seno all’Ente che rispetto al Governo, per recuperare l’oggettiva situazione di sperequazione nella quale la maggioranza dei lavoratori precari si troverà ad operare nonostante le misure, purtroppo parziali, previste nella Finanziaria.

(1) Sono i seguenti:
a. assunzione Concorsi Intesa Cnr/Miur: tutti i vincitori, al 31/01/2007, già nei ruoli del Cnr e per i quali è possibile utilizzare il differenziale di costo (1 dirigente di ricerca, 9 primi ricercatori, 1 ricercatore);
b. assunzione Concorsi Intesa Cnr/Miur: tutti i vincitori, al 31/01/2007, già a tempo determinato nel Cnr, esclusi 2 vincitori, già a tempo determinato, in quanto terzi classificati, con esterni davanti, in bandi a tre posti (13 ricercatori, 2 tecnologi);
c. assunzione dei vincitori di procedure bandite dall’Inoa e concluse nel 2004, relative a dipendenti a tempo determinato nel Cnr (3 ricercatori));
d. assunzione del personale in ruolo sottoinquadrato, risultato idoneo in precedenti concorsi per il livelli IV-IX (1 Cter IV livello, 37 Cter VI livello, 2 Camm VII livello) e per il profilo di ricercatore e tecnologo III livello (6 ricercatori, 2 tecnologi), nonché degli idonei ai concorsi da ricercatore III livello, già in servizio a tempo determinato, all’uopo utilizzando, fino alla concorrenza dei posti disponibili, apposita graduatoria predisposta in base all’anzianità di servizio nell’Ente (2 ricercatori, 1 tecnologo);
e. assunzione di (omissis), in servizio al Cnr dal 1988 con contratto a termine, idoneo a precedente concorso per ricercatore III livello, escluso per mero errore formale, dalle procedure per le assunzioni in deroga 2005 (1 ricercatore).

Roma, 8 maggio 2007

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