L'inclusione scolastica dopo la legge 107/15 è un ossimoro
Anche in provincia di Vicenza è “caccia all'insegnante di sostegno”.
A cura della FLC CGIL Vicenza
La FLC CGIL ha sempre sostenuto che la legge 107/15 sarebbe stata una pessima legge, l'ha contrastata fin dall'inizio con azioni di lotta e di mobilitazione.
Dopo l'approvazione, come promesso, ha provato a modificarla nei suoi punti più critici e dirimenti con diverse iniziative politico-sindacali.
E' nota a tutti l'iniziativa referendaria messa in campo nella primavera del 2016 con la quale si chiedeva l'abrogazione di quattro punti fondamentali che avevano lo scopo di neutralizzare gli effetti negativi che la Legge portava in sé.
Oggi a 2 anni dall'entrata in vigore di questa “pessima legge”, ribattezzata della “cattivascuola”, ci ritroviamo a parlare delle criticità e degli aspetti peggiori che la stessa ha introdotto dal 2015 ad oggi.
Tra le problematiche generali denunciate quest'anno con l'avvio dell'anno scolastico, particolare attenzione va posta alla situazione critica delle classi e in particolar modo alle “cattedre vuote” per la mancanza di docenti di sostegno.
Nonostante gli intendimenti della Ministra che aveva annunciato un avvio d'anno regolare e la fine della “supplentite”, anche quest'anno sono state circa 100 mila le cattedre vacanti.
Benchè dal MIUR siano state autorizzate 52.000 assunzioni di personale docente.
Perchè?
Perchè ancora una volta la programmazione del fabbisogno del Ministero non tiene conto delle esigenze effettive delle scuole e delle risorse di personale docente che è presente nelle graduatorie.
Ancora una volta assistiamo a scelte calate dall'alto che non guardano ai bisogni reali del mondo della scuola e, soprattutto, degli studenti e delle famiglie, ma rispondono alla sterile logica dei numeri.
Quest'anno il fenomeno di cui potremmmo parlare è di “caccia all'insegnante di sostegno”.
A causa della carenza di insegnanti di sostegno specializzati, le cattedre di sostegno risultano scoperte in quasi tutte le scuole del territorio.
In questi giorni abbiamo registrato una situazione allarmante senza precedenti, gli alunni disabili non godono più delle tutele di un tempo, stanno venendo meno i diritti costituzionalmente garantiti.
E questo grazie anche al cambio di prospettiva che la Legge 107 ha riservato all'inclusione scolastica con il Decreto legislastivo n.66 - “Promozione dell’inclusione scolastica per gli studenti con disabilità”.
“Con gli interventi sulla legge 104 del ‘92, l’applicazione del decreto legislativo n.66 , rischia di trasformarsi in un intervento di tagli al diritto al sostegno da parte dello Stato e all’assistenza alla persona e al trasporto da parte dei Comuni.”
Per noi della FLC CGIL il Decreto porta indietro l'orologio della storia agli anni '70, all'epoca delle classi differenziali.
Nel Decreto prevale l’idea di un progressivo affievolimento del diritto all'istruzione dei ragazzi con disabilità, con la prospettiva che le scuole, non potendo più garantire il diritto all'inclusione sono costrette a derogare ai loro compiti istituzionali.
Di fatto ciò sta già avvenendo per la mancanza di risorse di personale e per i problemi di bilancio degli Enti Locali, ma anche per le difficoltà che stanno vivendo le scuole in questi anni, a partire anche dall’eccessivo numero di studenti disabili per classe.
“Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati.” (Libro lettera ad una professoressa – Don Lorenzo Milani).
In questi giorni, sono sotto gli occhi di tutti le ricadute dell’applicazione del decreto n.66 sulle istituzioni scolastiche, sulle studentesse e gli studenti, sulle famiglie.
Non possiamo accettare che logiche di Bilancio possano prevalere sul diritto all'istruzione degli alunni disabili e che questo avvenga con la nostra complicità.
Anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. 2023 del 2017, pertanto vigileremo affichè sia garantito il diritto all'istruzione degli alunni disabili e denunceremo tutte quelle situazioni che non consentiranno di rendere effetivo l'esercizio di questo diritto.
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