Università di Lecce: la protesta dei lettori e CEL di madrelingua
Obiettivo del sit-in, organizzato unitariamente dai sindacati il 12 aprile 2013, il ripristino dell’integrativo che non viene percepito dallo scorso marzo.
"Una lezione di vita a Lecce" ci racconta Giuseppe Taccarelli, il responsabile università della FLC CGIL di Lecce che non ha mai abbandonato i lettori e CEL di madrelingua che si oppongono alla scelta unilaterale dell'amministrazione universitaria di recedere dal contratto integrativo d'ateneo, semplicemente per risparmiare.
Studenti, lettori-cel sono stati capaci di impartire con grande senso di civiltà una lezione di vita a tutta la cittadinanza. L'arroganza e l'autoritarismo sono stati letteralmente sgretolati dall'entusiasmo, dalla spontaneità e dalla freschezza dei ragazzi e dalle ragioni delle madri e padri lavoratori che hanno protestato, per rivendicare i loro diritti. Guarda il video.
Intanto, la FLC CGIL ha diffidato l’Università del Salento "ad interrompere immediatamente ogni iniziativa finalizzata ad intervenire sui diritti acquisiti dai lettori di madrelingua straniera e CEL e a recepire nel testo del contratto integrativo in discussione il riconoscimento della retribuzione minima spettante agli ex Lettori di madrelingua straniera ed ai Collaboratori ed esperti linguistici di lingua madre".
Qui di seguito riportiamo il comunicato stampa della FLC CGIL locale che, sempre in contatto con la sede nazionale, ha guidato, affiancato e sostenuto la categoria in tutti questi mesi e che continuerà a farlo.
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Comunicato CGIL e FLC CGIL
Una pagina di storia democratica
Il sit-in organizzato in data odierna presso il Rettorato dell'Università del Salento dalle OO.SS. dell'Ateneo per contestare la scelta dell'Amministrazione di tagliare unilateralmente ed illegittimamente il trattamento Integrativo dei lettori/CEL si è tradotto in una bella pagina di storia scritta dagli studenti e dai lavoratori, uniti nella rivendicazione di diritti comuni.
Il diritto allo studio e alla formazione e il diritto alla giusta retribuzione.
La manifestazione si è caratterizzata per la larghissima partecipazione dei lettori/CEL e degli studenti che in modo pacifico e dialogante hanno chiesto fin dalle prime ore del mattino di essere ascoltati dal Consiglio di Amministrazione per esporre le ragioni delle loro richieste.
Come tutte le belle pagine anche questa, purtroppo, ha avuto i suoi lati oscuri. Per la prima volta nella storia dell'Ateneo salentino gli studenti ed i lavoratori si sono trovati la strada sbarrata per accedere ai locali del rettorato come se questi non appartenessero a tutti loro ma soltanto ad un padrone assoluto.
Ha colpito anche la scarsa sensibilità democratica del CdA che non ha voluto ricevere la delegazione sindacale e studentesca e che ha costretto gli stessi studenti e lavoratori ad invocare a gran voce di essere ascoltati.
L'attesa complessivamente è durata oltre 4 ore nel corso della quale i lettori/CEL hanno impiegato il tempo svolgendo nella Sala conferenze del rettorato gremita di studenti una “lezione” multilingue: inglese, francese, arabo, spagnolo, portoghese ecc.
Gli studenti hanno dimostrato grande resistenza e senso civico ed una notevole propensione ad aprire i loro orizzonti a culture etniche diverse, ben oltre l'insegnamento che l'Università fornisce loro attivando prassi discriminatorie nei confronti dei lettori/CEL cui non viene riconosciuto il ruolo nell'apprendimento delle lingue straniere. Ruolo che invece gli studenti hanno riconosciuto partecipando spontaneamente all'iniziativa in maniera massiccia ed entusiastica.
Solo intorno alle ore 13.00 i Consiglieri di amministrazione si sono degnati di incontrare studenti e lavoratori ai quali ancora una volta i vertici dell'Ateneo hanno proposto le loro verità distorte. Ancora una volta l'Amministrazione si è trincerata dietro improbabili norme di legge o vincoli imposti dai Revisori dei conti per nascondere la volontà di non mantenere gli impegni assunti in passato, tagliando le retribuzioni, e ridurre la condizione dei lettori/CEL a quella di meri sudditi.
Ancora una volta questa Amministrazione pone in discussione i diritti acquisiti.
Nel corso dell'incontro il Rettore ha anche tentato di impedire ad un rappresentante sindacale di parlare e non riuscendovi ha abbandonato l'aula, fortunatamente non emulato dagli altri Consiglieri di amministrazione che hanno ritenuto opportuno continuare ad ascoltare le ragioni della protesta.
La FLC CGIL, dopo aver presentato una diffida preparata dai propri legali, ha fatto appello alla sensibilità democratica dei consiglieri chiedendo di ripristinare la liquidazione del trattamento integrativo ai lettori/CEL e di dimostrare una maggiore disponibilità al dialogo al fine di pervenire ad un accordo sindacale condiviso da tutti.
Purtroppo, da quanto si è appreso ufficiosamente, questo appello è caduto nel vuoto avendo successivamente il CdA deliberato illegittimamente di applicare unilateralmente la propria proposta di Contratto Integrativo senza raggiungere alcun accordo sindacale.
In questo scorcio di fine mandato il Rettore, come un Faraone in declino, coadiuvato dal CdA, ha perso anche l'ultima opportunità di smentire i tratti negativi della sua gestione politica e di dimostrare una sensibilità purtroppo mai palesata.
Lecce, 12 aprile 2013
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