Immissioni in ruolo 2021/2022: per la Puglia un contingente di 5.171 docenti
Prevista per il 31 luglio la conclusione delle procedure, quando si conoscerà l’entità dei posti residui di questa fase di assunzioni.
A cura della FLC CGIL Puglia
Su un totale nazionale di 112.473 unità sono 5.171 i posti riservati alle immissioni in ruolo del personale docente in Puglia pari al 4,6% del totale di cui 4.051 destinati agli insegnamenti comuni e 1159 destinati agli insegnanti di sostegno. Per precisione i posti destinati alla Puglia sono 5.210 ma si scomputano 20 esuberi e un taglio di 19 posti che riducono il totale a 5.171.
La ripartizione tra le province pugliesi prevede l’attribuzione di 561 posti per l’infanzia, 715 per la primaria, 1.768 per la secondaria di primo grado, 2166 per le superiori.
Se nella macchina procedurale non si verificheranno intoppi, entro il 31 luglio saranno effettuate le immissioni in ruolo e potremo conoscere a quel punto anche l’entità dei posti residuati da questa fase di assunzioni che complessivamente saranno ripartiti in base alla seguente tabella:
Provincia |
Immissioni |
Posti comuni |
Posti di sostegno |
Bari |
1.783 |
1.356 |
427 |
Brindisi |
682 |
519 |
163 |
Foggia |
1.095 |
844 |
251 |
Lecce |
579 |
494 |
85 |
Taranto |
1.071 |
838 |
233 |
Puglia |
5.210 |
4.051 |
1.159 |
Il primato di assunzioni, anche quest’anno, spetta alle tre regioni del Nord - Piemonte, Lombardia e Veneto - che, da sole, raggiungono quasi il 50% del totale delle nomine in ruolo.
Ancora una volta, inoltre, a causa di procedure sempre più complesse, che inducono lo stesso candidato ad essere presente su più graduatorie, probabilmente molte delle cattedre destinate alle immissioni in ruolo risulteranno sprovviste delle candidature sufficienti a coprire la totalità dei posti.
In Puglia ciò accadrà certamente per le discipline cosiddette STEM, il gruppo di discipline (Science, Technology, Engineering e Math) la cui formazione è ritenuta necessaria per garantire in futuro sviluppo e innovazione e per le quali, si dovrà far ricorso alle supplenze a copertura dei posti esistenti come accadrà, in particolare, per matematica e fisica.
Per evitare queste incongruenze e assicurare la presenza stabile di ogni figura professionale già il primo settembre di ogni anno, servono nuove procedure di reclutamento.
La FLC CGIL ha sempre richiesto di regolarizzare, con cadenze stabilite e da rispettare, le procedure per il reclutamento del personale scolastico per la selezione delle migliori competenze, perseguendo l’obiettivo di non alimentare il precariato anche tramite modalità semplificate.
In particolare quest’anno sarebbe stata utile una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato, richiesta avanzata, invano, da tutte le sigle confederali e di comparto che, nel “Patto per la scuola al centro del Paese”, sottoscritto dal ministro Bianchi con i segretari confederali nazionali Landini, Sbarra e Bombardieri, avrebbe dovuto essere oggetto di tavoli tecnici finalizzati all’individuazione di soluzioni condivise.
Ma nessuno, al governo, ha inteso ascoltarci, purtroppo. E i segretari confederali nazionali, nelle ultime ore, hanno scritto a Draghi e Bianchi per richiamarli agli impegni su tutti i punti sottoscritti nel Patto per la scuola.
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