Stato giuridico dei docenti: la protesta delle Università
Università Baresi contro il DDL Moratti. Mozione assemblea Università di Foggia.
Università Baresi contro il DDL Moratti
Cari colleghi,
In attesa di diffondere il comunicato ufficiale dell'Assemblea unitaria Politecnico-Università svoltasi il giorno 5/11 presso la Facoltà di Agraria, vi comunico le decisioni prese:
- Costituzione di un Coordinamento unitario degli atenei baresi, aperto a tutte le componenti universitarie, che avrà il compito di continuare la mobilitazione contro il DDL Moratti, ricercando una collaborazione più stretta con gli studenti e i precari.
Il Coordinamento si riunirà la prima volta lunedì 8/11 alle ore 16 presso la sede sindacale di Ateneo dell'Università per formulare proposte integrative al documento del prof. Otranto, in vista della riunione congiunta SA-CdA dell'Università del 15/11, e la stesura di un ordine del giorno da inviare ai Consigli Comunale, Provinciale e Regionale.
- Adesione alla settimana di mobilitazione nazionale dall'8 all'11/11 indetta dalle OO.SS., dalle Associazioni della docenza e dal Coordinamento dei ricercatori, con l'impegno a promuovere assemblee unitarie di docenti, personale t.a., studenti e precari nei vari plessi universitari.
- Partecipazione alla manifestazione nazionale dell'11 e 12 novembre a Roma. A tale proposito verranno organizzati autobus per l'invio di una folta delegazione degli atenei baresi alla manifestazione.
- Organizzazione di un dibattito pubblico su "ruolo dell'università e della ricerca nel territorio", indicativamente tra il 19 e 22/11, con la partecipazione dei Rettori di Politecnico ed Università, enti locali, associazioni e partiti politici, parlamentari pugliesi.
- Indizione di una giornata di sciopero delle università pugliesi entro la fine del mese di novembre, con manifestazione a Bari.
Per l'assemblea
Giuseppe Carbonara
8 novembre 2004
Mozione assemblea Università di Foggia
L’assemblea dei docenti (ricercatori, associati, ordinari) dell’Università di Foggia, riunita presso la Facoltà di Agraria l’8 novembre 2004 per discutere le forme di protesta contro la riforma dello stato giuridico della docenza universitaria avanzata dal ministro Moratti
- conferma lo stato di agitazione in corso, prendendo atto, con soddisfazione, della sospensione dell’attività didattica disposta per questa settimana dal Senato Accademico;
- delibera di aderire alla manifestazione di 24 ore di protesta organizzata dalle organizzazioni sindacali rappresentative della docenza universitaria, a Roma l’11 e 12 novembre;
- sollecita le organizzazioni sindacali ad un più forte coordinamento nazionale del vasto movimento di protesta in atto negli atenei italiani;
- riconferma la decisione, già presa nell’assemblea del 21 ottobre scorso, di rinuncia agli incarichi d’insegnamento eccedenti il carico didattico istituzionale, svolti in gran parte a titolo gratuito nel solo interesse degli studenti, che sarà resa operativa il giorno in cui il disegno di legge Moratti sarà portato in discussione alla Camera, e sollecita i Consigli di Facoltà della nostra Università a discutere in merito alla situazione che verrà a determinarsi;
- appresa la notizia secondo cui un parlamentare locale, l’on. Antonio Leone, avrebbe proposto alla Camera dei deputati un emendamento alla finanziaria 2005 volto a ribadire il blocco delle assunzioni per il triennio 2005-2007, restringendo ulteriormente le eccezioni attualmente previste, sottolinea che si tratta di una posizione altamente irresponsabile nei confronti dell’intero sistema universitario italiano, ove numerosi docenti vincitori di concorso e chiamati dalle Facoltà non possono prendere servizio e svolgere il lavoro necessario al funzionamento delle Università. Ciò è tanto più dannoso per una Università giovane come la nostra, dove ben sessantatre sono i colleghi nella suddetta posizione, il cui apporto sarebbe indispensabile al mantenimento e alla crescita dell’offerta formativa rivolta agli studenti della nostra Università, oltre che allo svolgimento e all’arricchimento di una qualificata attività di ricerca con vantaggiose ricadute per l’intera collettività locale;
- fa appello a tutti i parlamentari di maggioranza e di opposizione affinché sia evitato questo colpo mortale all’Università italiana e a quella foggiana in particolare;
- esprime sin d’ora l’adesione dei colleghi e delle colleghe dell’Università di Foggia alle manifestazioni di protesta che saranno decise, a livello nazionale, per mantenere alto il livello d’attenzione a sostegno della richiesta di:
- ritiro della suddetta proposta di riforma dello stato giuridico della docenza
- assunzione di tutti docenti vincitori di concorso.
Foggia, 8 novembre 2004
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