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È ora di fare chiarezza sulla scuola in Puglia senza complicazioni politiche o giudiziarie

Comunicato stampa unitario dei sindacati del settore scuola della Regione.

06/11/2020
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A cura della FLC CGIL Puglia
FLC CGIL - CISL Scuola - UIL Scuola - SNALS-CONFSAL - FGU
Puglia
Apprendiamo che in data odierna, con ordinanza N. 01236/2020, il TAR Puglia di Bari ha accolto “la domanda cautelare interinale” sul ricorso del Codacons Puglia di Lecce che aveva impugnato l’ordinanza del Presidente della Regione Puglia n. 407 del 28 ottobre 2020 con cui è stata interrotta la didattica in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale, ad eccezione dei servizi per l’infanzia, sospendendo, di fatto, l’esecutività del provvedimento impugnato.
L’azzeramento dell’ordinanza previsto dal TAR Puglia apre ora la strada all’applicazione di quanto previsto dal DPCM del 3 novembre 2020, a meno che la Regione non decida di diffondere una nuova Ordinanza.
Contestualmente con ordinanza N. 01300/2020, il TAR Puglia di Lecce ha respinto l'istanza di misure cautelari provvisorie sul ricorso proposto da un gruppo di cittadini che avevano impugnato la stessa ordinanza del Presidente della Regione Puglia.
Riteniamo che lo stato di confusione, anche dal punto di vista della Giustizia Amministrativa, sia l’effetto di un percorso affrettato e condotto unilateralmente senza il coinvolgimento delle parti sociali.
In queste ultime settimane ci siamo sentiti sistematicamente scavalcati sul piano delle relazioni sindacali a causa di decisioni assunte autonomamente dalla Regione.
Come abbiamo ribadito, ancora ieri, al tavolo convocato dall’USR Puglia, la Regione che ha competenza esclusiva in materia di sanità, deve immediatamente fare chiarezza in base ai dati epidemiologici in suo possesso e decidere se discostarsi o meno dal DPCM.
Come sempre noi ci disporremo a dare il nostro contributo per individuare le risposte più adeguate e idonee atte a garantire il diritto alla salute di studenti, studentesse, famiglie e lavoratori del mondo della scuola senza mai sacrificare il diritto all’istruzione.