È comportamento antisindacale impedire un’assemblea sindacale rivolta al personale ATA
È quanto ha stabilito il Tribunale di Torino nei confronti di un dirigente scolastico a seguito del ricorso presentato dalla FLC CGIL provinciale.
Il Tribunale di Torino ha dato ragione alle RSU d’istituto ed alla FLC CGIL Torino e ha ribadito il ruolo della rappresentanza sindacale nell’istituzione scolastica delegittimato dal comportamento della dirigente scolastica.
Molte sono state le segnalazioni relative al comportamento della dirigente scolastica di un istituto comprensivo della provincia di Torino, e soltanto dopo aver lasciato trascorrere più di un anno è stata presa la decisione da parte della FLC CGIL Torino di denunciare la stessa, per attività antisindacale.
Quando un’istituzione scolastica autonoma cambia dirigente, possiamo immaginare, che ci sia bisogno di un tempo di “rodaggio”; l’efficienza e l’efficacia di un servizio pubblico si esplica attraverso l’insieme delle relazioni umane che s’intrecciano, nel rispetto dei ruoli di ognuno. Le eventuali tensioni e disarmonie non possono diventare motivo per l’inosservanza dei diritti e doveri riconosciuti da leggi e contratti che oltretutto comportano inevitabilmente ripercussioni sul servizio rivolto alla cittadinanza stessa.
Si comprende altresì la gravità della lesione perpetrata anche ai danni dell’organizzazione sindacale e di tutti e tre i rappresentanti sindacali dei lavoratori eletti nelle liste della FLC CGIL.
Tutto ciò è stato pienamente riconosciuto ed accolto dal giudice del lavoro del tribunale di Torino con la sentenza n. 26304 del 23 dicembre 2015 che ha condannato la dirigente scolastica ai sensi dell’art. 28, legge 20 maggio 1970, n. 300 accogliendo il ricorso patrocinato dal nostro legale e:
- ordinando alla dirigente di consentire lo svolgimento delle assemblee sindacali ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali;
- disponendo l’affissione del decreto di condanna nella bacheca sindacale e nell’atrio dell’istituto comprensivo in modo che sia accessibile a tutti i dipendenti.
Inoltre, condannando la dirigente al pagamento delle spese.
Questa sentenza è molto importante non solo perché ribadisce il ruolo della rappresentanza sindacale ma anche perché costituisce un pronunciamento significativo in una situazione che ha visto i lavoratori dell’istituto sottoposti ad una continua tensione con ricadute pesanti sulla condizione di lavoro.
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