Urbino, venerdì 8 ottobre gazebo e volantinaggio in piazza
Aderisce all'iniziativa anche l'assemblea dei ricercatori dell'Università di Urbino.
In occasione dello sciopero di un'ora indetto dalla FLC CGIL, a Urbino saremo presenti in piazza della Repubblica, dove si svolgerà una manifestazione. Parteciperanno i lavoratori dell'Università, gli studenti medi, e i rappresentanti del coordinamento delle famiglie per sottolineare la natura unitaria dell'iniziativa contro provvedimenti che costituiscono un durissimo colpo al sistema di formazione pubblico nel suo complesso.
L'assemblea dei ricercatori dell'Università di Urbino, nella sua ultima riunione, ha aderito all'iniziativa della FLC CGIL. I ricercatori avranno dunque modo di ribadire la loro protesta contro il DDL Gelmini e di esporre le motivazioni che li hanno indotti all'indisponibilità a ricoprire gli affidamenti.
Di seguito pubblichiamo il testo della petizione che abbiamo promosso per la difesa del sapere pubblico: le firme verranno raccolte in piazza ma la raccolta proseguirà anche nei giorni successivi.
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Scuola e Università:
la conoscenza è un bene pubblico
Petizione
La conoscenza è un bene pubblico e deve appartenere a tutti. Come dice la Costituzione repubblicana, la formazione offerta ai cittadini deve essere di qualità e il diritto allo studio va garantito fino ai gradi più elevati.
I tagli indiscriminati che si sono abbattuti sul sistema scolastico nazionale come su quello universitario - una tendenza che in questi ultimi anni si è aggravata ma che viene purtroppo da lontano - colpiscono le lavoratrici e i lavoratori, mortificano la loro professionalità e alimentano la disoccupazione. Sono tagli che coinvolgono l'intera società, perché deprimono le possibilità di uscire dalla crisi e tolgono forza allo sviluppo del Paese.
L'attuale ridimensionamento dello stato sociale si basa in primo luogo proprio sull'abbassamento della qualità dell'offerta formativa. Se questo accade, non è certo per il venir meno dell'impegno e della passione dei lavoratori della conoscenza, ma per la mancanza di risorse, la riduzione del tempo pieno, l'aumento dei costi a carico delle famiglie, la limitazione del diritto allo studio per gli studenti, l'inosservanza delle norme sulla sicurezza.
Più Istruzione pubblica e più Università pubblica si coniuga invece con la necessità di avere docenti stabili, formati e motivati e risorse certe. Investire nella qualità dell'istruzione e della formazione pubblica, dalle scuole dell'infanzia fino alla formazione superiore, significa investire nel futuro.
FLC CGIL con la presente petizione chiede
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di definire un piano biennale di immissioni in ruolo per coprire tutti i posti liberi e disponibili del personale docente e ATA, di avviare la formazione iniziale del personale e di definire nuove procedure di reclutamento;
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di fermare il DDL Gelmini, che lede l'autonomia universitaria, non riconosce il ruolo dei ricercatori, allarga l'area del precariato e mina alle fondamenta il diritto allo studio; si sblocchino i concorsi e si avvii un reale processo riformatore che, a partire dalle istanze dei lavoratori della conoscenza e degli studenti, affronti i veri problemi dell'Università italiana.
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